di Mauro Romano
La raccolta boom registrata lo scorso anno da Banca Generali, il migliore nella storia della società con un afflusso di 5,9 miliardi, dà frutti anche in termini di risultati di bilancio e soddisfazione degli azionisti con una cedola che continua a crescere. Ieri l’istituto controllato da Generali Assicurazioni ha presentato al mercato i conti preliminari 2014 che hanno mostrato un utile netto a 161 milioni, con una progressione del 14% rispetto al 2013, a fronte, come detto, della rilevante crescita delle masse che a fine dicembre hanno toccato quota 36,6 miliardi, con un’espansione del 26% sull’anno precedente.
Il dato sull’utile netto è stato in linea con il consensus che si attestava a 160,7 milioni. «Siamo molto soddisfatti degli eccellenti risultati raggiunti dalla banca per il terzo anno consecutivo», ha commentato l’amministratore delegato, Piermario Motta, «in un esercizio dove peraltro, non solo abbiamo migliorato tutti i principali indicatori economici e patrimoniali, ma abbiamo anche dato forte impulso a nuovi elementi portanti per la crescita futura», sostiene Motta che si dice ottimista sull’andamento della società anche per i mesi a venire. «Crediamo che, a fronte di tassi ai minimi e persistente volatilità sui mercati, il nostro impegno orientato alla qualità dell’offerta e della consulenza rappresenti una risposta molto efficace nella sfida per la tutela del risparmio.
uardiamo con grande entusiasmo e fiducia alle prospettive del 2015», ha aggiunto Motta. Del resto l’anno si è aperto con una crescita della raccolta dell’80%, a 406 milioni rispetto al dato di gennaio 2014, e un forte interesse verso il risparmio gestito e in particolare per la polizza multi ramo Bg Stile Libero (che ha raccolto 108 milioni) così come per i fondi d’investimento e le gestioni di portafoglio (67 milioni).
Tornando ai conti dell’anno scorso, i ricavi sono ammontati a 419 milioni con un aumento del 14%, mentre le commissioni di gestione sono salite del 21% a 359 milioni. Il miglioramento delle performance è testimoniato anche dal calo del cost/income ratio al 38,5%, rispetto al 39,1% del 2013. La posizione patrimoniale si è attestata invece a 157,6 milioni, pari al 46% del totale dei fondi propri secondo le indicazioni di Basilea 3. Per quanto riguarda la remunerazioni agli azionisti è prevista la distribuzione di dividendi nella misura del 70% degli utili realizzati, che equivalgono a un dividendo per azione di 0,98 euro, in aumento rispetto ai 95 centesimi del 2013. A Piazza Affari, il titolo, in una giornata negativa per i mercati e in particolare per il comparto bancario, è stato però penalizzato con una flessione del 4% a 24,17 euro, dopo però che il giorno prima aveva toccato il massimo storico. (riproduzione riservata)