La compagnia rinsalda il legame tra le controllate italiane, comprese le jv con Mps, per fare sinergie e tagliare costi. È pronta a crescere anche con acquisizioni e tifa perché la banca italiana trovi partner

 

di Anna Messia

La fiducia e l’alleanza con il Monte dei Paschi  di Siena non sono in discussione. Anzi, l’assicuratore francese Axa , storico socio di Mps  con una quota del 3,7%, è pronto a fare la sua parte nella nuova ricapitalizzazione annunciata dall’istituto, che potrà arrivare fino a 3 miliardi, dopo l’aumento di capitale di 2,5 miliardi dell’anno scorso. Non solo. Il gruppo, guidato in Italia da Frédéric de Courtois, come racconta l’amministratore delegato a MF-Milano Finanza, è in piena attività per aumentare le sinergie tra tutte le sue partecipate nel Paese, aprendo alla fase due di Axa  One Italy. E in ballo, oltre ad Axa  Assicurazioni, compagnia che distribuisce polizze tramite una rete di agenti, ci sono proprio le due joint venture create nel 2007 con il Monte, Axa  Mps  Vita e Axa  Mps  Danni. Oltre alla neonata Quadra (come anticipato da MF-Milano Finanza lo scorso 26 novembre) che ha lo scopo di cercare nuovi partner distributori, sfruttando le expertise raggiunte da Axa  in Italia, a partire proprio dal settore della bancassicurazione.

 

Domanda. Ingegner de Courtois, il legame di Axa  con Mps  si fa ancora più stretto con l’avvio della seconda fase di Axa  One Italy. Nessun ripensamento?

Risposta. È il segnale forte che crediamo nel futuro del Monte Paschi  e siamo molto soddisfatti dell’andamento delle nostre joint venture. Dopo l’aumento dell’anno scorso siamo pronti a partecipare anche a questa seconda ricapitalizzazione, ma staremo molto attenti all’evoluzione della governance. Non possiamo prendere parte al patto di sindacato perché la compagnia, per ragioni legali, non può aderire a un accordo che prevede il controllo di più del 10% di una banca. Ma ovviamente vorremo dire la nostra nel prossimo rinnovo degli organi di governo della banca.

 

D. Che cosa comporterà l’avvio della fase due di Axa  One Italy?

R. Abbiamo creato un unico gruppo assicurativo e un consorzio per mettere a fattor comune i punti di forza delle due compagnie. Axa  Mps , per esempio, è molto forte nel ramo previdenza mentre Axa  Assicurazioni è specializzata nei Danni. Creeremo sinergie tra le strutture, rispettando però le peculiarità dei due canali distributivi. Da una parte la banca, che necessariamente ha bisogno di prodotti più standardizzati, dall’altra gli agenti, su cui puntiamo e investiamo molto per aumentare il loro ruolo di consulenti. Una strategia che è un po’ in controtendenza rispetto al mercato che sta standardizzando anche l’offerta nelle agenzie, e che è molto apprezzata dagli agenti e sta dando buoni frutti nella campagna di reclutamento che abbiamo aperto per rafforzare la rete.

D. Taglierete anche i costi?

R. Ovviamente puntiamo anche a questo, con l’intenzione di potenziare gli investimenti, specie nel digitale verso cui contiamo di indirizzare un terzo dei circa 30 milioni di euro che ogni anno investiamo sulla crescita.

D. Axa  in Italia ha però ancora una fetta di mercato circa del 5% con oltre 6 miliardi di premi. Un po’ poco per un colosso mondiale, no?

R. Il nostro obiettivo è crescere nel Paese, non ne abbiamo mai fatto mistero. Ovviamente in modo profittevole. Per vie interne contiamo di arrivare entro alcuni anni al 6%, ma siamo pronti a cogliere buone opportunità, sia rilevando compagnie con reti di agenti sia acquisendo società di bancassicurazione o siglando nuove joint venture.

D. C’è qualche occasione sul mercato che potreste cogliere?

R. Stiamo alla finestra, soprattutto nel settore bancario qualcosa si muove con gli istituti che in questo periodo hanno problemi di capitale e si guardano intorno per vendere quote delle compagnie di bancassurance, che tra l’altro in questi anni hanno ottenuto buoni risultati di raccolta e di utile. C’è poi lo sviluppo della bancassicurazione Danni, che continua registrare buoni tassi di crescita.

D. Tornando a Mps , l’aggregazione con altri istituti appare uno scenario sempre più probabile. Sareste favorevoli?

R. Per noi sarebbe potenzialmente un’opportunità per crescere nel mercato della bancassurance. Saremmo pronti a farci avanti per proporre la nostra piattaforma al nuovo aggregato, forti della storia di successo di Axa  Mps . (riproduzione riservata)