Sulla base dei dati preconsuntivi, Sace chiude l'esercizio con un risultato lordo positivo per 490 mln di euro, in crescita del 25% rispetto ai 394 mln registrati nell'esercizio precedente. Si tratta, commenta l'a.d. di Sace Alessandro Castellano, di "un risultato al di sopra delle aspettative conseguito in un anno ancora difficile per l'Italia, in cui il nostro gruppo ha assicurato oltre 30 miliardi di euro di transazioni commerciali e di investimento. Un risultato che conferma la validità di un modello di business fondato sulla partnership con migliaia di esportatori italiani, in prevalenza Pmi, con cui intendiamo continuare a condividere un comune percorso di crescita sui mercati internazionali".
Nel corso dell’anno Sace ha deliberato garanzie per 8,7 mld di euro (+2%), di cui 5,7 mld a sostegno di esportazioni italiane, dato in crescita del 18% rispetto all’anno precedente nonostante l’ulteriore rallentamento dell’export nazionale e la volatilità dei mercati emergenti accentuatasi nella seconda parte dell’anno, e 3 mld di euro a sostegno di attività di internazionalizzazione delle imprese. Da segnalare il rafforzamento della collaborazione con gli intermediari creditizi, che ha consentito di erogare alle imprese finanziamenti per oltre 5 mld di euro. Particolare dinamismo si è osservato sia in mercati “avanzati” quali Regno Unito, Stati Uniti e Francia, sia in mercati extra-UE in cui il Made in Italy è sempre più apprezzato come Turchia, Russia, Egitto, Messico ed Emirati Arabi, sia in “nuovi mercati” come Vietnam, Indonesia, Azerbaijan e Cile. Si confermano settori di maggiore attività per Sace i comparti d’eccellenza dell’industria italiana: cantieristica navale, oil & gas, infrastrutture e costruzioni, aeronautico, elettrico e meccanica strumentale.
Il persistere di una congiuntura particolarmente complessa, a livello sia economico sia geo-politico, è ben rappresentato dall’andamento degli indennizzi liquidati alle imprese nel 2013, pari a 312 milioni di euro (+58), parzialmente mitigati dall’andamento positivo delle attività di recupero crediti, pari a 217 milioni di euro (+45%).