Lotta all’evasione, esonero totale da responsabilità civile alle imprese, ripensamento degli incentivi sulla sicurezza. È un 2014 ricco di novità, quello che prevede il Civ Inail (Consiglio d’indirizzo e vigilanza) dagli input della legge Stabilità 2014. Nelle proprie linee di mandato, infatti, spiega che la revisione delle tariffe non dovrà essere una semplice operazione di «ordinaria manutenzione», ma una riforma che dovrà incrementare anche le azioni contro l’evasione contributiva. La riduzione dei premi, aggiunge inoltre il Civ, comporterà la riduzione delle risorse per finanziare gli incentivi alla sicurezza. Infine, riguardo al bilancio, il Civ lamenta un progressivo depauperamento delle riserve tecniche e chiede autonomia patrimoniale per preservare il principio dell’assicurazione pubblica obbligatoria.
Ok al polo Inps, ma quello Inail? Per il Civ l’Inail non ancora rappresenta il polo unico assicurativo, cosa che invece si è realizzata per l’Inps (polo pensionistico) con l’incorporazione dell’Inpdap, cioè della previdenza dei lavoratori pubblici. Proprio i lavoratori pubblici, per il Civ, rappresentano l’anomalia che non dà completezza alla tutela degli infortuni resistendo per loro ancora l’esclusione dall’obbligo assicurativo. Infatti, lo Stato è ancora soggetto alla c.d. «gestione per conto» che, oltre a essere antieconomica, è una palese asimmetria rispetto all’omogeneizzazione attuata sulle pensioni (tutte le pensioni fanno capo all’Inps). Accanto a questo, il Civ rileva ancora la necessità di una riforma delle assicurazioni di casalinghe, lavoratori parasubordinati e sportivi professionisti, con estensione della tutela a studenti e volontari.
Riforma delle tariffe. La legge Stabilità 2014 ha previsto la riduzione dei premi nel triennio 2014/2016 e la revisione del sistema tariffario. Per il Civ tale revisione non può risolversi in «ordinaria manutenzione» ma, coniugando i principi di mutualità e di solidarietà con quelli di equità tra settori e categorie produttive, dovrà realizzare una riforma del sistema tariffario garantendo, tra l’altro, la piena e dinamica corrispondenza tra rischio e tariffe dei premi (nel senso della capacità di aggiornamento rispetto al mutare dei processi lavorativi), entrate congrue rispetto alle prestazioni e un incremento delle azioni di contrasto all’evasione e al lavoro nero.
Riforma prestazioni. Riguardo alle prestazioni, il Civ prende atto della rivalutazione una tantum introdotta dalla legge Stabilità 2014, ma torna a proporre l’introduzione di meccanismi stabili di automatica rivalutazione del danno biologico al fine di mettere le imprese in condizioni di esonero totale dalla responsabilità civile, senza correre il rischio di dover sostenere azioni legali per il recupero del differenziale non coperto dall’assicurazione come accade oggi.
Meno incentivi per il futuro. È questa la conseguenza della riduzione dei premi (cioè delle entrate dell’Inail) prevista dalla legge Stabilità 2014. Infatti, spiega il Civ, essa comporterà una verifica delle risorse disponibili al finanziamento di progetti di miglioramento della sicurezza sul lavoro (cosa che è stata, negli scorsi anni, il principale intervento a sostegno della prevenzione). Il Civ suggerisce di ripensare e potenziare gli altri strumenti disponibili quali informazione, formazione e consulenza.
Bilancio in crisi. Infine, il Civ mette l’accento sulle riforme degli ultimi anni in tema di governance mediante vincoli che hanno trasformato il patrimonio dell’Inail per la quasi totalità in liquidità giacente presso la Tesoreria unica e priva di rendimento. Ciò che sta determinando un progressivo depauperamento delle riserve tecniche. Per il Civ è una situazione che se non viene sanata attraverso la riattribuzione all’Inail di adeguati margini di autonomia patrimoniale, rischia di minare il principio stesso dell’assicurazione pubblica obbligatoria.