Banca Generali lancia un servizio di advisory dedicato anche al real estate. «Abbiamo siglato un accordo in esclusiva con la società Analysis, che ci consentirà di ottimizzare e valorizzare la gestione del patrimonio real estate dei clienti interessati», spiega Gian Maria Mossa, condirettore generale di Banca Generali. L’accordo garantirà l’accesso a un software che, attingendo e confrontando i dati di catasto e pubbliche amministrazioni, fornisce gli elementi per una mappatura del patrimonio del cliente e per una consulenza su misura. In Italia le persone fisiche sono proprietarie dell’87,7% degli immobili e che questi rappresentano il 65% della ricchezza privata, per un ammontare, secondo le stime Bankitalia, pari a tre volte il Pil. Spesso però i singoli patrimoni sono troppo sbilanciati verso il mattone, che magari in parte fa anche capo ad aziende familiari, costituendo un problema, specie nella fase successoria: se la liquidità è poca, gli eredi potrebbero non essere in grado di gestire i beni, anche alla luce della crescente pressione fiscale e della difficoltà di apprezzamento degli asset causa la bassa inflazione. «L’obiettivo insomma è aiutare i clienti a ottimizzare la resa del patrimonio», aggiunge Mossa. «Si parte da una mappatura della situazione per procedere con analisi dei potenziali intestatari dei beni, valutazione delle criticità e inefficienze fiscali da affitti o immobilizzazioni. Varie anche le soluzioni, dalle cartolarizzazioni alle gestioni societarie degli asset. I risparmiatori disporranno così di una gestione patrimoniale che considera in modo oggettivo l’approccio all’immobile, superando problemi di emotività e staticità.