Lunedì si è svolto il previsto incontro sulle regole che devono governare la fusione di Fonsai, Milano, Premafin e Unipol.
Secondo quanto riportato dalle organizzazioni sindacali, l’azienda ha presentato un documento che per l’impresa dovrebbe costituire il preambolo del Verbale di Accordo sulla Fusione e questo documento “elude totalmente le garanzie fondamentali, più volte evidenziate, che devono costituire la base del futuro accordo:
– esclusione dei licenziamenti individuali e collettivi (legge 223);
– garanzia sulle attività che dovranno garantire l’occupazione nelle Sedi;
– volontarietà dei trasferimenti;
– applicazione del Fondo esuberi conforme alle previsioni contrattuali.
Inoltre mancano elementi di chiarezza su tutto il piano industriale, sia per quel che riguarda le società non inserite nel progetto di fusione, sia per definire misure adeguate per le quote di portafoglio cedute, in relazione ai lavoratori interessati.
Le affermazioni sbandierate dall’azienda su una presunta volontà di trovare soluzioni condivise sono palesemente in contrasto con le misure contenute nel testo aziendale.
L’unica logica che guida il documento è il raggiungimento a qualunque costo di obiettivi di utile aziendale, basati sulla pura riduzione dei costi, con inaccettabili ricadute sulla vita di migliaia di famiglie.
Allo stato la posizione aziendale non consente uno sviluppo della trattativa coerente con le tutele richieste dalle organizzazioni sindacali e presenti in tutti gli accordi sottoscritti nei grandi gruppi assicurativi”.
Per tali motivi le OO.SS. hanno espresso forte contrarietà sulle posizioni aziendali ed hanno deciso l’immediata convocazione di assemblee in tutti i luoghi di lavoro per confermare e promuovere in tutto il Gruppo adeguate iniziative di mobilitazione.