La squadra per rilanciare le Generali in Italia è stata schierata. In campo ci sono otto manager di primo piano e dovranno seguire altrettanti cantieri che entro l’anno porteranno alla nascita di Assicurazioni Generali Italia.
Società che, come già annunciato da Trieste, sarà il frutto dell’integrazione diGenerali, Ina Assitalia, Toro, Fata, Augusta e Lloyd Italico. Mentre rimarranno fuori Alleanza e la compagnia diretta Genertel che saranno però controllate dalla nuova società. Un tassello fondamentale nel piano di rilancio del nuovo amministratore delegato, Mario Greco, visto che l’Italia rappresenta più del 25% dei premi e il 36% del risultato operativo del gruppo.
I cantieri saranno ovviamente a diretto riporto del country manager per l’Italia, Raffaele Agrusti, cui è stata affidata l’operazione, e subito sotto di lui, con il compito di coordinare gli otto gruppi di lavoro ci sarà Giorgio Trombetta, un manager che ha ricoperto ruoli di primo piano un po’ in tutte le compagnie del gruppo e che oggi ha la responsabilità dell’area Pianificazione, Controllo, Finanza e Processi di alleanza Toro che sarà coadiuvato da Francesco Bardelli.
Perché in questo riassetto l’intenzione di Trieste è stata quella di coinvolgere un po’ tutti i manager di primo piano del gruppo, pescando tra le varie compagnie.
Così a Davide Passero, amministratore delegato di Genertel, è stato affidato il cantiere di lavoro che si focalizzerà sui prodotti e underwriting. Dovrà insomma ridefinire la strategia di marketing e la gamma di prodotti della nuova società. Nazzareno Cerni, manager di Assicurazioni Generali dell’area Danni corporate, coordinerà invece il cantiere Commercial & Corporate e Middle Market con il compito di disegnare un nuovo modello operativo per questo segmento di mercato. Mentre a Mauro Montagnini, responsabile dell’area liquidazione di GeneraliBusiness Solutions, è stato affidato il gruppo di lavoro che porterà al miglioramento della liquidazione dei sinistri.
I cantieri dell’It e dell’Operation e Acquisti sono stati poi affidati rispettivamente a Roberto Burlo, di Generali Business Solutions e Luciano Romeo che di GeneraliBusiness Solutions è l’amministratore delegato. La riorganizzazione dell’Organizzazione e delle Risorse umane è stata invece affidata a Gian Luca Perin, che lavora in Alleanza Toro, mentre a coordinare l’ampia area del progetto dedicata alla configurazione societaria e all’attività di Cfo sarà Stefano Meroi, già responsabile della Pianificazione e Controllo di generali, a cui tra l’altro risponderanno una serie di sotto cantieri dedicati al controllo di gestione, agli affari legali, alla compliance e ai temi fiscali.
In questo organigramma c’è però anche un manager che arriva dall’esterno. Si tratta di Bruno Scaroni, figlio dell’amministratore delegato dell’Eni, Paolo, che tra l’altro siede nel consiglio di amministrazione della compagnia ma che scadrà ad aprile. A lui è stato affidato il delicato compito di integrazione delle reti agenziali, confidando sul fatto che aveva già seguito operazioni simili in Zurich Italia, da dove proviene
E infine ci sarà anche un Comitato guida, con il compito di supervisione e sarà costituito oltre che dal country manager, Agrusti, da Meroi e da Trombetta, dai capi azienda delle società italiane. Ovvero Fabio Buscarini (Ina), Giorgio Cagnetti (Fata), Manlio Lostuzzi (direttore Italia Generali), Andrea Mencattini (Alleanza Toro) e Passero. (riproduzione riservata)