Il 2013 inizia bene per l’industria del risparmio gestito: gennaio si è infatti chiuso con una raccolta netta totale di 6,57 miliardi contro deflussi per 4,3 mld a dicembre 2012, secondo i dati della mappa mensile di Assogestioni.
Le gestioni collettive hanno registrato un attivo in netto rialzo a 3,19 mld da 233 milioni il mese precedente mentre le gestioni di portafoglio balzano a +3,38 mld da -4,57 mld a dicembre. Il patrimonio gestito sale e registra un nuovo record superando la soglia dei 1.200 mld a 1.206,1 (da 1.194,6 di fine 2012).
Nelle gestioni di portafoglio si evidenzia la forte ripresa degli istituzionali che raccolgono a gennaio 3,25 miliardi da -3,85 miliardi a dicembre. Nelle gestioni collettive, che rappresentano il 44% delle masse complessive, sono in territorio positivo i fondi di diritto italiano, con una raccolta di 138 milioni (51 mln a dicembre), ma soprattutto i prodotti di diritto estero che balzano a 3,03 miliardi (da 154 mln). Rallenta l’interesse dei risparmiatori per i fondi obbligazionari che affidano ai gestori 1,3 miliardi (2,1 miliardi a dicembre) mentre si registra un exploit dei flessibili balzati a 1,87 miliardi da 478 milioni il mese precedente. Per gli azionari gennaio si chiude con un saldo attivo per 204 milioni (da un rosso di 504 mln a dicembre), migliora la situazione dei bilanciati con un +364 milioni da -1,5 mld. Tra i singoli gestori, Generali registra una raccolta netta attiva per 1,93 miliardi da un rosso per 5,028 miliardi a dicembre, Intesa Sanpaolo +1.69 mld (597,1 mln), Pioneer ha deflussi per 510,9 mln (-190,2 mln) e anche Mediolanum accusa il segno meno con deflussi per 228,5 mln (da +92,6 mln). Per Azimut +223,3 mln.