Un tavolo di lavoro che veda gli ordini professionali collaborare con la politica e con le forze sociali con l’obiettivo di un welfare “allargato” in grado di assicurare una vita dignitosa per tutti. E’ la proposta di Giampaolo Crenca, presidente del Consiglio Nazionale degli Attuari, lanciata nel corso del Professional Day che si è tenuto ieri a Roma.
Pensioni, sanità, assistenza, lavoro: “Occorre coinvolgere gli Ordini professionali più vicini a questi problemi– ha sostenuto Crenca – per identificare una serie di situazioni e di elementi base che definiscano un modello in grado di assicurare a tutti un livello minimo di welfare, in modo che nessuno debba trovarsi in situazioni giudicate di difficoltà”.
Il Presidente del Consiglio Nazionale degli Attuari ha fatto l’esempio delle pensioni: “Non basta – ha affermato – che il sistema previdenziale sia sostenibile, deve essere anche adeguato”. Allo stesso modo, per quanto riguarda l’assistenza, Crenca ha auspicato il ricorso alle coperture assicurative cosiddette long term care, che intervengono quando le persone vengono a trovarsi in condizioni di non autosufficienza.