Via libera alla delibera della Consob che introduce nel regolamento emittenti le cosiddette quote rosa nei cda delle società quotate. Il bollettino della Commissione ha infatti riportato ieri la delibera dello scorso 8 febbraio con cui l’Authority di vigilanza dei mercati ha dato attuazione alle nuove disposizioni di legge che richiedono, nei rilevanti organi sociali, di garantire «l’equilibrio tra generi» e che «tale criterio sia applicato per tre mandati consecutivi». 
Nel capo I bis, introdotto dalla delibera Consob, si legge che «gli statuti delle società quotate disciplinano le modalità di formazione delle liste nonché criteri suppletivi di individuazione dei singoli componenti degli organi che consentano il rispetto dell’equilibrio tra generi ad esito delle votazioni. Gli statuti non possono prevedere il rispetto del criterio di riparto tra generi per le liste che presentino un numero di candidati inferiore a tre; le modalità di sostituzione dei componenti degli organi venuti a cessare in corso di mandato, tenendo conto del criterio di riparto tra generi; le modalità affinché l’esercizio dei diritti di nomina, ove previsti, non contrasti con quanto previsto dagli articoli 147-ter, comma 1-ter, e 148, comma 1-bis, del Testo unico della finanza». 
Qualora dall’applicazione del criterio di riparto tra generi non risulti un numero intero di componenti degli organi di amministrazione o controllo appartenenti al genere meno rappresentato, prosegue la delibera, tale numero è arrotondato per eccesso all’unità superiore. Infine, in caso di inottemperanza alla diffida prevista dagli articoli del Testo unico della finanza, la Consob fissa un nuovo termine di tre mesi ad adempiere e applica le sanzioni, previa contestazione degli addebiti. 
La delibera pubblicata nel Bollettino della Consob e nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana è entrata in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.