Si ricomincia a parlare di una possibile divisione all’interno di Hartford, uno dei maggiori assicuratori multi-linea americano. Hartford Financial Services Group, azionista di maggioranza del gruppo, ha infatti richiesto uno spin-off della divisione P&C della compagnia durante una conference call tenutasi la settimana scorsa.
Un’eventuale divisione della compagnia verrebbe sicuramente percepita dagli investitori, ma non sono ancora chiari gli effetti che tale operazione avrebbe sugli assicurati.
La questione si è presentata durante una conference call, di fronte ad un dato rilevante. Il risultato netto di Hartford ha subito una contrazione del 61% a 662 mln di dollari (503 mln di euro) nel 2011, in parte dovuto ad un rafforzamento delle riserve tecniche, a quanto ha riferito la compagnia, fra cui un’iniezione da 161 mln di dollari (122 mln di euro) nel quarto trimestre dell’anno alle riserve tecniche legate alle work comp (indennità lavorative).
Ma al centro della conference call non c’erano i profitti di Hartford, bensì il valore capitale, da molto tempo stagnante.
Durante la presentazione, i vertici della compagnia hanno riferito di aver ricevuto numerose richieste da parte degli investitori sulla fattibilità dello spin-off e hanno aggiunto che una suddivisione della compagnia comporterebbe delle serie difficoltà a creare valore per gli azionisti. Una delle difficoltà riguarda la possibilità di mantenere tariffe competitive pur dovendo allocare un debito di 6,8 mld di dollari (5,2 mld di euro).
Secondo Hartford, altri problemi potrebbero sopraggiungere per ragioni normative, oppure potrebbe essere complicato ottenere il nullaosta dei bondholder al fine di allocare il debito.
Avvisaglie che sarebbe stato necessario dividere le operazioni vita da quelle property & casualty di Hartford si presentarono già nel 2009, quando l’assicuratore era in attesa del rilascio di 3,4 mld di dollari (2,6 mld di euro) da parte del Capital Purchase Program del Dipartimento del Tesoro Americano.
Ma nel maggio dello stesso anno, la compagnia rese pubblica una nota in cui l’allora direttore e ceo Ramani Ayer disse che non aveva intenzione di vendere né le operazioni vita né quelle P&C, nonostante avesse precedentemente dichiarato di voler cedere alcuni asset per far fronte alla crisi. La dichiarazione ebbe un effetto negativo sulle operazioni del vita.
La situazione di Hartford sul mercato è peraltro anomala. Sono pochi infatti gli assicuratori commerciali a mantenere unite grandi divisioni vita e grandi divisioni P&C. Già negli anni ’90 Cigna ed Aetna Life & Casualty cedettero le operazioni P&C ai competitor, per focalizzarsi sul settore health care e vita.
Fonte: Business Insurance