DA BRUXELLES ANGELO DI MAMBRO

Il riequilibrio dei poteri nella fi liera e l’aumento del potere contrattuale degli agricoltori passa anche dalle polizze assicurative e dai fondi di mutualizzazione. Nelle proposte della Commissione sulla nuova Pac il concetto non è esplicito ma ha buone probabilità compiuta nel passaggio euro-Ne è convinto Michel Dantin, relatore per la posizione sull’Ocm unica, quella che prevede gli incentivi all’aggregazione dei produttori: «Il sostegno nella forma di finanziamento pubblico per l’adesione a fondi di mutualizzazione previsto dalla bozza sullo sviluppo rurale», dice, «deve far rifl ettere i produttori e spingerli a organizzarsi». articoli sulla «gestione del rischio(37 e seguenti) della proposta Commissione sullo sviluppo prevedono un fi nanziamento fi no premio dovuto o, secondo i casi, ammissibili, per la stipula di polizze di assicurazione su raccolto, animali e piante, per l’adesione a fondi di mutualizzazione per le emergenze ambientali, e per uno «strumento di stabilizzazione del reddito» per compensare gli agricoltori da eventuali perdite: un fondo cui i produttori possono attingere nei periodi di crisi, a condizione che il calo di reddito sia «superiore al 30% del reddito medio annuo del singolo agricoltore nei tre anni precedenti o del suo reddito medio triennale calcolato sui cinque anni precedenti». Nella bozza di regolamento si fa riferimento a singoli agricoltori, non a organizzazioni e associazioni. Ma le esperienze nazionali (in Francia, Italia, Spagna e Olanda) in materia, e quelle europee come le misure per la gestione del rischio già previste dall’Health Check e dal regolamento sull’Ocm vino, insegnano che strumenti del genere, come ammettono anche fonti della Commissione Ue, «si adattano meglio» alle Op e alle cooperative, perché possono garantire una platea allargata e una gestione amministrativa più semplice per il singolo. All’Europarlamento si saldatura tra gestione del rischio e dell’offerta ancora più esplicita. Dantin: «Le prerogative delle organizzazioni dei produttori vanno nite attraverso l’articolo 37 della proposta sullo sviluppo rurale e quella sull’Ocm unica, perché Op possono difendersi meglio sul mercato rispetto ai produttori singoli e isolati». Anche attraverso polizze e fondi insomma si potrebbe incentivare «l’aggregazione dell’offerta, il riequilibrio dei rapporti tra produzione, industria distribuzione», dando al contempo strumenti per la stabilità del reddito sottolineato il presidente del Cogeca, Fieragricola, al convegno «Pac Post 2013 e strumenti assicurativi connessi». Non che nell’impianto della Commissione non ci siano punti problematici, soprattutto per l’Italia: come rilevato da molti osservatori, collocare la gestione del rischio nel secondo pilastro, che nel nostro Paese utilizza la base regionale, potrebbe signifi care, a meno di modifi che, avere venti fondi di mutualizzazione diversi. E allora, addio effi cienza, platea allargata e aggregazione dell’offerta.