L’Osservatorio sui Servizi di Linear Assicurazioni, la compagnia on line del gruppo Unipol, ha interrogato gli italiani proprio su questo tema, ed è emerso che ben l’89% degli intervistati vorrebbe che a scuola venisse introdotta l’educazione stradale come materia di studio. Cosa peraltro già inserita in Gazzetta Ufficiale nel luglio 2010 ma di cui si sa ancora troppo poco: nell’articolo 46-bis del nuovo codice della strada, infatti, si spiega che dall’anno scolastico 2011-2012 il ministero dell’Istruzione avrebbe dovuto predisporre programmi di educazione stradale nelle scuole di ogni ordine e grado.
Quasi all’unanimità dunque, da nord a sud e dai 18 ai 55 anni di età, moltissime persone chiedono una maggiore informazione a partire già dalle scuole. Pochissimi i contrari: solo un limitato 8% ritiene che ci siano materie più importanti da insegnare e un piccolo 3% sostiene che sia un compito che spetta ai genitori.
Attraverso la ricerca commissionata a Nextplora, l’Osservatorio Linear ha chiesto poi agli italiani un parere sulla patente a 18 anni. Anche qui pare che la popolazione abbia le idee abbastanza chiare: ben il 69% ritiene infatti che sia l’età giusta per iniziare a guidare mentre solo il 6% vorrebbe inseguire il mito americano ed abbassarla a 16 anni. Anche se forse non tutti sanno che in alcuni stati americani la patente si prende a 21 anni, come ad esempio nello stato di Washington D.C. Cosa peraltro che trova d’accordo ben il 25% degli italiani, che infatti vorrebbe uniformare il conseguimento della patente b alle categorie superiori ed alzare l’età a 21 anni. I motivi? Secondo il 78% degli intervistati i giovani di oggi sono di fatto poco responsabili, mentre per il 49% fanno troppo uso di alcol e droghe.
Il dato curioso è che pare sia proprio la fascia di età dei giovani la più convinta a conservare le cose come stanno: ben il 76% degli intervistati tra i 18 e i 21 anni ritiene infatti che i 18 anni siano l’età più corretta per avere la patente, mentre solo un 10% la vorrebbe a 16 anni.
Un altro dato spicca dalla rilevazione dell’Osservatorio: solo il 29% degli italiani si fida dei giovani al volante, attribuendo loro più responsabilità rispetto ai coetanei di una volta. Curioso comunque che siano gli adulti a esprimere il giudizio più positivo: quasi la metà dei quarantenni e i cinquantenni (42% e 45%) ritiene i giovani molto responsabili rispetto al passato.
Secondo gli italiani dunque, la sicurezza sulle strade non deriva tanto dall’età anagrafica quanto dall’esperienza e dal livello di preparazione, che se non parte dalle scuole difficilmente verrà raggiunto con qualche lezione di scuola guida.