Secondo il Fact Book pubblicato alla fine del 2011 dall’American Council for Life Insurers, l’organizzazione che riunisce i maggiori assicuratori vita americani in termini di asset e premi raccolti, nel 2010 i premi vita, salute e infortuni nel settore sono stati pari a 570,1 miliardi di dollari, il 9,3% in più rispetto al 2009; dal 2000 la variazione media annua è stata pari a +0,5%.
La maggioranza dei premi (293 miliardi; +26% rispetto al 2009) è stata raccolta in forma di contributi per rendite vitalizie, seguono i premi versati per l’acquisto di polizze malattia e infortuni (172 miliardi; +3,9% rispetto al 2009). Ai contratti vita sono riconducibili circa 105 miliardi di dollari di premi (-16% rispetto al 2009). I proventi derivanti dagli investimenti hanno raggiunto i 221 miliardi nel 2010, in aumento dello 0,6% rispetto all’anno precedente.
Nel complesso, sono stati erogate dagli operatori del settore prestazioni per 488 miliardi di dollari (-1,8% rispetto al 2009), di cui 257 miliardi in erogazioni di rendite, 123 miliardi in rimborsi malattia e infortuni e 109 miliardi in prestazioni vita.
Il numero delle compagnie attive nel mercato americano (circa 900) è in costante diminuzione da oltre vent’anni, in ragione di un’altrettanto lunga e intensa fase di fusioni e acquisizioni.
Anche nel 2010 l’industria assicurativa ha contribuito in misura significativa all’occupazione: 2.238.000 persone – fra agenti, broker, personale di vendita – erano impiegate nell’ambito della distribuzione (-1,2% rispetto al 2009 e +0,1% nella media annua dal 2000), mentre 1.367.500 erano gli occupati presso le imprese di assicurazione (-0,7% rispetto al 2009 e -0,5% nella media annua decennale).
Fonte: ANIA Trends