DI RICCARDO RUGGERI
Sono passate tre settimane, lo scenario Carnival- Costa-Concordia si è modifi cato: Schettino rimane larcitaliano fellone, donnaiolo, raccomandato, gli altri personaggi hanno assunto profi li diversi. Il tentativo di alcuni dellélite della «reductio ad Berlusconim» di Schettino, sogno di mezzinverno dei radical-chic, era azzardato, lhanno dovuto abbandonare. Si sono allora orientati sullignbile spaccatura, culturale dicono loro, fra lItalia delle partite iva, dei tassisti, dei cortinesi-natalizi, insomma quella di Schettino, in contrasto con lItalia politicamente corretta, europeista, liberal (effettivamente costoro mai lascerebbero le candide nevi di Sankt Moritz per quelle grigie di Cortina), identifi catasi con De Falco. Fellone versus Eroe. Ora, questo schema «on-off» (direbbero costoro) scricchiola. Le nostre élite erano convinte che limmagine dellItalia ne avrebbe avuto un grave danno. Così non è stato. Se si esclude il razzista Der Spiegel (dopo 70 anni non ha ancora metabolizzato che per ogni Bach cè un Hitler), i media internazionali sanno benissimo che Costa è da 15 anni una «protesi» dallanglosassone Carnival. Infatti, i turisti americani, scaltri, le stanno facendo causa direttamente; lei imponeva-gestiva- controllava regole e management (chi ha promosso Schettino?), lei sollecitava-pianifi cava i 52 «inchini» annuali. Attendiamo le registrazioni «chiave»: gli ordini impartiti dallarmatore Carnival a Schettino, il confronto con la scatola nera. Li si giocherà la partita con le Compagnie assicurative, lunica verità «vera» sarà quella, quella dei quattrini. I supponenti media angloamericani hanno la coda di paglia, fi ngono di dimenticare il criminale «mestruo infi nito» (110 giorni) del Golfo del Messico, sanno cosa hanno fatto BP e quel fellone dellAD inglese, cosa non hanno fatto e dovevano fare Obama e la Guardia Costiera. Altro che Carnival-Costa-Schettino! Se quelli del Giglio meritano 15 anni, quelli del Golfo del Messico meritavano lergastolo: hanno avuto liquidazione milionaria (in sterline, of course). Anche noi abbiamo la coda di paglia, dobbiamo ricrederci sulla Capitaneria di Porto (quantomeno «cieca»), sull»eroe» De Falco, che seppe dellincidente, non seguendolo sugli schermi AIS (costato due milioni ai contribuenti), ma grazie a un carabiniere di Prato (!). Riascoltate ora la sua telefonata: si presta a letture ben più inquietanti; se lavesse anche data ai media, come pare, meriterebbe un «scenda, cazzo!». editore@grantorinolibri.it
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