Il governo cinese ha deciso di aprire il ramo della RC auto obbligatoria agli assicuratori stranieri, ma non si teme un impatto particolarmente negativo sulle compagnie locali.
A dirlo è il segretario del Consiglio d’Amministrazione della più importante compagnia del ramo non-vita cinese, Zhang Xiaoli di PICC Property & Casualty Company, parlando al settimanale americano Bloomberg Businessweek.
Poiché l’eurozona al momento è afflitta da una forte crisi del debito, è altamente improbabile che gli assicuratori stranieri “lancino una seria offensiva” alle compagnie cinesi, ha detto Xiaoli. Anzi, è probabile che la mossa del governo possa aiutare gli assicuratori locali grazie agli aggiustamenti normativi che il governo potrebbe apportare in questo segmento.
Secondo le indiscrezioni, infatti, il governo di Pechino potrebbe allentare il controllo sui premi dell’assicurazione auto obbligatoria una volta aperte le porte alle imprese estere. Un aumento della base dei premi potrebbe essere applaudito dagli assicuratori domestici, che hanno faticato a generare profitti nel mercato dell’assicurazione auto obbligatoria e hanno spesso registrato perdite.
Li Wenbing, analista per BoCom International, una delle maggiori banche cinesi, ha aggiunto: “Anche solo raggiungere il pareggio nell’assicurazione RC auto costituirebbe un miglioramento della profittabilità”.
Nonostante il settore auto in generale abbia generato profitti dal 2009, gli assicuratori impegnati nella sottoscrizione delle polizze obbligatorie hanno registrato notevoli perdite – 9,7 mld di ¥ (1,15 mld di €) nel 2010, secondo le stime della China Insurance Regulatory Commission, l’istituto di vigilanza del settore assicurativo cinese.