L’incremento medio degli stipendi italiani, nel 2024, è cresciuto del 3,5%, anche se a causa dell’inflazione all’1,1%, la crescita reale si attesta a un +2,4%. Si tratta di un dato leggermente inferiore rispetto alle previsioni diffuse in occasione della presentazione della ricerca del 2023, che ipotizzava un +3,8% sul 2024. È quanto rileva la ricerca sulle dinamiche retributive presentata all’Osservatorio 2024 di WTW, società leader nella consulenza per il benessere e la crescita delle persone e la gestione dei rischi. La ricerca è stata condotta su un campione esaustivo dei settori più rappresentativi dell’economia italiana.

Dinamica retributiva per categoria contrattuale

Negli ultimi 12 mesi la componente fissa delle retribuzioni è cresciuta per tutte le categorie contrattuali di oltre il 4%, leggermente al di sotto della rilevazione del 2023 (+5,4%). Cresce in particolare per gli Impiegati (+4,8%).

Per quanto riguarda la Actual Total Annual Compensation, che comprende anche elementi variabili come i bonus, nel corso degli ultimi 12 mesi l’aumento è risultato pari a 5,1%. Gli incrementi maggiori sono stati registrati soprattutto per i Quadri (5,1%) e gli Impiegati (5,2%). Anche in questo caso il dato registrato nel 2024 è leggermente inferiore a quello rilevato nel 2023 (+5,9%).

La ricerca WTW rileva inoltre che, dal 2021 al 2024, le retribuzioni medie dei Dirigenti sono cresciute del 16%, quelle dei Quadri del 12%, dell’8% per gli Impiegati e meno del 5% per i Neolaureati. La ricerca conferma che i livelli retributivi di ingresso in Italia sono tra i più bassi in Europa, soprattutto in confronto alla Germania, con cui la differenza arriva fino al 70/80%.

Dinamica retributiva per settore

Dalla ricerca WTW emerge che negli ultimi 12 mesi l’Automotive è stato il comparto che ha visto gli incrementi minori sulla componente fissa (+3,9%, anche a causa delle crisi interne di mercato), mentre il settore dell’Healthcare e del Pharma (+5,1%) ha visto i maggiori aumenti.

In termini di retribuzione variabile, la ricerca ha rilevato gli aumenti più importanti nella vendita di beni al consumo (+5,6%) e ancora nel Pharma (+ 5,9%).

Dinamica retributiva per genere

La dinamica della retribuzione fissa tra 2023 e 2024 è stata sostanzialmente la stessa per donne (+4,8%) e uomini (+4,7%); si registrano aumenti quasi identici anche per la componente variabile (+5,2% per le donne e +% per gli uomini).

La ricerca WTW ha rilevato tuttavia che il Gender Pay Gap è rimasto sostanzialmente inalterato rispetto all’anno scorso (15,2%) e resta confermato il trend secondo cui aumenta dell’aumento della qualifica di inquadramento (dal 3,4% tra gli Operai al 9,6% tra i Dirigenti).

I livelli di Gender Pay Gap sono più alti soprattutto per settori quali Financial Services (oltre 20%) e Automotive (quasi 25%), mentre sono più bassi per Transportation (meno del 10%), Natural Resources (meno del 10%) e Pharma/Healthcare (12%).

Italia – previsioni 2025

Sul 2025, l’indagine di WTW prevede che in Italia la crescita mediana delle retribuzioni si attesterà al 3,5% come nel 2024, ma che, afronte di un’inflazione leggermente più alta (1,6%), il valore reale crescerà dell’1,9%. Si prevede che la crescita sarà spinta soprattutto dal comparto Energy, Consumer Goods e Finance.

Confronto con l’Europa

Se si confrontano le dinamiche retributive nel 2024 a livello europeo, si delinea un quadro molto eterogeneo. Ad esempio, il Belgio ha registrato livelli pressoché identici di crescita mediana (3,5%) e di inflazione (3,5%), per una crescita reale delle retribuzioni pari allo 0%. I Paesi Bassi, a fronte di una crescita mediana del 6% e un’inflazione al 2,7%, hanno registrato una crescita reale pari al 3,3%, il valore più alto in Europa nel 2024.

Sul 2025, invece, si prevede che la crescita reale maggiore si concentrerà in Germania (+2,9%) e in Austria (2,8%), mentre i livelli più bassi interesseranno la Spagna (+1,4%) e il Regno Unito (+1,5%).