Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Il cda di Mediobanca boccia senza appello l’ops di Mps. Per Piazzetta Cuccia l’offerta «non è stata concordata. È ostile e contraria agli interessi di Mediobanca», perché «priva di razionale industriale e finanziario, e dunque distruttiva di valore». Al momento del voto nel board si sono astenuti i due consiglieri espressione di Delfin cioè Sandro Panizza e Sabrina Pucci. Nelle argomentazioni a difesa della bocciatura il cda punta l’indice su Francesco Gaetano Caltagirone e Delfin, azionisti rilevanti sia di Mps, Mediobanca e Generali. «Si segnala – spiega la nota della merchant bank – che l’operazione è caratterizzata dai rilevanti intrecci azionari di Delfin e Caltagirone che sono presenti: in Mediobanca, dove Delfin detiene il 20% e Caltagirone il 7%, in Mps, dove Delfin è il primo socio privato con il 10% mentre Caltagirone detiene il 5% (oltre ad avere il 5% di Anima che a sua volta possiede il 4% di Mps), in Generali, dove Delfin ha il 10% e Caltagirone il 7%». Secondo Piazzetta Cuccia «la presenza degli stessi azionisti in Mps, Mediobanca e Generali nell’ambito di un’offerta esclusivamente in azioni, configura una potenziale disomogeneità negli interessi rispetto al resto della compagine azionaria».
Troppa liquidità nei conti, pochi investimenti. In Italia il rapporto tra liquidità e strumenti finanziari detenuti in Italia è pari al 48% contro il 17% degli Stati Uniti. Attenzione però: il Paese è tra i virtuosi dell’Eurozona, dove il rapporto tra liquidità e investimenti è in media del 60%. Questa la fotografia dei mercati che emerge dal rapporto Consob su «Tendenze e sfide per il settore finanziario italiano».
La ricchezza netta delle famiglie italiane era pari a 11.286 miliardi di euro a fine 2023. Rispetto al 2022 è aumentata del 4,5% a prezzi correnti, collocandosi sui livelli più elevati dal 2005, primo anno a partire dal quale sono disponibili i dati. Tuttavia, valutata a prezzi costanti, la ricchezza netta è ancora inferiore a quella del 2021 di oltre sette punti percentuali, a causa della forte inflazione osservata nel 2022. È quanto emerge dalla pubblicazione annuale congiunta di Banca d’Italia e Istat «La ricchezza dei settori istituzionali in Italia».
Riparte la domanda di prestiti dopo più di due anni di cali. Per la prima volta dal terzo trimestre del 2022, alla fine dell’anno scorso le richieste delle imprese sono aumentate, spinte dalla necessità di finanziamenti per investimenti fissi, scorte e capitale circolante, oltre che dal ribasso dei tassi di interesse dopo i tagli della Banca Centrale Europea. A evidenziarlo è l’ultima indagine Bce sul credito bancario dell’area euro, i cui dati riferiti all’Italia sono stati resi noti da Bankitalia, secondo cui anche le richieste di mutui hanno registrato un marcato incremento, confermando il trend di risalita registrato da qualche mese a questa parte. Mentre per il credito al consumo l’aumento è stato più moderato.

Apertura immediata delle domande 2024 con procedura semplificata e precompilazione per avviare i pagamenti dal 28/2/2025. Sblocco dei pagamenti delle assicurazioni agevolate delle annate pregresse, in particolare per il 2023: circa 50 mln di euro entro 10 giorni. E poi: entro febbraio 2025 saranno emessi:  i decreti di pagamento per le assicurazioni agevolate per le produzioni vegetali: circa 150 mln per la campagna 2024;  i decreti di pagamento per le assicurazioni agevolate zootecnia e colture: circa 10 mln, di cui 6 per le colture e 4 per la
zootecnia (per la prima volta, sarà compresa anche la specie avicola, per circa 1 mln)
Dopo le diffuse proteste dell’estate 2024 e la decisione di costituire un tavolo di coordinamento, con la partecipazione dei servizi di assistenza agricola CAA, per superare le criticità incontrate nella gestione degli indennizzi del Fondo mutualistico catastrofale (Agricat), la vicenda si sta concludendo con l’accoglimento delle istanze degli agricoltori, in un primo tempo rigettate e con la messa a terra delle ultime fasi della procedura che porterà all’erogazione degli indennizzi. Gli agricoltori, le cui aziende sono localizzate nelle aree che hanno subito danni da alluvioni o gelate nella primavera del 2023, potranno avere un ristoro, seppur parziale, delle perdite economiche registrate, per effetto di eventi climatici avversi.
  • Generali partner del Festival di Sanremo torna con il suo balconcino

Generali è partner del Festival di Sanremo per il terzo anno consecutivo (si vede anche l’articolo a pag. 15): per l’occasione tornerà il «Balconcino Generali» dell’Agenzia di Sanremo, dove a raccontare la 75esima edizione della kermesse sarà Caterina Ferioli, tra i protagonisti della nuova serie tv Belcanto.

Il Tribunale civile di Milano condanna un padre a versare alla figlia, con settemila euro di «danno biologico permanente alla vita di relazione» e 100 mila euro di «danno da illecito endofamiliare», per essere stato «insensibile e disattento ai bisogni anche emotivi della propria figlia», aver «dato sempre precedenza alle proprie esigenze», e negli anni «non aver adeguatamente adempiuto agli obblighi genitoriali nella misura in cui ha manifestato disinteresse e distacco nei suoi confronti, sia da un punto di vista materiale che morale».
Continuano gli scambi sul titolo Generali che, dopo l’annuncio dell’offerta pubblica di acquisto su Mediobanca da parte del Monte dei Paschi, ha registrato ancora vivacità nelle contrattazioni. È possibile che banche d’investimento e fondi si stiano posizionando a Trieste. Il titolo lunedì ha superato il tetto dei 30 euro (30,24) con 13 mila contratti, pari al doppio dei giorni precedenti. Per poi rallentare la corsa nella giornata di ieri (-0,96%). Al centro dell’attenzione del mercato c’è anche quel 13,1% del Leone in pancia a Mediobanca che, nel caso in cui dovesse andare a buon fine l’offerta di Mps, potrebbe finire sotto altre insegne.

La polizza assicurativa cosiddetta «postuma decennale», prescritta dall’articolo 4 del Dlgs 122/2005 (che disciplina la vendita degli immobili da costruire o in corso di costruzione) è un contratto di assicurazione «per conto di chi spetta» (e quindi l’assicurato è l’acquirente dell’abitazione) e non un contratto di assicurazione sulla responsabilità civile, caso nel quale l’assicurato coinciderebbe con il contraente, vale a dire con il costruttore. Lo sancisce la Cassazione nella sentenza 1909 del 27 gennaio 2025 (priva di precedenti), con la conseguenza che i diritti derivanti dalla polizza spettano all’assicurato, al quale, pur non essendo parte del rapporto contrattuale, compete la piena legittimazione ad agire nei confronti dell’assicuratore, ponendosi soltanto la questione – da risolvere di volta in volta con l’esame della specifica polizza contrattuale – se si tratti di legittimazione, oltre che piena, anche esclusiva oppure se con essa concorra la legittimazione del contraente. Se invece si trattasse di una polizza Rc l’assicurato sarebbe l’unico legittimato a far valere i diritti derivanti dalla polizza.

L’insolvenza dell’insurtech berlinese Element non preoccupa solo i consumatori, ma anche l’autorità di vigilanza finanziaria Bafin. Molte domande rimangono senza risposta in merito alla procedura provvisoria di insolvenza aperta all’inizio di gennaio. “Rappresentiamo gli interessi degli assicurati”, ha dichiarato martedì a Francoforte il presidente della Bafin Mark Branson. Element è una delle poche giovani start up digitali del settore assicurativo ad aver ricevuto una licenza Bafin nel recente passato. È probabile che non tutti gli assicurati sappiano di essere stati assicurati tramite Element, poiché la società non si rivolgeva direttamente ai clienti, ma era un partner di cooperazione di altri assicuratori e broker assicurativi. Fallimenti come quello di Element sono rari in Germania. Bafin trarrà insegnamento da questo caso, ha dichiarato Branson. Una panoramica dei punti più importanti che gli interessati devono conoscere.