Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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La Russia impone una nuova stretta alle banche occidentali. Dopo i paletti applicati per ostacolare le dismissioni e le uscite dal paese, il Cremlino passa a una nuova forma di ritorsione nei confronti degli istituti presenti a Mosca, i risarcimenti giudiziari. A farne le spese per prima è stata Raiffeisen Bank International, il gruppo creditizio internazionale oggi più esposto alla Russia. Un tribunale ha condannato la banca austriaca e i suoi azionisti a pagare un risarcimento danni da due miliardi di euro nell’ambito di una controversia che, a giudizio di diversi osservatori, sarebbe il pretesto per mandare un messaggio alla comunità finanziaria internazionale.
La joint venture tra Generali e Natixis nell’asset mananegement non cambia la strategia di Unipol: il gruppo assicurativo resta concentrato sul business assicurativo. Forte dei conti 2024 che saranno resi tra pochi giorni, l’assicurazione bolognese ha come obiettivo consolidare i risultati e produrre sempre maggiori utili per remunerare sempre meglio gli azionisti. Al momento non sono previste operazioni straordinarie, ma la compagnia è sempre pronta a cogliere le opportunità che si dovessero presentare. A fare il punto sulla strategia di Unipol è stato il presidente Carlo Cimbri in un’intervista rilasciata a Class Cnbc a margine del World Economic Forum in corso a Davos.
L’autorità di vigilanza lussemburghese sulle assicurazioni, Caa, ha informato il mercato che il piano di rientro della compagnia assicurativa, che era stato avviato a luglio scorso per aumentarne la solvibilità, insieme alla nomina di un commissario di sorveglianza, Yann Baden, è fallito. Pertanto la stessa authority ha presentato al tribunale del Paese la domanda di scioglimento e messa in liquidazione coatta della compagnia assicurativa lussemburghese, Fwu Life Insurance Lux, che ha collocato una buona metà dei suoi prodotti proprio in Italia. «È adesso opportuno che i clienti di Fwu sospendano qualsiasi pagamento di ulteriori premi, perché vi è ormai il concreto rischio che tali versamenti siano destinati ad un buco nero rispetto al quale sarà difficile ottenere la restituzione. Pertanto le email di sollecito inviate da Fwu nei giorni scorsi ai clienti non hanno alcun fondamento», dice l’avvocato Antonio Pinto, responsabile del settore prodotti finanziari di Confconsumatori. Aggiungendo che il comunicato di Caa «legittima, anche giuridicamente, i clienti a non versare alle scadenze ulteriori premi, perché dimostra che Fwu è ormai incapace di poter adempiere regolarmente ai propri obblighi contrattuali».
Novis, la compagnia vita slovacca, cui l’autorità di Bratislava, Nbs, a giugno 2023 ha revocato l’autorizzazione ad operare non ci sta e alza la voce contro l’autorità europea Eiopa che, nei giorni scorsi, aveva pubblicato un avviso rivolto ai clienti per informarli dei rischi di perdere i loro risparmi invitandoli a rivolgersi a intermediari e associazioni dei consumatori. «L’Eiopa non è l’autorità di vigilanza nazionale competente», scrivono dalla compagnia slovacca che in Italia ha venduto circa 18.800 polizze, per un totale di 36 milioni di premi, aggiungendo che «Novis continua a collaborare con l’Autorità nazionale Nbs e ha risposto a diverse richieste di informazioni su dati finanziari avanzate dalla stessa».Da Eiopa avevano puntato l’attenzione sul fatto che «la situazione attuale può comportare un danno per i consumatori». Ad ottobre 2023 Novis ha impugnato la decisione di revoca del Nbs e i giudici a oggi non si sono ancora pronunciati, tenendo di conseguenza sospesa anche la liquidazione.
Verti Assicurazioni e Telepass Assicura hanno siglato una partnership per offrire un servizio innovativo e digitale integrato nell’ecosistema Telepass. Grazie alla partnership i guidatori potranno acquistare sui canali digitali del gruppo Telepass una polizza Rc Auto, Moto e Furgone sviluppata in collaborazione con Verti e potranno configurare la polizza più adatta ai loro veicoli.
Un’auto elettrica che va da sola dal cliente, che la può guidare verso la destinazione desiderata, e che, al termine del servizio, riparte autonomamente verso un nuovo utente o verso la stazione di ricarica più vicina, dove l’energia alla batteria arriva senza spine né presenza umana ma per induzione: è il nuovo concetto di car sharing a cui stanno lavorando A2A e il Politecnico di Milano.Ieri a Brescia è stato compiuto un primo passo concreto verso quella che sarebbe una rivoluzione: una Fiat 500 elettrica (Stellantis però non fa parte attivamente del progetto) ha percorso il suo primo chilometro in modalità totalmente autonoma, inaugurando la fase di sperimentazione su strada. L’obiettivo è ridefinire il concetto di car sharing con vantaggi per gli utenti, che non dovranno più andare in cerca di un veicolo, ma anche per gli operatori, che potranno ottimizzare il servizio senza la necessità di una flotta numerosa.

Polizze vita a disposizione del curatore dell’eredità giacente. A quest’ultimo vanno consegnate le copie della polizze “vita” sottoscritte dal defunto, compresa l’identità del terzo beneficiario. È quanto ha stabilito il tribunale di Savona (sentenza n. 4/2025 dell’8 gennaio 2025), che ha messo in evidenza che non ci sono ostacoli discendenti dalla disciplina della privacy, trattandosi di richiesta di accesso alle informazioni proveniente da un organo previsto dal codice di procedura civile. Nel caso specifico, un curatore, dovendo ricostruire l’asse ereditario giacente e avendo trovato una polizza vita tra gli effetti personali del defunto, si è rivolto alla compagnia di assicurazioni, che ha riposto picche trincerandosi dietro ragioni di privacy del terzo beneficiario.

L’utilizzo servizi delle cosiddette Faang (Facebook, Amazon, Apple, Netflix, Google) amplia continuamente la nostra impronta digitale e ci espone a maggiore rischi. Il tema è stato osservato da vicino dai ricercatori del CyberArk Labs e ne è uscito un rapporto che può considerarsi una sorta di “manuale d’uso” per gli utenti di queste piattaforme. Dove sta il nocciolo della questione? Nel servizio che permette di esportare (facilmente e in pochi secondi) i propri dati dalle applicazioni di Facebook & Co. su disco locale, ma che può diventare un’arma letale per i malintenzionati in cerca di informazioni sensibili (comprese le cosiddette i Pii, Personally Identifiable Information) a scopo fraudolento. Gli attori delle minacce, si legge nello studio, hanno a disposizione diversi punti di accesso per cercare di impadronirsi dei dati degli utenti e il furto di cookie e l’installazione di malware sul dispositivo sono solo alcuni esempi di come il “tesoro” raccolto dalle Faang possa diventare preda di attacchi, e di conseguenza minare (anche in modo permanente) la reputazione di una persona o di un marchio.

Munich Re è fiducioso di poter aumentare ulteriormente i propri profitti nei prossimi anni. La società quotata al DAX prevede un risultato record di oltre cinque miliardi di euro per il 2024. Nell’anno in corso il risultato potrebbe essere di sei miliardi di euro. “In termini di profitto, non saremo ancora arrivati al capolinea”, ha dichiarato Joachim Wenning, CEO di Munich Re, durante una conferenza stampa. La compagnia di riassicurazione intende presentare la propria strategia per i prossimi cinque anni in occasione dell’Investors’ Day di dicembre. Gli obiettivi intermedi della strategia in corso “Ambition 2025” sono stati raggiunti e in alcuni casi superati, ha sottolineato Wenning.