Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza l’offerta della compagnia francese sarebbe risultata superiore a quella delle altre assicurazioni in competizione. Groupama avrebbe fatto in particolare una proposta più alta rispetto a Reale Mutua che era arrivata alle battute finali insieme ai francesi.
Le raccolte del 2024 di Banca Generali e Azimut si chiudono all’insegna dei record, e la borsa premia entrambi i titoli, con quello della banca del Leone guidata dall’ad e dg Gian Maria Mossa che è riuscito perfino a raggiungere i massimi storici, salendo dell’1,9% a 46 euro per azione. Bene anche la holding fondata da Pietro Giuliani, che ha chiuso le negoziazioni di ieri in rialzo dell’1,4% a 24,82 euro.
  • BENEFIT DA 800 EURO A DIPENDENTE
È di circa 800 euro per dipendente la spesa media che le aziende hanno destinato al  welfare aziendale, lo scorso anno in Italia. Il dato si rileva dall’ultima analisi del Rapporto Welfare Index PMI, promosso dal gruppo Generali nel 2024 e sviluppato da MBS Consulting del gruppo Cerved, che studia il bacino nazionale costituito da circa 660mila imprese
attive sul fronte del welfare, analizzando i comportamenti e le scelte di quel 9% del totale che offrono ai dipendenti «flexible benefits». La classifica dei flexible benefit più richiesti, elaborata dal Workmonitor 2024 di Randstad, è guidata dall’equilibrio fra lavoro e vita privata, con il 94% delle preferenze. Seguono flessibilità di orario, formazione, assicurazione sanitaria, la possibilità di concordare congedi parentali, il lavoro da remoto e in smart working.

Stati e autorità di vigilanza più preparati a gestire eventuali crisi del settore. Lo chiede l’Europa con l’emanazione e la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea dell’8 gennaio 2025 della direttiva 2025/1 e della direttiva 2025/2. Con il primo provvedimento, denominato Insurance Recovery & Resolution Directive (o IRRD), vengono introdotte nuove norme in materia di risanamento e risoluzione delle imprese di assicurazione mentre con la direttiva 2025/2 vengono apportate modifiche alla direttiva Solvency II. Andando un po’ più nel dettaglio con la IRRD viene istituito un quadro di risanamento e di risoluzione delle imprese di assicurazione e di riassicurazione simile a quello introdotto nel settore bancario sin dal 2016 con la direttiva 2014/59/Ue nota come direttiva BRRD (Bank recovery and resolution directive). La direttiva 2025/2, modifica invece la direttiva 2009/138/CE per quanto concerne la proporzionalità, la qualità della vigilanza, l’informativa, le misure relative alle garanzie a lungo termine, gli strumenti macro-prudenziali, i rischi di sostenibilità e la vigilanza transfrontaliera e di gruppo.

Casalinghe e casalinghi alla cassa per rinnovare l’assicurazione contro gli infortuni domestici. Scade a fine mese, infatti, il termine per pagare all’Inail il premio di 24 euro e così garantirsi la tutela per l’anno 2025. Sono interessati 424.997 soggetti già assicurati, stando agli ultimi dati dell’Inail relativi all’anno 2023 (470 gli infortuni denunciati, dei quali uno mortale). In arrivo, inoltre, 400 milioni di euro per finanziare progetti informativi sulla sicurezza domestica. Dalle ore 12 dell’11 marzo alla stessa ora del 20 marzo, le principali associazioni sindacali potranno inviare le domande di finanziamento.


Inizio dicembre, Arizona. Mike Johns — a capo dell’azienda Digital Mind State —, deve tornare nella sua Los Angeles. Per raggiungere l’aeroporto di Scottsdale decide di prenotare un veicolo a guida autonoma Waymo (nato inizialmente come progetto di Google). Un viaggio tranquillo fin quando qualcosa ha smesso di funzionare. All’improvviso il robotaxi è entrato in un parcheggio. E non ne è uscito più. Il sistema di guida automatica ha smesso di funzionare e l’auto ha cominciato a girare in circolo, senza imboccare la strada giusta e senza neppure fermarsi per far scendere il passeggero, che così è rimasto bloccato dentro. Un problema durato poco meno di sette minuti ma che, come racconta Johns, «è sembrata un’eternità». Poco dopo aver avviato una registrazione video per documentare la propria situazione, il servizio di assistenza Waymo si è attivato automaticamente. «Sto chiamando perché ho ricevuto una notifica che indica che la vostra auto potrebbe avere un problema di percorso», ha detto così l’operatrice tramite l’altoparlante inserito dentro il veicolo. «Sì, devo prendere un aereo, perché questa cosa sta girando in tondo? Comincia a girarmi la testa», ha risposto Johns. Poi, il dubbio: «Non posso uscire dall’auto, è stata hackerata? Cosa sta succedendo? Mi sento come in un film». In realtà si è trattato «solo» di un problema del software che regola la guida automatica e che, come si legge in una comunicazione ufficiale dell’azienda dopo che la vicenda è finita sotto i riflettori, è stato poi risolto con un aggiornamento del sistema.

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Caos sulle pensioni. La Cgil scopre che Inps nel suo applicativo, usato dai patronati per i calcoli previdenziali, ha alzato di 3 mesi i requisiti anagrafici e contributivi per andare in pensione dal 2027. E di altri 2 mesi dal 2029, senza nessun decreto a supporto (ce ne vuole uno del ministero dell’Economia di concerto con il Lavoro). Dopo qualche ora, la denuncia del sindacato rosso viene smentita da Inps: «Nessun software modificato, tutto come prima ». Ma a stretto giro il sottosegretario leghista al Lavoro Claudio Durigon, che ha la delega sulle pensioni, attacca proprio l’Istituto: «L’aumento dei requisiti per andare in pensione fatto trapelare in maniera impropria e avventata dall’Inps non ci sarà».

I prestiti alle famiglie sono tornati a crescere alla fine di settembre nella gran parte delle regioni italiane. Lo evidenziano i dati sull’andamento del credito regione per regione elaborati, assieme all’evoluzione dei depositi e delle sofferenze, dall’Abi. Il trend sull’andamento dei mutui riflette la ripresa del mercato immobiliare e la riduzione progressiva dei tassi di interesse: su 13 regioni si registrava un incremento dei prestiti alle famiglie, con oscillazioni dal +0,1 fino al più 1,5% in Puglia, con un incremento complessivo dello 0,4 per cento. A livello di aree, nel Nord l’incremento è stato pari allo 0,3%, al centro dello 0,2% e al Sud dell’1 per cento. Tra le regioni con li calo più marcato ci sono le Marche (-1,4%), la Valle d’Aosta, la Campania (-1,1%).
A Los Angeles condizioni meteo estreme, tra venti forti, siccità e al contempo bassa umidità, hanno fatto da detonatore all’ennesimo disastro naturale le cui perdite, in termini di vite umane ed economiche, sono ancora tutte da calcolare. Quel che appare certo invece, secondo gli esperti, è che questo 2025 non darà alcun segnale di inversione di tendenza rispetto alla crescita sostenuta dei fenomeni catastrofali registrati nell’ultima decade. E d’altra parte, a certificare queste previsioni, ci sono i fatti racchiusi in due recenti report dei principali ri-assicuratori mondali, ossia Swiss Re e Munich Re che mettono in fila quanto avvenuto nel 2024 in termini di impatto. E sono cifre da capogiro: 320 miliardi di dollari di perdite.