Il caso Element è solo una delle notizie negative che riguardano le insurtech tedesche
L’imminente insolvenza di Element Insurance, start-up insurtech di Berlino un tempo promettente, sta facendo discutere. Dopo il ritiro dei riassicuratori e il divieto di concludere nuovi affari, l’attenzione si concentra ora sull’amministratore provvisorio dell’insolvenza, Bafin, e sul comportamento dei sottoscrittori che hanno lavorato finora con Element. Sullo sfondo, tuttavia, gli sviluppi dell’assicuratore white label evidenziano anche le sfide che il settore deve attualmente affrontare.
Element non è riuscita a mantenere la propria stabilità finanziaria nonostante un imponente round di finanziamenti per un totale di 150 milioni di euro. I grandi investitori, come lo schema pensionistico professionale dell’Associazione dei dentisti di Berlino, che avevano già dovuto accettare forti svalutazioni, erano riluttanti a fornire ulteriore capitale.
La “Frankfurter Allgemeine Zeitung” ha recentemente riportato una lettera ai membri del fondo pensione, secondo la quale la sua partecipazione in Element dopo l’ultima tornata di finanziamenti è superiore all’80%.
Si tratta di uno sviluppo che sta diventando sempre più visibile sul mercato: i grandi round di finanziamento non sono una panacea per le insurtech e le loro difficoltà, e di certo non garantiscono un salto verso la redditività.
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