Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
La legge di Bilancio 2024 interviene anche in ambito previdenziale, prorogando i canali di pensionamento anticipato in scadenza a fine anno scorso. Si modificano poi i requisiti di pensionamento nel contributivo. MF-Milano Finanza ha fatto il punto con Antonello Orlando della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro.
Nell’anno in cui le azioni hanno avuto un forte rimbalzo e anche le obbligazioni, nonostante una maggiore volatilità, hanno recuperato in parte le perdite del 2022, l’eterna rincorsa tra gestione attiva e gestione passiva ha visto quest’ultima in vantaggio. A partire dagli Usa. I rialzi diffusi sui mercati dello scorso anno e il rally dei titoli tecnologici, guidati dalla novità più importante del 2023, la nascita di ChatGpt che ha portato l’intelligenza artificiale nel mezzo delle vite delle persone, hanno spinto gli investimenti indicizzati e per i gestori stock picker l’asticella dei rendimenti da superare si è alzata nettamente. Uno scenario che ha presentato non poche difficoltà ai money manager nonostante sedute ad alta volatilità nelle quali i fondi attivi possono approfittare per selezionare le azioni più promettenti. L’alta marea della fase rialzista, alimentata dalle attese della fine delle politiche restrittive delle banche centrali dopo il ritmo di rialzo dei tassi più veloce di sempre, ha sostenuto i listini. In questo contesto, l’indice delle borse mondiali Msci World ha chiuso il 2023 con un rendimento di quasi il 20% in euro.
Il coniuge, insieme a figli e ascendenti del de cuius, è tra gli eredi legittimari, ossia tra le persone a favore delle quali la legge riserva una quota di eredità o altri diritti nella successione. E il coniuge, ove non sia in concorso con figli oppure con gli ascendenti, e ove non sia venuto meno il rapporto di matrimonio prima dell’apertura della successione, gode del diritto di ricevere la metà del patrimonio del de cuius a titolo di quota di legittima. In presenza, invece, di altri eredi legittimari, la quota riservata al coniuge si riduce (in concorso con due o più figli, la quota riservata al coniuge è pari ad 1/4). Ma per legge spettano al coniuge superstite anche altri diritti? Il legislatore ha previsto all’art. 540, comma 2 c.c., che, al coniuge superstite, anche se concorre con altri chiamati, sono sempre riservati i diritti di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano. I suddetti diritti sono incedibili, per loro natura, e la loro durata è commisurata a quella della vita del titolare.
- Le garanzie di Itas Formula 10
La polizza fa leva sulla capacità di garantire, per i primi anni di polizza, una rivalutazione minima del 2% annuo
Japan Airlines ha stimato una perdita operativa di 15 miliardi di yen, pari a circa 105 milioni di dollari, dalla collisione avvenuta martedì tra il proprio volo JL516 e un aereo più piccolo della Guardia Costiera giapponese all’aeroporto di Haneda, a Tokyo, che ha portato alla completa distruzione del suo Airbus A350-900. Il volo della Japan Airlines si è scontrato con il velivolo della Guardia Costiera che in quel momento si trovava sulla pista, pronto a partire a sua volta per l’aeroporto di Niigata per portare aiuti alla penisola di Noto colpita dal terremoto. La compagnia giapponese ha precisato che la perdita stimata sarà coperta da un’assicurazione, tuttavia, continuerà a valutare l’impatto che tali spese potrebbero avere sulla performance finanziaria per l’anno fiscale con fine a marzo 2024.
L’autorizzazione Ivass incassata nei giorni scorsi da Net Insurance, compagnia assicurativa entrata nel perimetro di Poste Italiane dopo l’opa dello scorso anno, riguarda il ramo terzo (corpi di veicoli terrestri). L’intenzione è in particolare di operare nelle coperture accessorie all’RcAuto (come furto, incendio e cristalli) da offrire a clienti come società di noleggio a lungo termine o concessionarie. Il settore assicurativo rappresenterà presumibilmente un pilastro importante del nuovo piano industriale che Poste Italiane presenterà al mercato il prossimo 20 marzo.
Il 30,053% delle azioni, che sale al 39,708% se si considerano i diritti di voto. Sono i numeri del patto parasociale delle coop azioniste del gruppo Unipol che è stato rinnovato a fine dicembre scorso per altri tre anni. L’accordo si è reso necessario dopo la scissione di Finsoe, la società che raccoglieva le diverse coop, avvenuta a fine 2017 con le cooperative che hanno preso il controllo diretto dei titoli del gruppo assicurativo di Bologna.
Ci sono elementi di rischio legati all’utilizzo di asset virtuali, come per esempio le cripto valute? Quali sono i prodotti e i servizi o la tipologia di clientela a maggior rischio di riciclaggio, di finanziamento del terrorismo o di armi di distruzione di massa? Dal vostro punto di vista quali sono i settori economici che presentano un maggior rischio di riciclaggio? Sono solo alcune delle domande che il gruppo di lavoro costituito nell’ambito del Comitato di Sicurezza finanziaria istituito, presso il ministero dell’Economia, ha inviato nei giorni ai protagonisti della finanza italiana con l’obiettivo di mettere a punto un’analisi dettagliata dei rischi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo in Italia, oltre ad una prima analisi nazionale del rischio di finanziamento della proliferazione di armi di distruzione di massa.
Il nuovo Codice della Crisi non è riuscito a rallentare il volume di liquidazioni giudiziali per le imprese italiane. Al contrario nel 2023 il numero di nuove procedure aperte (sommando le liquidazioni giudiziali ai vecchi fallimenti) è aumentato del 26% con 7.737 pratiche, suddivise in 7.305 liquidazioni e 432 fallimenti, rispetto ai 6.159 fallimenti del 2022. Il dato torna così ai livelli del 2020 e del 2021, annullando gli effetti dell’inversione di tendenza registrata nel 2022. Lo documenta Cherry Sea, l’osservatorio realizzato da Cherry, la challenger bank fondata da Giovanni Bossi. L’analisi si concentra sull’attività 2023 dei tribunali fallimentari nazionali, con un focus sulle prime venti sezioni per volume di attività. Contemplando sia fallimenti che liquidazioni giudiziali, nel corso del 2023 il foro di Milano si è confermato il primo per procedimenti aperti (638, +39% rispetto al 2022), seguito da Roma (629, -2%) e Torino (265, +49%), mentre in coda si trovano Cagliari (100, +85%), Vicenza (101, -22%) e Bologna (104, +21%).
- Reti: la raccolta dei fondi torna positiva, giù i Btp
È ancora presto per considerarla una inversione di tendenza duratura, fatto sta che il segnale che arriva dall’attività delle reti di consulenti finanziari di novembre potrebbe essere un primo indizio di un cambiamento nelle dinamiche dei flussi degli ultimi mesi che hanno visto un boom di collocamenti di Btp. Nel mese si risveglia il risparmio gestito, reduce da mesi di flussi deboli, mentre frena la domanda dei titoli di Stato che nel corso del 2023 aveva dominato la raccolta lato retail. A novembre la raccolta netta totale delle reti è stata di 2,5 miliardi di euro con un bilancio tornato positivo -rileva la mappa mensile di Assoreti- sui fondi e le gestioni sui quali vengono realizzati investimenti netti per 600 milioni, mentre le risorse nette destinate agli strumenti finanziari amministrati, pari a 800 milioni, registrano una decisa riduzione come conseguenza di un maggiore volume delle movimentazioni in uscita dai bond pubblici e intanto la raccolta netta su conti correnti e depositi è positiva per 1,1 miliardi. Il bilancio da inizio 2023 sale, quindi, a 38,1 miliardi con una contenuta flessione sul 2022 (-3,7%).
L’approvazione della legge di Bilancio 2024, combinata con l’anniversario dei 45 anni del Servizio sanitario nazionale, ha riacceso il dibattito sull’adeguatezza delle risorse per la salute in Italia con toni analoghi a quelli della discussione sulla crisi climatica: servono molte più risorse, subito, prima che sia troppo tardi. Toni apocalittici generano reazioni minimaliste, rassegnato catastrofismo, o, nel migliore dei casi, un approccio incrementale, come quello della legge di Bilancio: si cercano un po’ di soldi. Ma così si rinvia l’unica discussione utile: cioè come impostare un sistema sanitario il più efficiente e universale possibile in un contesto di risorse scarse e – tra nuovo Patto di stabilità e tassi di interesse elevati sul debito – decrescenti. Il primo errore in questo dibattito è guardare soltanto all’entità della spesa sanitaria: la spesa pubblica in Italia, dati Ocse 2022, è poco più di 2.200 euro pro capite, e al 6,8% del pil, più bassa che in Francia (10,3%) o Germania (10,9%). Questa differenza però può significare che il sistema italiano è sotto-finanziato o che è più efficiente. E molte ragioni spingono a dire che è più efficiente perché più universale e meno frammentato: quello che fa salire i costi è soprattutto la segmentazione e la selezione avversa che lasciano al pubblico i pazienti più anziani e costosi e al privato quelli più sani e remunerativi.
L’80% dei lavoratori e delle lavoratrici italiani del settore finanziario ha sperimentato almeno uno dei principali sintomi del burnout, ovvero di situazioni di stress cronico e persistente, e a 1 persona su 10 è stato diagnosticato. Un dato che risulta inferiore rispetto l’effettiva diagnosi di burnout relativa alla popolazione generale di white collar (1 persona su 5). Ciononostante, i lavoratori e le lavoratrici del comparto finance hanno maggior tendenza ad assentarsi dal lavoro: ben il 74% di loro ha effettuato più di 5 giorni di assenza da lavoro a causa del burnout, contro il 55% dei white collar. Questo quanto emerge dall’approfondimento sulla popolazione white collar nel settore finance dell’edizione 2023 dello studio Bva-Doxa per Mindwork.
Il 2024 si apre nel segno del rinnovamento in casa Fideuram-Intesa Sanpaolo Private Banking. La divisione della più grande banca italiana dedicata alla gestione dei patrimoni della clientela facoltosa ha infatti chiuso il 2023 con il tradizionale Manager Meeting, organizzato presso il centro Congressi di Fondazione Cariplo e dedicato al top management delle reti Fideuram, Sanpaolo Invest e Iw Private Investments, nel corso del quale sono state rese note le linee strategiche e sono state annunciate le nuove aree commerciali delle reti Fideuram e Sanpaolo Invest.
In attesa di crescere in Spagna con il disco verde dell’Antritrust Europeo all’acquisizione della compagnia danni iberica Liberty Seguros, Generali sbaraglia la concorrenza di 12 compagnie e si aggiudica nei Paesi Baschi l’appalto per le polizze Vita e Rc-Infortuni dei dipendenti dell’amministrazione della regione automa nel nord della Spagna. Valore della commessa: 22,38 milioni di euro per un appalto della durata di due anni (2024 e 2025). Secondo quanto riportato dal quotidiano economico spagnolo Expansion, il governo basco ha messo a gara le coperture assicurative di tutti i suoi funzionari sborsando in tutto 50,8 milioni di euro con uno sconto del 23% sul prezzo preventivato.
Il 2023 passerà alla storia come l’anno del ritorno dei Bot people, o meglio dei Btp people. Complice il rialzo del tassi, che nell’anno ha spinto il rendimento del Btp decennale fino al 5%, i titoli di Stato sono tornati a essere al centro delle scelte di portafoglio delle famiglie italiane. E il governo italiano ha amplificato questa tendenza lanciando una nuova tipologia di buoni poliennali, Valore, dedicata proprio al retail, che ha fatto il pieno di raccolta. In totale la doppia emissione 2023 di Valore, tra maggio e ottobre, ha assorbito oltre 35 miliardi di euro. A questo importo vanno aggiunti i titoli di Stato acquistati dalle famiglie nel mercato secondario che secondo stime potrebbero essere altrettanti. Anche i corporate bond hanno avuto un forte appeal sugli investitori italiani, a partire da Eni che ha inaugurato il 2023 con la sua prima obbligazione destinata al pubblico in Italia e collegata ai propri obiettivi di sostenibilità. Il gruppo ha ricevuto ordini da oltre 300 mila investitori per più di 10 miliardi, a fronte di 1 miliardo inizialmente offerto, poi incrementato a 2 miliardi. Il boom degli acquisti di bond ha così cambiato la composizione della ricchezza finanziaria delle famiglie italiane.
Unipol è riuscita a chiudere i primi nove mesi del 2023 con una raccolta netta Vita positiva per oltre 1 miliardo, in controtendenza rispetto al resto del mercato assicurativo che ha subito pesanti deflussi a causa della concorrenza dei Btp al alto rendimento. Generali, grazie anche all’effetto dell’attualizzazione con i nuovi principi contabili, si è invece distinta per avere archiviato settembre 2023 con un miglioramento del combined ratio danni di 3,1 punti percentuali, nonostante l’impatto significativo che le catastrofi naturali, tra l’alluvione in Emilia Romagna e le grandinate nel Nord Italia, hanno avuto sui conti delle compagnie. Sono questi due gli elementi distintivi che balzano agli occhi in un confronto tra i principali gruppi assicurativi italiani per individuare chi tra Generali e Unipol si prepara a chiudere meglio il 2023.
- Fondi senza scuse
Il 2023 è stato un anno dal punto di vista previdenziale di transizione con unico protagonista di rilievo: l’inflazione. Per quel che riguarda i canali di pensionamento al di là delle canoniche pensione di vecchiaia (per cui sono necessari 67 anni di età e 20 anni di contributi) e pensione anticipata (42 anni e 10 mesi per gli uomini di anzianità contributiva indipendentemente dall’età e 41 anni e 10 mesi per le donne) si è avuta la sperimentazione di Quota 103 (62 anni di età e 41 di contributi) con la variante rispetto alle precedenti Quote 100 e 102 di un meccanismo di incentivazione del posticipo al pensionamento sul modello di quello che nel 2004 era stato il bonus Maroni, sia pure in versione riveduta e corretta (in busta paga va solo il 9,19% a carico del lavoratore e non il 33% che è l’aliquota piena obbligatoria per un lavoratore dipendente).
L’anno nero per l’industria del risparmio gestito italiano rischia di chiudersi con riscatti superiori ai 50 miliardi di euro. E questo nonostante l’effetto mercato positivo, quantificato a novembre in un robusto +3%, continui a far salire il patrimonio delle associate. Secondo quanto certificato da Assogestioni, associazione di categoria dell’asset management tricolore guidata da Carlo Trabattoni (Generali Investments), il mese di novembre ha mostrato riscatti superiori ai 7 miliardi, che si confrontano con gli 8,1 di ottobre e portano il totale da inizio anno a 49,5 miliardi. Una voragine che sembra allargarsi senza sosta, tanto che da gennaio in avanti le società di gestione attive in Italia hanno accumulato un filotto di 11 mesi consecutivi in rosso
Dopo quasi quattro anni dall’inizio della pandemia non si è ancora risolto il tema del risarcimento assicurativo per i medici di base morti per Covid-19. Cattolica Assicurazioni non intende pagare gli indennizzi dei dottori dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale (Ssn) deceduti durante i due anni di coronavirus (2020 e 2021) sfociati anche in due lockdown. E i familiari dei 383 camici bianchi caduti durante la pandemia sono in pressing sulla compagnia, minacciando di fare causa.
Sanzioni ridotte e termini dilatati per il pagamento dell’assicurazione Inail contro gli infortuni domestici. Infatti, la somma aggiuntiva dovuta da casalinghe e casalinghi, in caso di omissione o ritardo di versamento del premio, scende a 6 euro se il pagamento è fatto entro 90 giorni dal termine (in precedenza 12 euro entro 60 giorni) e a 12 euro se il versamento avviene oltre 90 giorni (in precedenza 24 euro oltre 60 giorni). Più tempo, inoltre, per la prima iscrizione e per il primo versamento del premio: da 10 a 30 giorni. A stabilirlo è il decreto 29 novembre 2023, pubblicato sul sito del ministero del lavoro, sezione pubblicità legale. Entro fine mese si paga il premio per l’anno 2024.
Risarcimento pieno agli eredi anche se la vittima non indossava la cintura di sicurezza al momento dell’incidente stradale. E ciò perché con ogni probabilità sarebbe morta ugualmente, anche se avesse utilizzato il dispositivo di protezione: il giudice del merito, dunque, non può ridurre il ristoro del danno patito in prima persona dai familiari del de cuius senza verificare l’effettiva incidenza che ha avuto sull’evento-morte la trasgressione della regola cautelare ascritta alla vittima. Così la Cassazione civile, sez. II, sentenza 34625/2023. Accolto il ricorso di vedova, figli e nipoti della vittima: sbaglia la Corte d’appello ad accogliere in parte il gravame dell’assicurazione addebitando all’interessato il 20% della colpa nel sinistro perché non indossava la cintura. In sede penale è accertata la responsabilità dell’altro conducente per omicidio colposo, aggravato dallo stato di ebbrezza
Le polizze fidejussorie per gli appalti dovranno essere verificate, sotto il profilo della loro autenticità, fino a fine giugno 2024, tramite Pec; questa disciplina transitoria è funzionale alla messa a regime dell’interoperabilità delle banche dati. In tale senso si è espressa l’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) prendendo atto di quanto segnalato da Ania (associazione fra le imprese assicuratrici) e Abi (associazione bancaria italiana) «in merito alla seria difficoltà, allo stato diffusa tra gli operatori interessati, di consentire la verifica telematica della garanzia fideiussoria in tempo reale mediante accesso diretto ai relativi siti internet».
In tema di Iva, il costo relativo alla garanzia fideiussoria richiesta dal contribuente al fine di ottenere il rimborso dei tributi ha portata generale indipendentemente dalla fisionomia della controversia tributaria, e non va pertanto riconosciuto esclusivamente per le spese relative a garanzie acquisite nell’ambito di una specifica attività di accertamento del tributo stesso. Questo è quanto ha stabilito la sezione quinta (tributaria) della Corte di cassazione civile nella sentenza n.33487/2023 depositata in cancelleria il 30 novembre scorso. La vertenza riguarda un ricorso proposto contro un silenzio rifiuto in dipendenza di una richiesta di rimborso di oneri fidejussori che la società aveva dovuto sostenere per “rimborsi accelerati” di Iva per garanzie prestate per ottenere rimborsi d’imposta e non nell’ambito di una attività d’accertamento
Da gennaio il trattamento minimo di pensione sale a 615 euro per tutti i pensionati. L’importo è fissato dalla rivalutazione eccezionale delle pensioni d’importo fino al minimo Inps (salito a 599 euro), prevista al 2,7% dalla legge n. 197 del 29 dicembre 2022 (legge bilancio 2023). Lo spiega l’Inps nella circolare n. 1 del 2 gennaio 2024 illustrando il rinnovo delle pensioni per il 2024. I nuovi importi sono utili anche ai fini del pensionamento, più facile nel caso di pensione di vecchiaia contributiva (serve maturare un’importo di pensione almeno di 534,41 euro, ma non più 801,61 euro), più difficile nel caso di pensione anticipata contributiva (serve maturare un’importo di pensione almeno pari a 1.603 euro, non più 1.496 euro).
La riduzione di 260 euro delle detrazioni per i contribuenti con reddito complessivo oltre i 50 mila euro colpisce duramente gli sconti fiscali sulla casa, come la detrazione per gli interessi passivi del mutuo per l’acquisto dell’abitazione principale, quella per le spese di intermediazione immobiliare ed anche le assicurazioni vita su mutuo.
Non si deve esagerare con il risarcimento del danno privacy: l’indennizzo non ha funzione punitiva o dissuasiva, ma solo compensativa. L’importo riconosciuto al danneggiato, quindi, non può superare il valore del pregiudizio subito. È quanto deciso dalla Corte di giustizia dell’unione europea (Cgue) con la sentenza del 21/12/2023, nella causa C-667/21, con la quale è stata chiarita la portata dell’articolo 82 del regolamento Ue sulla privacy n. 2016/679.
Corsa agli adeguamenti whistleblowing: è quanto deriva dal decreto legislativo n. 24 del 10/3/2023, che dal 17 dicembre scorso è operativo per tutte le imprese con almeno 50 dipendenti, e che regolamenta la protezione delle persone che segnalano violazioni di disposizioni normative nazionali o dell’Unione europea che ledono l’interesse pubblico o l’integrità dell’amministrazione pubblica o dell’ente privato, di cui siano venute a conoscenza nel proprio contesto lavorativo.
Imprese e p.a. sono custodi delle password dei loro clienti e utenti: devono tenerle al riparo da occhi indiscreti e ladri digitali. Altrimenti ci rimettono di tasca propria, sia in risarcimenti di danni alle persone cui si riferiscono le credenziali sia in sanzioni amministrative per violazione della privacy. È l’effetto del provvedimento n. 594 del 7/12/2023, con il quale il Garante della privacy ha messo sul chi va là enti pubblici e privati che non pongono le attenzioni dovute alle credenziali usate dalle persone per accedere ai servizi disponibili sulla rete Internet.
Un passo avanti e uno indietro. Se è vero che il valore dei beni e servizi prodotti per la tutela ambientale è salito, nel 2021, a 181 miliardi di euro in Italia (con un aumento del +54,1%) e la spesa per la protezione dell’ambiente si è portata a 46,6 miliardi (+10,6%), è anche vero che il consumo netto di energia ha fatto segnare un balzo in avanti dell’8,8% (a 7 milioni di terajoule) portando con sé un aumento delle emissioni climalteranti dell’8,7%, a 428 milioni di tonnellate (Mt) di CO2 equivalente. È l’allarme lanciato dall’Istat che ha passato in rassegna i conti ambientali dell’ultimo biennio. «La riduzione delle pressioni ambientali indotta dalla crisi pandemica del 2020 e dalle misure adottate per contrastarla sono stati riassorbiti nel 2021, che ha registrato una crescita superiore a quella dell’attività produttiva (misurata da un aumento in volume del Pil dell’8,3%)», si legge nel rapporto degli analisti di via Cesare Balbo.
Lavoratori “non standard”, ossia contingenti, occasionali, lavoratori delle piattaforme e stagionali, i lavoratori anziani in una condizione di disoccupazione di lunga durata, gli autonomi individuali, gli inoccupati in cerca di lavoro, i soggetti che hanno terminato l’utilizzo delle indennità assicurative. Sono oltre quattro milioni i lavoratori italiani che, in caso di crisi, non possono contare su adeguati ammortizzatori sociali. Infatti, terminata la fase emergenziale legata alla pandemia da Covid 19, si è contestualmente posto fine anche alla tendenza verso una maggiore universalizzazione del sistema di protezione reddituale dei lavoratori secondo il principio dell’universalismo differenziato. A delineare i rischi legati all’attuale scenario del mercato del lavoro è l’Inapp (‘Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche) in due rapporti di ricerca pubblicati nell’ambito del progetto “Pta Inapp Ammortizzatori Sociali 2022-2024”.
La responsabilità nel pagamento di somme definitivamente accertate nei confronti delle società di persone si estende ai soci illimitatamente responsabili. Ma tra essi non è ricompreso il socio accomandante delle società in accomandita semplice che, a condizione che abbia ricevuto gli atti presupposti adeguatamente motivati, risponde solo del capitale conferito in sede di costituzione della società. Sono le conclusioni raggiunte dalla Corte di giustizia tributaria di secondo grado del Lazio, sezione sedicesima, nella sentenza n. 6172/2023 (relatore e presidente Passero Giuliana), depositata in segreteria il 2 novembre 2023.
In tema di intermediazione finanziaria gli istituti di credito devono ritenersi responsabili dei danni arrecati a terzi dai propri incaricati nello svolgimento delle incombenze loro affidate quando il fatto illecito commesso sia connesso per occasionalità necessaria all’esercizio delle mansioni. La responsabilità dell’intermediario per i danni arrecati dai propri promotori finanziari è esclusa ove il danneggiato ponga in essere una condotta agevolatrice che presenti connotati di anomalia, vale a dire, se non di collusione, quantomeno di consapevole acquiescenza alla violazione delle regole gravanti sull’intermediario.
Una sempre maggiore attenzione rispetto alla formazione sui rischi e all’uso dei dispositivi di protezione nei luoghi di lavoro ma rilevanti differenze territoriali rispetto agli standard dei corsi di istruzione e formazione professionale. È uno scenario in chiaroscuro quello delineato dagli esiti dell’indagine «Il lavoro regolare minorile tra formazione e sicurezza» condotta dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza nell’ambito del progetto «Formazione sicura in età adolescenziale (Fase)», promosso in collaborazione con l’Istituto psicoanalitico per le ricerche sociali (Iprs) e la Fondazione Censis, che ha posto l’attenzione, in particolare, su specifici tavoli di confronto che hanno visto come principali attori enti e organismi operanti in 11 regioni, ossia Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Marche, Toscana, Lazio, Campania, Calabria, Puglia e Sicilia.
Equo compenso per i sindaci, possibilità per gli stessi di chiedere al Tribunale la liquidazione giudiziale, verifiche sul whistleblowing. Sono alcune delle principali novità che emergono dalle nuove norme di comportamento del collegio sindacale delle società non quotate, approvate in via definitiva dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili, che salgono così da 68 a 73 (di cui 11 completamente riscritte) e che saranno operative dal 1° gennaio 2024.
A occhio lo si direbbe un record di sfortuna imbattibile: due alberi pericolanti per il maltempo cadono sulla strada accanto al fiume Lambro e intralciano le auto, il primo conducente riesce a schivare un tronco e scende a chiamare i soccorsi, sopraggiunge un furgone che invece centra l’albero, e nell’impatto un grosso ramo schizza e colpisce alla testa il primo automobilista fermo sulla strada, un 27enne che da allora riporta gravi danni cognitivi, resta in stato di incapacità al punto che gli si deve nominare il padre come amministratore di sostegno, sviluppa epilessia, e per sopravvivere in queste condizioni dovrà tenere per sempre una valvola innestata nel cranio. E invece qualcosa di persino più sfortunato ci può essere: restare vittima di tutto questo ma in un punto della strada sulla cui manutenzione del verde si rimpallino la responsabilità tutti gli enti pubblici e privati. In uno scaricabarile degno di una mortificante riscrittura della «Fiera dell’est» di Branduardi: «…e venne l’Anas, che indicò il Comune, che disse competente la Città Metropolitana, che gestiva l’Ente Parco Agricolo Sud, che rimbalzò sul Consorzio Idrico, che scaricò sui privati, che nessuno trovò». Al punto da spingere ora la Procura di Milano a rassegnarsi a chiedere l’archiviazione del fascicolo, e gli avvocati del padre del ragazzo a opporsi invece strenuamente davanti al gip.
In cima alle preoccupazioni rimangono i temi economici ma con un calo rispetto al 2022 Cresce la richiesta di «protezione» mentre l’inflazione fa meno paura. Le priorità nella propria zona risultano parzialmente diverse poiché, per quanto rimanga al primo posto il tema del lavoro e dell’economia pur in misura decisamente ridotta rispetto al livello nazionale (36%, anche in questo caso in diminuzione di 4 punti rispetto allo scorso anno), compaiono immediatamente dopo i temi della mobilità e dell’ambiente, sostanzialmente stabili. Seguono funzionamento delle istituzioni e della politica locale (24%), sicurezza (24%), welfare e assistenza (18%), sanità e Covid (16%), immigrazione (11%) e potere d’acquisto (10%).
- Lavoro, in calo morti e incidenti
Nei primi 11 mesi del 2023 le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail sono scese del 16,8% e i morti si sono ridotti del 3,8% grazie al decremento dei casi mortali in itinere, scesi da 284 a 223, mentre quelli avvenuti in occasione di lavoro passano da 722 a 745.
- Agricoltura, 6 miliardi di danni