Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
L’Italia si è dimostrata resiliente alle recenti crisi, ma inizia a risentire dell’irrigidimento delle condizioni finanziarie globali. Il pil dovrebbe infatti rimanere stabile nel 2024, confermando il +0,7% del 2023, per poi però tornare a crescere nel 2025, arrivando all’1,2%. Per garantirsi però una crescita solida e sostenibile nel lungo periodo, l’Italia dovrebbe attuare politiche concentrate sul potenziamento del contesto imprenditoriale e della concorrenza, sul consolidamento delle finanze pubbliche e sulla promozione della transizione verde. Questi i suggerimenti contenuti nell’edizione 2023 dello studio economico dell’Ocse sull’Italia.
Generali semplifica la catena societaria dopo l’operazione Cattolica. La compagnia ha fuso per incorporazione la lussemburghese CattRe nella holding Assicurazioni Generali spa. Si tratta della società di riassicurazioni che Cattolica aveva trasferito strumentalmente in Lussemburgho e che Generali ha portato ora sotto il business Danni e Riassicurazioni (group p&c and reinsurance) nella capogruppo, funzione di cui è responsabile, fra le altre, il general manager Marco Sesana.
Un mercato dei capitali adeguato ad accompagnare la crescita del sistema delle piccole e medie imprese innovative è un fattore imprescindibile per la crescita e per la definizione e l’attuazione della politica industriale di un paese.. È quindi necessaria un’azione combinata di agenzie governative e strumenti di investimento pubblici (in Italia, per esempio, Cdp ha già attivato tutta la filiera di strumenti finanziari nei diversi ambiti: start up, venture capital, private equity, strumenti di debito, infrastrutture, real estate, ecc.) accanto al Fondo Europeo di Investimenti (Fei) con il programma InvestEu per la promozione e operatività di un ampio numero di nuovi fondi e investitori professionali specializzati necessari per il progredire di un efficiente e competitivo mercato dei capitali europeo, oltre a incentivi da dare a fondi pensione, casse di previdenza e assicurazioni per indirizzare più risorse verso l’economia reale.
Uif, calano le segnalazioni sospette nel 2023 (-3,2%) ma aumenta la qualità. Secondo la newsletter dell’Unità di Informazione Finanziaria (Uif) pubblicata ieri, le segnalazioni sospette (Sos) ricevute nel secondo semestre del 2023 sono state 72.811, portando a 150.418 il numero di quelle complessivamente ricevute nell’anno. Ma la contrazione è stata causata prevalentemente a seguito di una “diminuzione delle segnalazioni con rating basso e medio-basso, ridotte di circa un terzo”. La flessione nel numero delle segnalazioni ricevute è sostanzialmente imputabile al comparto bancario e finanziario: in particolare a banche e Poste (che sono passate da 45.907 segnalazioni inviate nel secondo semestre 2022 alle 40.055 del secondo semestre 2023), istituti di moneta elettronica (Imel) (da 13.309 a 9.948 segnalazioni) e istituti di pagamento (da 8.750 a 7.414). In diminuzione anche il contributo dei soggetti che esercitano l’attività di custodia e trasporto di denaro contante o valori (da 1.217 SOS a 421).
Pubblicato dall’Agenzia delle entrate il provv. n. 8253 del 15 gennaio scorso, che ha approvato il modello e le istruzioni per la Certificazione unica o Cu 2024. Come afferma l’avv. Fulvio De Gregorio, presidente di Enbic, si tratta di un provvedimento importante, date le recenti novità introdotte per il 2023 e, prosegue, sarà opportuno porre attenzione alle istruzioni fornite dall’Agenzia per procedere all’esatta indicazione del valore dei fringe benefit. L’amministrazione si è soffermata, in particolare, sul regime di esenzione per i fringe benefit previsto dall’art. 40, dl n. 48/2023. Quest’ultima disposizione, derogando a quanto stabilito dall’art. 51, comma 3, prima parte del terzo periodo, Tuir, ha innalzato, per il solo 2023, fino a 3.000 euro annui la soglia di esenzione per i fringe benefit erogabili dal datore di lavoro, includendovi anche le somme anticipate o rimborsate per il pagamento delle utenze domestiche di acqua, luce e gas.
Policy interne per il lavoro a distanza e le riunioni da remoto: sono alcuni degli argomenti, che hanno ripercussioni privacy, disciplinati dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) del personale del comparto Istruzione e ricerca per il triennio 2019-2021 firmato il 18/1/2024. Il contratto nazionale, in effetti, codifica alcuni istituti normativi, i quali però devono ricevere una disciplina di dettaglio a livello dei singoli istituti e nei rapporti diretti con il personale: attività questa che necessita della consulenza del responsabile della protezione dei dati (Dpo).
Sostenibilità nei bilanci (Esg) verso obblighi estesi anche alle pmi. Il Ministero dell’economia a breve metterà in consultazione il decreto di recepimento nell’ordinamento nazionale della direttiva europea Csrd (Corporate sustainability reporting directive), come ha annunciato il dirigente generale dello stesso ministero, Stefano Cappiello, partecipando, ieri, al convegno sullo stato di applicazione degli standard sulla sostenibilità promosso a Roma dall’Oic, Organismo Italiano di contabilità. Per quanto riguarda le politiche attive in atto, il dirigente generale del Mef ha anticipato che il tema dell’assicurazione obbligatoria per le calamità naturali, adottato in legge di bilancio per le imprese, è in valutazione per essere esteso anche alle famiglie, mentre si stanno sviluppando strumenti di supporto per le pmi non quotate per facilitare la rendicontazione di sostenibilità ed è attiva tra Mineconomia e Ministero dell’ambiente una mappatura delle banche dati pubbliche e privati di dati Esg per cercare di integrarle. Il presidente di Oic, Michele Pizzo, (nella foto) ha fatto il punto degli adempimenti in corso nella delicata fase di avvio degli standard. L’Organismo italiano ha aperto uno specifico sportello al quale le società potranno rivolgersi per avere assistenza nella richieste di chiarimento all’Efrag. Ed è impegnato in prima persona nei tanti tavoli di lavoro avviati sui più diversi aspetti della nuova disciplina.
I rumors sulla Popolare di Sondrio potrebbero sbloccare il risiko bancario italiano. L’istituto di credito valtellinese, ieri a Piazza Affari, si è mantenuto sui livelli della fiammata di venerdì, quando “mani forti” si sono scatenate sul titolo, sulla scia di probabili acquisti da parte di una banca straniera per conto di un attore interessato. Goldman Sachs ha opposto un secco «no comment» e Unicredit, tirata in ballo, ha smentito qualsiasi interesse per l’istituto guidato da Mario Alberto Pedranzini.
Un 2023 da record per il mercato dei bond catastrofali. Con delle prospettive per il 2024 altrettanto rosee. A dirlo sono i numeri stessi che fotografano la situazione di questa asset class di investimento che una ventina di anni fa quasi non esisteva. Lo scorso anno infatti i Cat Bond e le relative emissioni di ILS (insurance linked securities) hanno raggiunto il massimo storico superando quota 16 miliardi di dollari (su un mercato che ne vale complessivamente oltre 40), registrando un balzo di circa 5,9 miliardi sul 2022 e battendo il picco precedente di quasi 2,4 miliardi di dollari. E per quest’anno sono attese emissioni per oltre 20 miliardi di dollari. In un contesto peraltro dove, nonostante la forte ascesa degli eventi naturali avversi, il rendimento dell’investimento continua a essere un elemento di forte interesse.
Come segnalato da Allianz nella nuova edizione dell’Allianz Risk Barometer è il cyber il principale rischio aziendale a livello globale per il 2024. Per il 36% di chi ha risposto all’indagine, infatti, le violazioni dei dati, gli attacchi alle infrastrutture critiche o ai beni fisici e l’aumento degli attacchi di ransomware sono la principale preoccupazione. Il cyber, dunque, si conferma il primo timore per il terzo anno consecutivo e per la prima volta con un margine netto (5 punti percentuali) sul secondo (il 31% teme l’interruzione della propria attività). E proprio per rispondere a questa crescente domanda di protezione da attacchi cyber, nel 2023 per la prima volta sono state organizzate alcune operazioni contro i rischi informatici, inizialmente tramite alcuni collocamenti privati poi nell’ultimo trimestre dell’anno sono stati emessi i primi quattro cyber cat bond.
In crescita il numero di imprese edili, consulenti aziendali e bed&breakfast. Calano le imprese nel commercio, nell’agricoltura e nella manifattura. Nel 2023 il saldo tra iscrizioni e cessazioni è pari a +42mila imprese, con un tasso di crescita dello 0,70%: resta stabile il numero di nuove imprese, ma aumentano le chiusure (+2,1%). È questa la fotografia scattata da Movimprese sull’andamento della demografia delle imprese nel 2023, elaborato da Unioncamere e InfoCamere in base al Registro delle imprese delle Camere di commercio. La fotografia, ovviamente, risente di una congiuntura economica caratterizzata da inflazione, tensioni geopolitiche e cambiamenti tecnologici. Il risultato è che il saldo 2023 resta positivo, ma non per tutte le aree di attività; oltre il 70% delle 42mila imprese in più opera in tre macro-settori: le costruzioni, il turismo e le attività professionali.