Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Nel dettaglio, dal sondaggio emerge che per sette italiani su dieci la prossimità bancaria influisce sulla propensione all’investimento in prodotti finanziari. Meglio ancora, per otto persone su dieci «non sarebbe lo stesso se lo sportello bancario chiudesse e fosse sostituito da un bancomat», mentre la quasi totalità degli intervistati – nove su dieci – si è detta «insoddisfatta» dalla scomparsa degli sportelli bancari nel suo comune. Il sentimento è un trasversale e non risente della disposizione geografica perché le Regioni più scontente (con valori superiori al 90%) spaziano dal Piemonte alla Sardegna e dal Molise alla Calabria. Insomma, gli italiani non sembrano apprezzare la desertificazione bancaria, un fenomeno che in Italia prende sempre più piede e trova una delle sue cause nel tentativo degli istituti di credito di abbassare i costi.
Si riaccende la speculazione sulle banche medie italiane, crocevia della prossima ondata di consolidamento. Ieri l’attenzione del mercato si è concentrata sulla Popolare di Sondrio, l’istituto ben guidato dal ceo Mario Pedranzini e partecipato al 19% da Unipol. In borsa le azioni sono salite del 2,8% in scia alle indiscrezioni sull’ingresso di nuovi investitori. Ad alimentare i rumor sarebbe stato l’attivismo del desk londinese di Goldman Sachs che avrebbe costruito una posizione nel capitale della Sondrio. La consistenza del pacchetto – assemblato attraverso derivati principalmente con controparti anglosassoni, visto che in Italia non sono più disponibili grossi quantitativi di azioni – non è nota ma potrebbe aggirarsi tra il 5 e il 9%. Le ricostruzioni circolate nel mondo degli hedge fund e delle merchant bank non consentono però di stabilire con relativa sicurezza chi sia il destinatario della quota. Il ceo di Unicredit di Andrea Orcel, che già in passato aveva esaminato il dossier Sondrio, ha dichiarato: «Non compriamo azioni».
Arriva la prima contrazione per le immatricolazioni dopo 16 mesi consecutivi di crescita. A dicembre le auto vendute nell’Unione Europea sono scese a 867.052 unità (-3,3%). «Il calo può essere attribuito all’elevata performance di base di dicembre 2022», spiega Acea, l’associazione dei produttori del Vecchio Continente. Non mancano le eccezioni. Francia (+14,5%) e Spagna (+10,6%) hanno registrato una performance positiva, mentre una delle riduzioni più significative è avvenuta in Germania: a dicembre il mercato automobilistico tedesco si è contratto del 23%.
  • Generali
Ok della Commissione Ue all’acquisizione della spagnola Liberty Seguros da parte del gruppo di Trieste.

Pagamenti in contanti, limite in Europa a 10 mila euro. Mentre le squadre di calcio dovranno applicare le procedure antiriciclaggio e segnalare le operazioni sospette. E si dovranno anche registrare titolari effettivi degli immobili acquistati da persone giuridiche extra-Ue. Sono alcune delle novità previste dal Regolamento antiriciclaggio (Amlr), il cui testo finale è stato negoziato ieri tra il Parlamento europeo, il Consiglio dell’Unione europea e la Commissione europea all’interno del trilogo, dopo la chiusura del testo della sesta direttiva antiriciclaggio (Amld6)