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L’avvocato perde il compenso professionale se non avverte il cliente dei rischi connessi all’atto che l’assistito sta per compiere. È dunque revocata l’ingiunzione ottenuta dal legale per le proprie spettanze, legate alla predisposizione di un preliminare di compravendita immobiliare: dopo la trascrizione dell’atto, infatti, la banca nega il finanziamento al promissario acquirente perché il promittente venditore si era già impegnato con un altro, il quale chiede l’esecuzione specifica del precedente accordo. Il legale avrebbe dovuto avvisare i clienti il terzo poteva promuovere l’azione, con tutte le conseguenze del caso. Così la Cassazione civile, sez. 3^, nell’ordinanza 1378/2024. Definitiva la decisione sfavorevole al professionista, che evita tuttavia il risarcimento del danno chiesto in via ricovenzionale dai clienti.
L’Inps, con la circolare n. 106/2023, ha fornito le istruzioni per le operazioni di conguaglio di fine anno 2023 e si è soffermato, tra l’altro, sulle modifiche intervenute, lo scorso anno, in materia di fringe benefit, che potrebbero chiedere un ricalcolo annuale dell’imponibile contributivo e obbligare i datori di lavoro al conguaglio in oggetto. L’Inps ha, anzitutto, stabilito che i datori di lavoro potranno effettuare il conguaglio di fine anno con la denuncia di competenza di dicembre 2023, i cui versamenti vanno effettuati entro il 16 gennaio 2024, oppure con la denuncia di competenza di gennaio 2024, i cui versamenti vanno effettuati entro il 16 febbraio 2024.
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