Dall’Inviato Speciale Ugo Ottavian

I FATTI ED ALCUNE CONSIDERAZIONI INIZIALI

A cavallo della fine dell’anno 2023 si sono rincorse sui media le notizie relative alla finanziaria per il 2024, soprattutto a causa della difficoltà per il Governo di trovare la quadra coi bilanci. La coperta è corta, da qualunque parte la tiri, quando i debiti del Paese che sfonderanno presto la spaventosa cifra di 3.000 miliardi di Euro, dice agli italiani che il rapporto tra quello che producono e quello che mangiano è sbilanciato verso il debito per circa il 150%.

Ma dove è andato a finire il fermento di quell’Italia dei decenni scorsi che creava di sana pianta l’attrattiva turistica della quale ancora campiamo, la crescita culturale del Paese, le più belle macchine del mondo, e si potrebbe continuare con questi esempi.

Nonostante però lo sguardo verso il futuro possa scoraggiare, non facciamoci prendere dal panico. Ci sono infinite risorse dalle quali potremo attingere.

Uno dei fatti cui far riferimento, è stato presentato da Unisalute alla metà dello scorso mese di dicembre. La più importante società privata di specialisti nell’assicurazione della salute ha infatti presentato il suo rapporto sulla situazione nelle famiglie italiane. Il dato è interessante proprio perché è in qualche modo una fotografia sul nostro futuro. Avere a disposizione la ricerca ed il resoconto dei numeri che Unisalute ha raccolto assieme a Nomisma sulla salute dei figli, sul chi se ne occupa ed ha la responsabilità di cura, ci consente di capire a che punto stiamo e verso dove stiamo andando, in uno dei settori più importanti della vita delle persone, la salute appunto.

UN OSSERVATORIO SIGNIFICATIVO

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