Lo studio “Global Gender Wealth Equity 2022” di WTW rivela che, a livello mondiale, le donne arrivano in media alla pensione con appena il 74% del patrimonio rispetto a quello degli uomini. La differenza tra i paesi inclusi nell’analisi a livello globale, va dal 60% nel peggiore dei casi (Nigeria) al 90% nel migliore (Corea del Sud).
Lo studio evidenzia inoltre che il gap previdenziale tra i generi aumenta con il livello di seniority. Al momento del pensionamento, le donne che ricoprono ruoli di responsabilità e di leadership raggiungono solo il 62% della ricchezza accumulata da pari ruoli maschili. Per i ruoli professionali e tecnici di medio livello, il divario è ancora sostanziale (69%), ma si riduce notevolmente (89%) per i ruoli operativi e di supporto. La stessa tendenza si rispecchia in Italia con le rispettive percentuali: 61% (leadership), 72% (professionisti e tecnici) e 93% (operativi).
Nel complesso, l‘Europa ha registrato il divario economico medio meno grave di tutti i continenti, con le donne che accumulano poco più di tre quarti, pari al 77%, del livello di ricchezza degli uomini al momento del pensionamento.
L’Italia, con il suo 76%, registra quindi un divario di genere in linea rispetto alla media in Europa, e migliore rispetto allamedia globale, pari al 74%. Nel continente europeo, è la Spagna ad aver ottenuto il punteggio più alto (86%) e i Paesi Bassi quello più basso (70%).
Per quanto riguarda gli altri Paesi nel mondo, il divario di genere negli Stati Uniti (75%) si è attestato appena al di sopra della media globale del 74%, mentre il Canada ha ottenuto risultati leggermente migliori (78%). La Nigeria ha il più alto divario di ricchezza tra i generi nello studio (60%), seguita da vicino dall’Argentina (61%), dal Messico e dalla Turchia (63%).
Lo studio evidenzia inoltre che la recente crescita di attenzione sulle questioni ESG ha influenzato positivamente anche la ricerca di soluzioni relative alla discriminazione di genere. Gli sforzi da parte delle aziende per promuovere la diversità, l’equità e l’inclusione stanno contribuendo a ridurre il divario retributivo di genere e la sottorappresentanza delle donne nei consigli di amministrazione e nei ruoli dirigenziali. Tuttavia, c’è ancora molto da fare.
La ricerca “Global Gender Wealth Equity” di WTW nasce dalla collaborazione all’inizio di quest’anno tra il World Economic Forum (WEF) e WTW, che ha pubblicato i primi dati sul divario di ricchezza nel suo “Global Gender Gap Report”.