Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
Il ministero dell’Economia fa il tagliando alla normativa antiriciclaggio. In febbraio Via XX settembre farà partire le verifiche di impatto sulla regolamentazione (Vir) sul decreto legislativo 186 del 2021, che, in attuazione delle norme comunitarie, intende rafforzare la collaborazione tra organi investigativi e l’Unità di informazione finanziaria, Uif, della Banca d’Italia. La cosiddetta Vir consiste nella periodica valutazione del raggiungimento delle finalità di uno o più atti normativi e degli effetti avuti sui cittadini. Nel caso in questione il Mef si ripropone di sondare eventuali profili di criticità che dovessero emergere dallo scambio di informazioni tra le autorità nazionali e tra queste ultime e quelle europee. In particolare l’analisi, che dovrebbe terminare il prossimo agosto, si concentrerà sull’impatto che la cooperazione avrà sul sistema di accertamento e sulle indagini in tema di riciclaggio e di finanziamento.
Nonostante la frenata della raccolta netta totale, a novembre i flussi sui prodotti di risparmio gestito hanno segnato i massimi degli ultimi sette mesi per le reti, a riprova della maggiore propensione all’investimento dei risparmiatori seguiti dai consulenti finanziari. Nel mese, ha rilevato Assoreti, il settore ha registrato flussi per 2,7 miliardi di euro (-28,5% su base mensile e -30,9% annuo) e al loro interno i volumi di raccolta realizzati sui prodotti del risparmio gestito, ad ottobre negativi per 45 milioni, si sono attestati a quota 1,6 miliardi.
Ripartenza della mobilità post-Covid, digitalizzazione delle imprese, transizione verso un mondo a zero emissioni d carbonio. E poi criptovalute e Nft che, sebbene in difficoltà, continuano a essere una realtà consolidata, e aumento delle frodi online che fa crescere l’esigenza di cybersicurezza. Tutti fattori con un minimo comun denominatore: il ruolo dei pagamenti digitali. Sono cinque, secondo il colosso delle carte di credito Visa, i trend che condizioneranno il 2023 appena iniziato. Il primo è la ripartenza dei viaggi, che sta facendo riprendere vigore agli acquisti retail.
La fine del 2022 conferma quanto ci si attendeva già con i dati di novembre: l’Italia si è confermata fanalino di coda tra i grandi Paesi europei sulle immatricolazioni delle auto elettriche. Secondo i dati messi a disposizione da Motus-E, l’associazione italiana che raggruppa i più grandi operatori industriali e della filiera automotive, a dicembre le immatricolazioni delle auto totalmente elettriche (Bev, battery electric vehicle) sono calate del 26,6% su base annua attestandosi a 4.526 unità, contro le 6.167 del dicembre 2021. E anche guardando alle immatricolazioni dell’intero 2022, si conferma il trend, con le auto full electric che hanno segnato una flessione del 27,1%, passando da 67.264 a 49.058 unità.
Nel mese di novembre l’attività delle reti di consulenza ha visto una raccolta netta per circa 2,7 miliardi di euro, in calo del 28,5% rispetto a ottobre e del 30,9% su base annua. Assoreti ha precisato che, nonostante la flessione, il confronto a livello mensile evidenzia la maggiore propensione all’investimento da parte dei risparmiatori seguiti dai consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede.
- RISTRUTTURAZIONE DI IMMOBILE E RESPONSABILITÀ PER DANNI
“La clausola di un contratto di appalto, nella quale si preveda che tutti i danni che i terzi dovessero subire dall’esecuzione delle opere siano a totale ed esclusivo carico dell’appaltatore, rimanendone indenne il committente, non può essere da quest’ultimo invocata quale ragione di esenzione dalla propria responsabilità risarcitoria nei confronti del terzo danneggiato per effetto di quei lavori, atteso che tale clausola, operando esclusivamente nei rapporti fra i contraenti, alla stregua dei principii generali sull’efficacia del contratto fissati dall’art. 1372 cod. civ., non può vincolare il terzo a dirigere verso l’una, anziché verso l’altra parte, la pretesa nascente dal fatto illecito occasionato dall’esecuzione del contratto”. Così la Cassazione con sentenza n. 20840 del 30.6.2022.
- La Corte Costituzionale: estinzione anticipata del mutuo? Il cliente ha diritto alla restituzione dei costi
Il consumatore ha diritto a una riduzione del costo totale del credito (commisurato agli interessi pattuiti per l’intera durata del contratto, più le voci accessorie) se decide di restituire in anticipo il finanziamento ricevuto, sia per un mutuo che per un prestito. Lo ha stabilito la Corte Costituzionale con una sentenza pubblicata il 22 dicembre scorso (redattrice la giudice Emanuela Navarretta). La novità si applica ai contratti di finanziamento che hanno avuto esecuzione o estinzione anticipata tra l’agosto del 2010, data di adeguamento dell’Italia a una direttiva europea in merito, e il luglio del 2021, mese di entrata in vigore del «Decreto Rilancio». La sentenza è andata a colpire proprio una norma del decreto del governo Draghi, quella in particolare che limitava il diritto alla riduzione spettante al cliente solo ad alcune tipologie di costi del finanziamento, anziché a tutte. Ora la Consulta certifica la sentenza della Corte di Giustizia Ue del 2019, il cosiddetto «caso Lexitor». In base alla sentenza, la restituzione deve comprendere tutti i costi sostenuti dall’utente come i premi assicurativi, le spese di gestione e incasso delle rate e le commissioni di istruttoria per la concessione del finanziamento.
- Banco Bpm, cantiere per il board
Si apre il cantiere della governance di Banco Bpm che vede come prossima tappa il comitato nomine e infine l’assemblea di aprile cui spetterà il compito di eleggere il nuovo board. L’ultimo segnale è arrivato il 2 gennaio con l’arrotondamento della partecipazione di Inarcassa dal precedente 0,54% allo 0,9765% e che ha portato la quota complessiva del patto tra fondazioni bancarie e casse di previdenza all’8,2848% di piazza Meda. Cosa succederà? Se appare scontata la riconferma dei vertici dell’istituto di credito — il presidente Massimo Tononi (tra l’altro recentemente eletto vicepresidente Abi) e il ceo Giuseppe Castagna —, resta da vedere come le modifiche dell’azionariato si rifletteranno sulla formazione del futuro consiglio di amministrazione e anche del collegio sindacale. Crédit Agricole, entrato nella banca milanese ad aprile con il 9,18%, ha appena siglato una partnership per 20 anni nel ramo danni bancassicurativo con Banco Bpm, inizio quindi di un percorso di forte dialogo. Uno dei passaggi di questo confronto potrebbe essere la nomina di due consiglieri e del presidente del collegio sindacale da parte dell’Agricole che andrebbe di pari passo con quella di Maurizio Comoli, attuale consigliere vicino a Castagna e Tononi, alla vicepresidenza.
- Raccolta in frenata a novembre
A novembre l’attività delle reti di consulenza ha determinato una raccolta netta totale pari a 2,65 miliardi di euro (-28,5% mese su mese e -30,9% anno su anno). È quanto emerge dai dati diffusi da Assoreti, secondo cui da inizio anno la raccolta netta si attesta a 39,56 miliardi di euro (50,51 miliardi nello stesso periodo 2021) e la liquidità rappresenta solo il 7,1% del flusso totale. «Nonostante la flessione, il confronto rispetto al mese precedente evidenzia la maggiore propensione all’investimento da parte dei risparmiatori seguiti dai consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede», si legge in una nota. I volumi di raccolta realizzati sui prodotti del risparmio gestito, a ottobre negativi per 45 milioni, crescono in modo significativo e a novembre si attestano, nel loro insieme, a 1,62 miliardi, valore più alto degli ultimi sette mesi
- Campagne cyber legate alla guerra, in Italia 13mila attacchi in un anno