Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
Grazie a costi bassi e alla semplicità di acquisto e vendita (data dalla quotazione), gli Exchange Traded Fund (Etf) sono riusciti a chiudere il 2022 con una raccolta positiva. Mentre i fondi attivi hanno patito la volatilità dei mercati in un anno che non ha offerto rifugi ai risparmiatori. Secondo Morningstar l’industria europea degli Etf ha raccolto 26,8 miliardi di euro nel quarto trimestre del 2022 e ha chiuso l’anno con 78,4 miliardi di euro di flussi
È nel mezzo delle difficoltà che nascono le migliori opportunità. La citazione è di Albert Einstein ma si addice perfettamente all’Italia di oggi, alle prese con rischi di recessione, ripresa dell’inflazione e venti di guerra, dice Fabio Cerchiai che da ottobre è tornato alla presidenza di Febaf (Federazione banche, assicurazioni e finanza).
La Legge di Bilancio 2023 ha raggiunto il suo traguardo. Le misure in vigore dal 1° gennaio hanno portato alcune novità sul fronte pensionistico, ma per la riforma previdenziale che dovrebbe portare a un graduale superamento della Legge Fornero a partire dal 2024 bisognerà attendere ancora il confronto governo e parti sociali. MF-Milano Finanza ha passato in rassegna le novità con Alberto Cauzzi, amministratore delegato di Epheso, provider dei motori di calcolo di tutte le principali banche e compagnie assicurative e di Covip e Mefop
- I Pro di Vitariv 2.0 Limited Edition
La polizza di Allianz riattiva il rendimento minimo garantito sui primi anni di contratto ed ha scadenza fissa di 10 anni
E’ del tutto evidente l’intento del legislatore di introdurre e fare assimilare in maniera capillare anche al mondo sportivo concetti e principi tipici dell’organizzazione di impresa e della relativo senso di responsabilizzazione (compliance) che già si è avuto modo di sperimentare qualche anno fa con l’avvento del Gdpr in materia di privacy e tutela dei dati.
- Banca Generali
La crescita economica e il lavoro dignitoso per tutti sono al centro di BG4SDGs – Time To Change, il progetto fotografico di Banca Generali e Stefano Guindani. Sono stati presentati gli scatti relativi al tema «Lavoro dignitoso e crescita economica». Guindani è andato in Colombia per scoprire le condizioni di lavoro nelle miniere d’oro. I nuovi scatti sono disponibili sui canali Instagram di Banca Generali e Stefano Guindani.
- Cripto
Sulla base dei dati raccolti da Bankitalia il 2,2% delle famiglie italiane deteneva cripto attività alla fine del 2021, anche se per un ammontare limitato: due terzi dei nuclei hanno riferito di possederne fino a 5 mila euro, mentre l’11% per importi superiori a 30 mila euro. Le cifre emergono da un sondaggio sperimentale condotto presso 1.700 famiglie tra giugno e luglio dell’anno scorso.
- Assosim
Nel 2022 il controvalore totale degli scambi sul mercato azionario di Borsa italiana, pari in valore assoluto a 566 miliardi di euro, è diminuito del 7,64% rispetto all’anno precedente. Il numero delle operazioni, pari a 77 milioni, è sceso dell’8,61%.
- Asset cripto nel portafoglio di oltre 550mila famiglie
- Fondi pensione aperti, tutte le performance annue sono negative
È un quadro poco edificante quello offerto dai fondi pensione aperti in termini di rendimento. La situazione più critica è quella relativa alle performance registrate nell’ultimo anno dove nessun fondo ha segnato una variazione positiva. Tanto per avere un’idea, il prodotto migliore è la linea garantita del fondo Aureo di Bcc Risparmio e Previdenza: ha subìto una perdita limitata allo 0,68%, mentre il peggiore ha perso il 25,8% ed è la linea Millenials targata Fideuram. Sono molti i fondi a viaggiare con rendimenti negativi a due cifre. Del resto questi dati confermano una volta di più che tutte le tipologie pagano lo scotto di un anno molto difficile per i mercati in generale e per quelli obbligazionari in particolare. In un contesto in cui il Tfr si è rivalutato del 9,97% annuo lordo (8,28%). Migliore la situazione nel triennio, anche se su 135 prodotti soltanto 33 hanno chiuso con una performance positiva. Mentre sono circa una ventina i prodotti che viaggiano con performance negative a doppia cifra nello stesso arco temporale. Sui tre anni il Tfr si è rivalutato del 16,49 lordo (13,59% netto).
- Consulenza. Allo studio le vie per eliminare le retrocessioni
La questione della soppressione degli inducement (ovvero della retribuzione delle reti di distribuzione dei prodotti finanziari, da parte delle società prodotto, con retrocessioni sulle somme ricevute) è all’esame della Commissione Ue e sarà trattata nell’ambito della più ampia Retail Investment Strategy, la cui adozione è prevista per fine del primo trimestre e l’inizio del secondo di quest’anno. Si parla della data del 5 aprile, ma deve essere ancora confermata. L’ipotesi del divieto di inducement è allo studio della Commissione, anche se del resto ciò emerge chiaramente da alcune prese di posizione della commissaria europea per i servizi finanziari, Mairead McGuinness. Per adesso però i giochi non sono ancora chiusi e quale potrà essere la soluzione non è ancora chiaro, perché sul punto infuria lo scontro. Non si sa per esempio se, nel caso passasse la misura, sarà previsto un periodo transitorio e quali modulazioni possa avere questo periodo. Oppure se sarà trovata una soluzione di compromesso, ma che comunque cambi lo scenario attualmente conosciuto nella gran parte dei paesi europei.
- Preventivass, il Tar dà ragione a Ivass e si parte da marzo
Il Tar del Lazio mette la parola fine sulla questione di Preventivass e sul suo utilizzo da parte degli agenti assicurativi che avevano fatto ricorso chiedendo l’annullamento di alcune norme del regolamento Ivass sul nuovo strumento pubblico di comparazione di coperture obbligatorie Rc auto. Il Tribunale ha accolto la tesi dell’Authority assicurativa escludendo profili di illegittimità costituzionale per disparità di trattamento tra agenti e broker. Il Tar ha invece accolto le istanze degli agenti sull’obbligo per agli intermediari di raccolta e conservazione della dichiarazione dei clienti che decade ma gli agenti dovranno dimostrare di avere seguito le procedure pena nullità del contratto.
- Risparmio gestito. Azimut con UniCredit non muterà la politica sui costi
Dopo un 2022 che porterà l’utile netto ricorrente migliore di sempre (350 milioni), per il 2023 Azimut ha già obiettivi ambiziosi: la raccolta netta è attesa tra i 6 e gli 8 miliardi di euro mentre l’utile netto ricorrente (quello cioè realizzato al netto delle commissioni di performance) potrebbe raggiungere i 450 milioni di euro. Traguardi che pongono il gruppo nella direzione dei 500 milioni di utile netto già previsti per il 2024, in attesa dell’impatto della partnership con UniCredit che porterà i primi risultati concreti soltanto a fine anno. Non solo. Per avere un’incidenza sugli utili del gruppo, Azimut dovrà aspettare il 2024 e magari anche il biennio successivo visto che a fine 2026 scade l’accordo distributivo tra UniCredit e Pioneer che, tuttavia, già oggi non è vincolante poichè UniCredit ha una piattaforma multimanager.
- La truffa in banca corre anche sulla sim telefonica del correntista “violato”
La procura della Repubblica di Firenze aveva chiesto l’archiviazione, ma il Gp gigliato ha stabilito per un’imputazione coatta, sia pure contro ignoti. La vicenda, un tipico caso di truffa informatica battezzata Sim Swapping, si incardina a Castiglione della Pescaia, provincia di Grosseto, e la vittima è un noto imprenditore della zona. Tutto nasce dalla Sim telefonica dell’imprenditore che l’uomo riconosce come hackerata. Il cliente si accorge che il telefono non funziona e si rivolge all’ufficio del suo gestore telefonico.
- Il peso dei costi sulla unit Challenge Pro di Allianz Darta Saving