Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
L’Europa fa quadrato attorno al RepowerEu, il piano da 300 miliardi di euro (225 miliardi in finanziamenti e 75 miliardi sotto forma di prestiti), chiamando a raccolta banche e investitori.
Per gli automobilisti non c’è solo il salasso alla pompa, stanno aumentando anche i premi delle assicurazioni e i listini dei carrozzieri. Una nota di Federcarrozzieri sostiene che: «Nel corso del 2022 sono esplosi i prezzi dei materiali di consumo delle carrozzerie come effetto combinato del caro-energia e del costante rincaro dei pezzi di ricambio, voce che incide per circa il 70% sul costo medio delle riparazioni. Gli operatori del settore sono riusciti solo in parte ad assorbire i maggiori costi a loro carico. Ulteriori aumenti sono previsti quest’anno, con i costi degli interventi destinati a salire in media del 15% rispetto a inizio 2022».
- Francia, si va in pensione a 64 anni
A poco più di tre anni dal progetto di Edouard Philippe, accantonato per la pandemia, il presidente Emmanuel Macron rilancia la riforma delle pensioni, il dossier più delicato del suo secondo mandato. L’età della pensione passa, gradualmente, dagli attuali 62 a 64 anni, il che è già una concessione rispetto ai 65 inizialmente previsti. È stata la premier Élisabeth Borne a presentare ieri la riforma, sottolineando l’importanza del dialogo con le parti sociali che dovrà continuare anche nelle prossime settimane. La priorità, mentre si cerca di fare passare una riforma largamente impopolare, è dare almeno l’impressione di tenere conto dei suggerimenti e delle critiche, evitando quella immagine di arroganza che ormai da tempo viene imputata a Macron e ai ministri.
- «Alle assicurazioni serve più coraggio e un campione europeo»
Qualcosa si muove nel placido mondo dei broker assicurativi. Non nella prima linea, blindata, dei leader americani: Aon, Marsh, Willis Tower Watson. Insieme valgono la fetta più ampia del mercato europeo, ma tutto il resto è frammentato, spesso tra tanti piccoli leader nazionali. È qui che David Howden sta giocando la sua partita e costruendo il percorso di un gruppo oggi valutato 12,3 miliardi di sterline. Una crescita che lui considera «organica» perché coerente all’idea avuta 30 anni fa quando ha avviato il gruppo con soli due partner, ma che negli anni ha contato 100 acquisizioni e un’ininterrotta attività di recruitment. L’Italia è al centro dello shopping, sia di aziende che di talenti: con Assiteca ha chiuso la più grande acquisizione di sempre, mentre – organigramma alla mano – sono una decina gli italiani in posizioni apicali. Con una novità attesa nelle prossime ore, ovvero la nomina di Federico Casini a capo dell’Italia, che così si affiancherà – tra gli altri – a Luigi Sturani ed Enrico Nanni, ceo e cco di Howden Broking in Europa, Maurizio Ghilosso presidente esecutivo della controllata Dual in Europa e Matteo Scagliarini, responsabile del network internazionale. Altri sono dati in arrivo, tutti evidentemente attirati dalla visione outspoken sul mondo assicurativo e sul ruolo che spetta alla figura del broker: «La sfida da giocare, e da vincere, è quella della rilevanza», racconta a Il Sole 24 Ore David Howden con il malcelato piacere di chi si accalora a parlare di polizze, rischi e big data, smarcandosi dal tradizionale understatement del protocollo di settore.
- Bankitalia, Visco alza la guardia su riciclaggio e criptovalute