DOVRANNO GESTIRE IL MAGGIOR RISCHIO DI PORTAFOGLIO CONNESSO AGLI ASSET ILLIQUIDI

di Marco Capponi
L’Ocse lancia l’avvertimento ai fondi pensione: d’ora in avanti, e con i tassi di interesse in aumento, questi investitori istituzionali dovranno essere «estremamente prudenti» quando investono in asset illiquidi. Sono tre le motivazioni del warning, secondo quanto riportato dal Financial Times. Primo, garantire la protezione del risparmio pensionistico evitando asset troppo rischiosi, dopo le forti perdite dei mercati (quotati e non) registrate lo scorso anno. Secondo, assicurare che gli investimenti possano essere convertiti in liquidità sempre, laddove necessario. Negli ultimi anni infatti, ha evidenziato l’Ocse, con i tassi a zero o negativi i fondi pensione hanno abbandonato sempre più spesso i tradizionali bond governativi, cercando rendimento in progetti infrastrutturali o fondi di private equity, ma in questo modo hanno rinunciato alla liquidità. Un meccanismo che, coi tassi in aumento a causa delle strette monetarie delle banche centrali, difficilmente può essere riproposto. C’è infine un tema di concorrenza, legata alla due diligence richiesta per gli investimenti alternativi, troppo complessa per i fondi più piccoli. «Quando a investire in asset illiquidi è un grande fondo, con team di investimento più qualificati», ha spiegato al Financial Times Pablo Antolin, economista sui fondi pensione della divisione affari finanziari dell’Ocse, «la decisione su come e quanto investire nei mercati alternativi è più semplice, mentre i fondi più piccoli hanno bisogno di strumenti finanziari appositi, che ancora non sono molto presenti sul mercato».
Il warning dell’organizzazione è arrivato in una fase storica in cui, nonostante la flessione dei mercati, gli investimenti alternativi hanno sempre più appeal presso gli investitori istituzionali. Lo scorso mese BlackRock, il più grande asset manager al mondo, ha detto ad esempio che gli asset privati stanno diventando «più importanti che mai», visto che sempre più aziende ricorrono ad essi per avere finanziamenti. Secondo un sondaggio condotto di recente dall’Official monetary and financial institutions forum (Omfif) quasi la metà dei fondi pensione pubblici al mondo, in rappresentanza di oltre 3.000 miliardi di dollari di masse in gestione, prevedono di aumentare la propria esposizione agli asset alternativi, considerati coperture contro l’inflazione, in particolare infrastrutture e alcuni ambiti dell’immobiliare. (riproduzione riservata)
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