LA GIURISPRUDENZA DELLA CASSAZIONE SCAGIONA IL CONDUCENTE CHE NON VIOLA REGOLE CAUTELARI
di Dario Ferrara
Automobilista assolto se è il pedone investito che attraversa in mezzo al traffico. Altrettanto vale quando la vittima dell’incidente sbuca all’improvviso davanti all’auto. Non punibile, poi, la fuga breve dal luogo del sinistro. E l’omicida stradale resta a piede libero. È quanto emerge da una serie di pronunce emesse dalla Cassazione penale.

Prove riassunte. Il conducente del veicolo non risponde di lesioni personali per la presenza dell’infortunato sulla carreggiata; presenza che deve essere ritenuta imprevedibile. E se l’imprudenza del danneggiato di per sé non scrimina certo il guidatore, risulta decisiva ai fini della pronuncia liberatoria la mancata violazione di ogni regola cautelare: quando si verifica l’impatto, la vettura è quasi ferma e non si può pretendere che dia la precedenza al pedone che si riversa all’improvviso nella strada. Lo stabilisce la sentenza 45899/22, pubblicata dalla terza sezione, che interviene su di una vicenda già finita all’attenzione della Suprema corte.

Diventa definitiva l’assoluzione del conducente dall’imputazione di lesioni colpose stradali per il ferimento di due pedoni.
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