di Anna Messia
Msa Mizar, leader in Italia nella gestione dei sinistri, crea il suo hub tecnologico, Mizar Tech, rilevando Ssbs e Select, società It specializzate nello sviluppo di piattaforme tecnologiche e nella fornitura di servizi di business e process intelligence. L’operazione rappresenta un nuovo tassello della strategia di diversificazione e internazionalizzazione di Msa Mizar, avviata nel 2022 con l’ingresso nel capitale della società da parte del fondo di private equity Columna Capital tramite un investimento di oltre 100 milioni (la famiglia fondatrice Campus e il management hanno poi reinvestito acquisendo 40% della società).
Grazie alla crescita interna e alle acquisizioni nel 2022 il gruppo ha raddoppiato il fatturato a circa 60 milioni, con la gestione di oltre 110 mila sinistri ogni anno per conto di 30 primari gruppi assicurativi e società automobilistiche. Msa Mizar, tramite diverse società partecipate, presidia tutta la catena del valore della sua attività: dalla gestione dei sinistri e del portafoglio (con Msa-Multi Serass) a quella delle rivalse e delle attività di back office (attraverso Acclàims), dalla gestione del contenzioso civile e penale (attraverso Legalade) al network management. Quest’ultima area di business è presidiata in particolare attraverso N4C (rete di fiduciari) e RipArte, insurtech dedicata alla gestione di carrozzerie, mentre la partecipata Dottor Grandine si occupa della riparazione dei veicoli danneggiati dalla grandine. «Lo sviluppo di architetture It avanzate continuerà ad essere la caratteristica distintiva del gruppo, con Mizar Tech che supporterà tutte le imprese che ne fanno parte, continuando a consolidare il posizionamento presso clienti non captive», spiega Giovanni Campus, ceo di Msa Mizar, ricordando l’altra importante leva di crescita del gruppo: lo sviluppo internazionale. Msa Mizar è già presente in Francia e Spagna, dove ha realizzato acquisizioni, e in Portogallo, dove è partita da zero. Ma ci sono anche l’Albania e la Romania, dove opera Dottor Grandine. E nel 2023 l’espansione internazionale proseguirà, promette Campus, «guardando a Paesi come Belgio e Svizzera ma anche Germania e Polonia». (riproduzione riservata)
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