DOPO ASSITECA IL NUOVO CEO DELLE ATTIVITÀ ITALIANE PROMETTE ALTRE ACQUISIZIONI
di Anna Messia
L’intenzione è raddoppiare il giro d’affari nel giro dei prossimi 5 anni e per raggiungere questo obiettivo Howden, tra i maggiori gruppi mondiali del brokeraggio assicurativo, ha deciso di affidarsi all’esperienza di Federico Casini. Un manager di lungo corso del settore (con esperienze in Generali, Gpa e ai vertici di Aon) che nei giorni scorsi ha preso il comando come ceo delle attività italiane di Howden e che a MF-Milano Finanza illustra i piani della società nella Penisola. «Howden, sbarcato in Italia ad aprile del 2022, in meno di 2 anni, grazie ad acquisizioni di broker locali prima e di Assiteca poi, è già arrivato ad essere il terzo operatore del mercato con 105 milioni di ricavi netti, 22 uffici e 800 collaboratori e dipendenti, ma vogliamo raddoppiare il giro d’affari nel prossimo quinquennio», rivela.
Domanda. Continuerete a fare acquisizioni per raggiungere questi numeri?
Risposta. Nell’ultimo biennio abbiamo rilevato broker locali, come Scagliarini, Towel, Asi e Nord Est. Poi è arrivata la grande occasione di Assiteca che ha cambiato la prospettiva consentendoci di raggiungere rapidamente la posizione attuale. Per quanto riguarda il futuro, contiamo di realizzare il 60% della crescita prevista tramite lo sviluppo organico, pari al 12% l’anno, ma dalle operazioni straordinarie dovrà arrivare il 40% restante.
D. Siete in trattativa per qualche operazione?
R. Nelle scorse settimane abbiamo rilevato Assimovie, uno storico broker specializzato nel settore cinematografico. Continueremo a guardare operatori specializzati, per esempio nel settore degli employee benefit o negli affinity, e abbiamo più di qualche discussione avvata. L’obiettivo è di aggiungere nuove competenze e di aprire sedi dove oggi non siamo presenti. Vogliamo avere un’offerta che si differenzi da quella degli altri broker, mettendo al centro le persone e stando vicini ai nostri clienti, anche dal punto di vista territoriale.
D. Aprirete nuove sedi?
R. L’obiettivo è aumentare da 20 a 30 gli uffici nel giro di un biennio e potremmo centrarlo anche grazie e nuove acquisizioni. Ma oltre all’acquisizione delle società vogliamo attrarre talenti, e allo scopo abbiamo creato la Howden Accademy, per mettere a fattor comune competenze ed esperienze.
D. I collaboratori del gruppo sono azionisti della società?
R. È la caratteristica distintiva del gruppo guidato e fondato nel 1994 da David Howden dove i dipendenti hanno il 35% del capitale di una società che punta all’indipendenza finanziaria e reinvestendo gli utili ottenuti sulla crescita del gruppo. Una filosofia che ha consentito a Howden di raggiungere due miliardi di sterline di fatturato con una crescita organica che nell’ultimo anno è stato del 26,5%. Anche in Italia i cinque manager principali della società sono già azionisti di Howden ma i numeri cresceranno coinvolgendo circa 70 persone. Anche in questo, e non solo nella personalizzazione dell’offerta, il gruppo vuole distinguersi dai concorrenti sul mercato.
D. In Italia, come ricordava, avete già realizzato sei operazioni straordinarie. Manterrete i marchi delle società acquisite o cambieranno nome?
R. Le acquisizioni avvengo preservando il valore delle aziende per quanto riguarda le competenze e le professionalità. Ma per quanto riguarda la struttura societaria l’intenzione, in un orizzonte temporale di 12 o 24 mesi, è di utilizzare escusivamente il marchio Howden unendo tutte le società in un’unica entità legale.
D. Come sta andando il mercato del brokeraggio? I venti di recessione e l’inflazione stanno rallentando il business?
R. Le difficoltà legate all’aumento dei prezzi stanno impattando di più sulla spesa delle famiglie. Le imprese riescono a far fronte al momento difficile sia per chi opera in Italia sia per chi lavora con l’estero. Nel mercato del brokeraggio italiano c’è un vero e proprio fermento con grandi gruppi internazionali che negli ultimi due anni hanno dichiarato di puntare forte sull’Italia, considerata un mercato con ampie potenzialità di crescita. Howden è sicuramente l’operatore che si è mosso per primo e che è riuscito a crescere più rapidamente grazie anche all’operazione Assiteca. (riproduzione riservata)
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