Si è tenuto il webinar di presentazione del Risk Outlook 2022 organizzato da International SOS, moderato da Franco Fantozzi, Senior Security Advisor International SOS, e Francesca Viliani, Director Public Health del Gruppo.
L’indagine, che ha coinvolto circa 1.000 decisori senior in materia di salute, sicurezza e mitigazione del rischio dei dipendenti, indica quelli che potrebbero essere i principali fattori di rischio per le aziende e le organizzazioni nel 2022 e le potenziali cause della diminuzione di produttività dei dipendenti. Ciò che innanzitutto emerge con chiarezza è che le organizzazioni nel 2022 si aspettano di dover affrontare un aumento dei rischi. Più dei due terzi degli intervistati, infatti, prevede che i rischi per la forza lavoro aumenteranno o rimarranno gli stessi del 2021.
Il secondo focus dell’indagine riguarda le principali cause previste per il calo della produttività dei dipendenti nel 2022. Se comprensibilmente COVID-19 rimane in cima alla lista (67%), ben il 36% dei professionisti intervistati indica i problemi legati alla salute mentale come principale ostacolo alla produttività. Come evidenziato da Francesca Viliani, Director Public Health di International SOS, si tratta di un dato molto significativo: “La salute mentale è entrata per la prima volta nella top 3 e la percentuale degli intervistati che la considera una causa del calo della produttività è in aumento di quattro volte rispetto all’anno scorso. Sottolineo come questo non si applichi solo al benessere dei dipendenti, infatti la salute mentale della comunità è altrettanto importante per garantire benessere e stabilità sociale. La sua assenza può essere collegata anche al rischio di crimini violenti ed estremismi, che possono verificarsi altresì in aree urbane a basso rischio”.
I sentimenti di isolamento dovuti al lavoro a distanza a lungo termine, combinati al potenziale di stress di lavorare accanto a colleghi non vaccinati, potrebbero rappresentare sfide complesse per le parti interessate che devono gestire i piani di ripresa delle operazioni. Un approccio collaborativo e una maggiore attenzione alla salute e al benessere del personale sono ora considerati come essenziali per poter dare una risposta efficace alle crisi. Le aziende si sono rese conto che uno staff pienamente impegnato e in salute per essere efficiente ha bisogno di solidi canali di comunicazione.
L’aumento della preoccupazione per il tema della salute mentale si ripercuote anche sulle sfide operative avvertite dalle aziende come maggiormente impegnative. Affrontare i problemi legati alla salute mentale, infatti, si dimostra per il 21% degli intervistati come una delle principali sfide a livello organizzativo per il 2022.
La salute mentale non è però l’unico fattore che preoccupa gli intervistati. Infatti, dall’indagine emerge che ad impattare sulla produttività dei dipendenti saranno anche altri fattori: il 21% parla di disastri naturali, incluse condizioni climatiche estreme; il 19% di problematiche legate al trasporto; il 16% di minacce alla sicurezza, disordini civili e valutazione di rischi specifici per Paese.
“È essenziale che le organizzazioni implementino misure preventive appropriate per affrontare i rischi associati alla salute mentale e agli altri fattori che risultano essere fonte di preoccupazione, per garantire un agevole ritorno alle operazioni mentre la loro forza lavoro rimane sana, sicura e produttiva – dichiara Franco Fantozzi, Senior Security Advisor International SOS. Il benessere della forza lavoro è una componente chiave per assicurare un business resiliente e sostenibile”.