Il lavoro del Consorzio spagnolo di compensazione delle assicurazioni (CCS) non si ferma e fino a venerdì 14 gennaio ha già pagato 90,56 milioni di euro agli assicurati colpiti dall’eruzione vulcanica di La Palma.
La maggior parte dei risarcimenti – secondo quanto riporta Aseguranza – corrisponde a danni alle case, fino a 525, per i quali sono stati pagati 79.201.592 euro; 77 automobili, per le quali sono stati risarciti 335.386 euro; 71 imprese, alberghi, uffici e altri edifici pubblici o privati per uso non industriale, per i quali l’importo è di 10.569.418 euro; e 7 industrie (461.456 euro). Tutti questi rischi si trovano nei comuni di Los Llanos de Aridane, El Paso, Tazacorte, Santa Cruz de La Palma, Breña Alta, Fuencaliente de La Palma e Tijarafe.
Dai dati emerge che l’indennizzo medio pagato per abitazione è di 150.860 euro, mentre nel caso di negozi, alberghi, uffici e altri immobili pubblici o privati ad uso non industriale l’indennizzo medio ammonta a 150.990 euro; 83.000 euro per le industrie; e 4.745 euro per i veicoli. Complessivamente, l’importo medio pagato per sinistro è di 133.188 euro.
Dalla precedente nota informativa pubblicata dal CCS in dicembre, ha ricevuto tra i 25 e i 50 nuovi reclami ogni giorno. Dal 14 gennaio, ha ricevuto un totale di 3.542 domande di risarcimento per danni a 2.936 case, 253 veicoli a motore, 321 negozi, hotel e uffici, e 32 industrie.
Le città da cui proviene la maggior parte delle domande sono Los Llanos de Aridane (2.115), El Paso (646), Tazacorte (224) e Breña Alta (132).
Per quanto riguarda l’origine delle richieste, il 51% delle 3.542 richieste ricevute sono state presentate tramite il sito web del CCS e il 49% chiamando il call center del CCS. Gli assicuratori, per conto degli assicurati colpiti, hanno chiesto il risarcimento nel 41% dei casi; gli intermediari assicurativi nel 35% delle occasioni; ed è stato l’assicurato stesso a farlo direttamente nel restante 24% dei casi.