ANNO BIANCO, MALATTIA, FONDO PERDUTO. PER LE PARTITE IVA GLI AIUTI SONO SPESSO COMPLICATI
di Michele Damiani
Ai professionisti le misure di sostegno arrivano dopo. Dall’anno bianco alla sospensione degli adempimenti nel caso di malattia passando per i contributi a fondo perduto, per le partite iva la strada degli aiuti pubblici in epoca Covid è spesso stata in salita. Con una differenza di trattamento, denunciata dai consigli e dalle associazioni, che si manifesta sia nei confronti dei dipendenti che delle imprese.
Fondo perduto. I contributi a fondo perduto sono stati tra le motivazioni principali delle proteste avanzate dalle categorie lungo tutto il 2020, che hanno portato anche alla convocazione degli stati generali delle professioni a giugno dello scorso anno. La causa scatenante era l’esclusione dei professionisti dalla platea dei beneficiari dei contributi introdotti originariamente dal decreto Rilancio (dl 34/2020). Le proteste si sono poi ripetute ad ottobre, quando anche i decreti Ristori (dl 137 e dl 149) non contemplavano i professionisti tra i destinatari degli aiuti, nonostante più esponenti governativi avessero assicurato la presenza degli stessi. Solo con i decreti Sostegni (dl 41 e dl 73 del 2021), arrivati tra marzo e aprile di quest’anno, i contributi a fondo perduto sono stati destinati anche agli studi.
Anno bianco. Tra le risposte del governo alle proteste delle categorie, uno dei provvedimenti più discussi è stato sicuramente l’anno bianco, l’esonero contributivo per le partite iva. La misura è stata introdotta con la legge di bilancio 2021 (legge 178/2020), che indicava le linee guida generali (un esonero di massimo 3.000 euro a seconda del calo di fatturato e dei livelli di reddito) e che delegava a un decreto la definizione delle modalità attuative. Il decreto, tuttavia, è stato atteso per mesi e la sua pubblicazione è avvenuta solo il 28 luglio (si veda ItaliaOggi del 29 luglio) con il termine per richiedere le domande per i professionisti iscritti all’Inps che scadeva due giorni dopo, il 30 luglio. L’Istituto ha infatti dovuto operare una proroga per l’invio delle domande.
Malattia per i professionisti. Se il fondo perduto e l’anno bianco sono provvedimenti strettamente legati alla pandemia, la proposta di legge per introdurre una tutela in caso di malattia dei professionisti è precedente alla diffusione del Covid-19, anche se la sua discussione è avvenuta proprio in questi ultimi due anni. Era infatti l’agosto del 2019 quando il senatore di Fratelli d’Italia Andrea de Bertoldi aveva presentato una pdl finalizzata a sospendere gli adempimenti nel caso gli stessi cadessero durante un periodo di malattia o di infortunio del professionista. La misura, sostenuta da molte forze politiche, non ha però mai trovato la copertura finanziaria in Parlamento e per più di due anni è stata discussa senza successo. Ora, un emendamento all’ultima legge di bilancio (legge 234/2021), ha invece assorbito la proposta, prevedendo un investimento di 21 milioni di euro all’anno per sostenerla.
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