di Anna Messia
Il patto parasociale fra Francesco Gaetano Caltagirone, Leonardo Del Vecchio e Fondazione Crt è salito al 16,133% del capitale di Generali. E’ quanto emerge da un estratto del patto pubblicato sul sito della compagnia che dà conto del superamento della soglia del 16% con gli ultimi acquisti fatti dagli aderenti. Il patto, come noto, è stato stipulato lo scorso 10 settembre in vista dell’assembla della compagnia assicurativa che il prossimo 29 aprile eleggerà il nuovo consiglio di amministrazione di Generali. I soci raccolti intorno patto chiedono discontinuità rispetto all’attuale gestione, compreso il group ceo Philippe Donnet sostenuto invece da Mediobanca che tra prestito titoli (del 4,42%) e partecipazione diretta (12,93%) detiene il 17,22% delle azioni della compagnia. Il consiglio di amministrazione (con il voto contrario dei pattisti) ha già avviato le pratiche per preparare una lista di candidati espressione dello stesso board e a metà dicembre Donnet ha presentato al mercato il nuovo piano industriale triennale che prevede fino a 5,6 miliardi di dividendi. Non abbastanza ambizioso, secondo i pattisti, che nelle prossime settimane si preparano a presentare un ceo e un piano alternativo a quello di Donnet, in vista dell’assemblea che vedrà il mercato come ago della bilancia. Mentre è probabile che gli acquisti proseguiranno. (riproduzione riservata)
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