di Salvatore Licciardello
Gli assicuratori preferirebbero evitare di coprire la guerra. E i recenti attacchi ai sistemi informatici in Ucraina li stanno mettendo alla prova. Le crisi geopolitiche stanno facendo affiorare le aree grigie dei contratti e della copertura legale in caso di conflitto, soprattutto se, come quella moderna, minaccia sempre più di interrompere le reti di computer aziendali. La prospettiva di attacchi informatici legati alla Russia che potrebbero scaturire dalla crisi con l’Ucraina ha anche alzato la posta in gioco per le aziende che cercano di capire cosa copre la loro assicurazione, così come per gli assicuratori che temono di dover affrontare una cascata di richieste di risarcimento in breve tempo.
Lo confermano gli esperti in assicurazione dei rischi informatici interpellati dall’agenzia MF-DowJones. «Il comparto assicurativo, come molti altri, è dibattuto tra i sentimenti della paura e dell’avidità», ha affermato Joshua Motta, amministratore delegato dell’assicuratore Coalition, che offre in Usa una copertura specifica contro i cyber attack. In passato, alcune compagnie hanno definito i cyber attacchi come veri e propri «atti di guerra» per cercare di evitare di dover rifondere i danni d’un attacco informatico russo come contro l’Ucraina nel 2017. Ora però, avvertono i funzionari statunitensi, gli assicuratori potrebbero non essere in grado di rifarsi a questa protezione, in caso di attacchi analoghi. C’è già una recente sentenza in una causa intentata da Merck contro un elenco di assicuratori che hanno utilizzato la «clausola di guerra» per respingere le sue richieste dopo aver subito gli effetti a catena dell’incidente in Ucraina. Secondo uno dei giudici non saranno accettate tutte le richieste, dal momento che la clausola del contratto assicurativo copre solo la guerra «tradizionale». La decisione potrebbe impattare su chi paga il conto per eventuali danni digitali alle aziende Usa in caso di attacchi informatici russi all’Ucraina nell’attuale conflitto. Gli attacchi ransomware sono diventati eventi da cui ogni azienda deve proteggersi, sostengono gli esperti. (riproduzione riservata)
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