Secondo un nuovo report di Moody’s Investors Service, la ripresa del sistema economico post-pandemia dell’India sosterrà la crescita della raccolta premi assicurativa, migliorando la redditività delle imprese grazie anche alle riforme introdotte dal governo.
“Le prospettive di crescita del settore assicurativo indiano sono favorevoli, sostenute da un’espansione del PIL prevista del 9,3% nell’anno fiscale 2021 e dalla forte domanda di assicurazioni sanitarie sulla scia della pandemia”, ha affermato Mohammed Ali Londe, vicepresidente e analista senior di Moody’s.
Nei primi nove mesi dell’anno i premi sono complessivamente cresciuti del 9%, leggermente meglio rispetto all’aumento dell’8,6% del 2020, con i premi assicurativi generali (inclusa la salute) in aumento dell’11% e la nuova produzione vita in aumento del 7%.
La robusta crescita della raccolta premi è positiva per la redditività degli assicuratori indiani, attualmente debole a causa dei prezzi costantemente bassi e dell’aumento del costo dei sinistri.
Intanto, il disegno del governo di ricapitalizzare gli assicuratori statali e di portare sul listino di borsa locale Life Insurance Corporation of India (LIC), Il più grande e antico assicuratore statale indiano, dovrebbe favorire un approccio più disciplinato nella sottoscrizione dei rispettivi settori di business, aprendo la strada a una crescita dei prezzi in tutto il mercato, andando così a sostenere la redditività degli assicuratori.
Il governo indiano sta puntando sulla quotazione della LIC, insieme alla vendita di un altro gigante statale, Bharat Petroleum (BPCL), per raggiungere il suo obiettivo di disinvestimento (riduzione delle attività) di 1.75 lakh crore di rupie (23.5 miliardi di dollari). Tuttavia, l’IPO è stata ritardata da numerosi ostacoli, tra cui la sua valutazione, fattibilità e questioni legali.
Gli investitori stranieri sono interessati a LIC, ma attualmente non sono autorizzati a partecipare all’IPO. Ciò potrebbe cambiare presto, tuttavia, con il governo che ha dichiarato il 6 gennaio che è vicino alla finalizzazione di una politica rivista per gli investimenti diretti esteri (IDE), normalmente molto limitata in India.