Pagina a cura di Irene Greguoli Venini
La pandemia ha cambiato radicalmente il modo di viaggiare, mettendo in difficoltà il turismo e portando all’impossibilità di spostarsi in alcuni momenti dell’anno. Con tutta probabilità però sono molti quelli che non rinunceranno a muoversi, nel 2021, pur adeguandosi alla nuova situazione e compatibilmente con i dpcm in vigore. Su questo fronte tra i trend emergenti ci sono le vacanze vicino casa, riscoprendo la propria città e i dintorni, il ritorno alle formule last minute, la scelta di mete lontane dalla folla e di mezzi come la macchina. In tutto ciò i fattori in primo piano saranno la tecnologia, la flessibilità, la sicurezza e la convenienza.

Dalle vacanze vicino a casa ai soggiorni lontano dalla folla. L’emergenza sanitaria ha portato a nuove abitudini e tendenze che stanno influenzando il settore turistico e si che svilupperanno ulteriormente durante il 2021.

Analizzando i comportamenti e le preferenze degli italiani negli ultimi mesi, Volagratis.com (sito che propone voli di compagnie aeree tradizionali e low cost, pacchetti vacanze, hotel, crociere e noleggio auto) ha individuato alcuni trend che si stanno affermando. Innanzitutto, c’è la cosiddetta «staycation», la vacanza vicino a casa, riscoprendo la propria città e i dintorni. Il fenomeno è esploso in seguito alle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, che hanno portato a una diminuzione degli spostamenti aerei. Le persone hanno scelto di viaggiare a corto raggio, muovendosi soprattutto in auto o in treno, e rimanendo tra i confini della propria regione o addirittura della propria città. Infatti, secondo i dati registrati quest’estate dal portale, l’Italia ha puntato molto sul turismo domestico, passando dal 36% al 54% di viaggiatori che hanno deciso di rimanere nella Penisola.

Poi c’è un ritorno delle formule last minute: la situazione di incertezza dell’ultimo anno ha portato le persone ad approfittare dei periodi di maggiori tranquillità o delle revoche delle limitazioni agli spostamenti; non appena se ne presenta l’occasione, si cerca la migliore offerta e si prenota rapidamente, anche per partire il giorno successivo. Volagratis.com, per esempio, ha registrato che le prenotazioni sono state di 12 giorni più vicine alla partenza rispetto al 2019, quando c’era più tranquillità nell’organizzare in anticipo le vacanze. Una tendenza, questa, che secondo il sito continuerà nel 2021 e che richiederà anche un adattamento da parte di alcune strutture ricettive generalmente abituate a gestire le prenotazioni con largo anticipo.

Vista la necessità di distanziamento sociale sono state privilegiate le vacanze lontane dalla folla, in destinazioni spesso solo sfiorate dai classici itinerari turistici o immerse nella natura. Si prevede una valorizzazione dei borghi, delle località di lago e di montagna. In particolare, l’interesse degli italiani per le destinazioni ad alta quota è già emerso questo autunno, con un aumento delle ricerche su Volagratis.com del 39% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Un altro trend emerso è il cosiddetto «slow travel», ovvero il turismo lento, che significa prendersi del tempo per immergersi nella cultura e nella tradizione di un luogo, spostandosi a piedi o in bicicletta, o privilegiando soggiorni più lunghi nella stessa località. Su questo fronte, Volagratis.com ha registrato una durata dei viaggi in media più prolungata rispetto al passato.

Un fenomeno nuovo è anche la «workation», ovvero lavorare da remoto in un luogo di vacanza. Molti alberghi e strutture ricettive si stanno già attrezzando per offrire anche nei prossimi mesi servizi dedicati a chi fa questa scelta.

Tecnologia, flessibilità e sicurezza in primo piano. Secondo le ricerche condotte su oltre 20 mila viaggiatori in 28 paesi, confrontate con i dati e le statistiche di Booking.com (piattaforma dedicata ai viaggi), tra le tendenze per il futuro del settore c’è la tecnologia: più della metà (il 64%) degli intervistati concorda nel dire che questo elemento giocherà un ruolo chiave nel controllo dei rischi per la salute durante i viaggi. Quando si tratta di alloggi, il 63% dei viaggiatori di tutto il mondo crede che le strutture dovranno usare le ultime tecnologie per far sentire i propri ospiti al sicuro. Oltre la metà (il 53%) a livello globale, inoltre, cerca opzioni tecnologiche per effettuare prenotazioni last minute per i ristoranti. Circa un quarto (il 21%) desidera più dispositivi self-service per evitare di andare nelle biglietterie, per muoversi più agilmente attraverso stazioni e aeroporti e minimizzare le interazioni con altre persone.

Ci si aspetta anche che la priorità sarà data al rapporto qualità-prezzo, alla trasparenza nelle prenotazioni e alla flessibilità, visto l’impatto economico che la pandemia ha avuto. Non per nulla più della metà (62%) dei viaggiatori sarà più attento al prezzo nella ricerca e nell’organizzazione della vacanza, e il 55% cercherà con più probabilità offerte e la possibilità di risparmiare. Molti si aspettano che il settore dei viaggi offra maggiore convenienza e una migliore scelta sia negli alloggi sia nei trasporti.

A causa della velocità con cui le restrizioni agli spostamenti subiscono modifiche, può essere difficile organizzare un viaggio. Di conseguenza, tre quarti (il 74%) degli intervistati dichiara di volere una maggiore trasparenza da parte delle piattaforme di prenotazione sulle condizioni di cancellazione, sulle procedure di rimborso e sulle opzioni per l’assicurazione. La flessibilità sarà molto importante: il 46% dei viaggiatori afferma infatti di considerare imprescindibili le opzioni rimborsabili per le strutture, mentre il 36% vuole la possibilità di cambiare gratis la data di arrivo. Comprensibilmente la sicurezza sarà un fattore fondamentale: il 79% afferma che sarebbe ben disposta a prendere maggiori precauzioni contro il Coronavirus durante i viaggi. Quando si tratta di scegliere un alloggio, il 70% dei turisti prenota solo se sono informato su quali misure per la salute e l’igiene vengono adottate sul posto; il 75% di questi, poi, dice che prediligerà le strutture che mettono a disposizione prodotti igienizzanti e per la sanificazione. Oltre alle preferenze sulla destinazione, sono cambiate anche quelle sui mezzi di trasporto. Quasi la metà vuole evitare i mezzi pubblici (come treni o aerei) per non dover condividere gli spazi con un numero elevato di persone. Per questo, molti sceglieranno di partire con la propria auto o di noleggiarne una per raggiungere e muoversi nella destinazione stabilita. Due terzi (il 67%) si dichiarano disposti a visitare destinazioni dove andranno effettuati dei check-up medici all’arrivo e il 62% indosserà una mascherina in pubblico, qualora fosse richiesto. La quarantena, invece, continua a non essere molto popolare, come dimostra il 27% dei viaggiatori che accetterebbe questo tipo di misura per poter raggiungere una meta specifica.

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