Il prezzo effettivamente pagato per la garanzia RCA rilevato per i contratti stipulati nel terzo trimestre del 2020 è in media pari a 389 euro. Il 50 per cento degli assicurati paga meno di 346 euro, il 90 per cento degli assicurati meno di 613 euro e solo il 10 per cento degli assicurati meno di 211 euro.
E’ quanto emerge dal Bollettino IVASS IPER, dal quale emerge che anche nel III trimestre 2020 è proseguito ill trend di riduzione del prezzo per la garanzia RCA. Si registra una riduzione dei prezzi del -5,1 per cento su base annua e un aumento del +1,6 per cento su base trimestrale. Rispetto al terzo trimestre del 2014 il premio si è ridotto di circa 100 euro.
La statistica evidenzia un incremento delle sottoscrizioni sia sui nuovi che sui vecchi contratti: rispetto al terzo trimestre del 2019 il tasso di rinnovo dei contratti preesistenti aumenta del +3,8 per cento. La percentuale di “nuovi” rischi aumenta del +12,3%.
La dispersione dei prezzi, misurata dalla deviazione standard, è pari a 190 euro, mentre il coefficiente di variazione, una misura della dispersione espressa in termini percentuali, è pari al 48,8 per cento.
Sebbene la dispersione dei prezzi sia tendenzialmente stabile durante la prima parte del periodo di osservazione, si osserva un tendenziale aumento della dispersione a partire dalla seconda metà del 2017. Ad esempio dal quarto trimestre del 2017 il coefficiente di variazione aumenta di circa il 4 per cento.
I prezzi sono fortemente differenziati tra le province. Nel terzo trimestre del 2020 il differenziale è pari a 227 euro; tale differenziale è diminuito del -35,7 per cento rispetto al terzo trimestre del 2014. Esiste dunque un processo di convergenza, riscontrato a livello macro dal trend dei prezzi nel Sud e Nord-ovest Italia: nel 2020 il differenziale di prezzo tra
le due macroaree è pari a 64 euro (426 contro 362 euro rispettivamente); nel 2014 era più del doppio (152 euro).
Il differenziale di prezzo tra Sud e Nord-Ovest è in diminuzione anche su base annua e, nel terzo trimestre del 2020, segna una riduzione del -7,3 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Nell’ultimo anno, in nessuna provincia si riscontrano aumenti di prezzo. La maggior parte
delle province del Centro e Nord Italia, dove il livello dei prezzi è mediamente più basso rispetto al Sud, presentano riduzioni annue di prezzo comprese tra il -4 e il -2 per cento. Le province dove il trend di riduzione è più accentuato, superiore al -6 per cento, sono localizzate principalmente nel Sud Italia (Catanzaro -8,5; Crotone -8,0; Reggio di Calabria -7,8; Taranto -7,5 Enna -7,3 per cento).
Il 23,2 per cento delle polizze stipulate nel terzo trimestre del 2020 prevede una clausola con effetti di riduzione del premio legata alla presenza di scatola nera. Il tasso di penetrazione della scatola nera è in lieve aumento (+0,6 per cento su base annua), ma tendenzialmente stabile dal terzo trimestre del 2019.
L’adozione della scatola nera è eterogenea tra le province: il tasso di più elevato si registra a Caserta (66,1 per cento), e quello più basso a Bolzano (4,3 per cento). Persiste una marcata correlazione positiva tra il tasso di penetrazione e il premio medio tra le province.
Laddove è inizialmente più basso -nelle province del Nord Italia- il tasso di
penetrazione aumenta più velocemente (Verbano-Cusio-Ossola +5; Viterbo +3,8; Como+2,8; Rovigo +2,7; Parma +2,7; Isernia +2,5 per cento). Viceversa, in alcune province del Sud la penetrazione della scatola nera è in contrazione (Taranto -2,4; Cagliari e Catania -1,6; Ragusa -1; Sud Sardegna e Salerno -0,8 per cento). La differenza del tasso di penetrazione della scatola nera tra Napoli e Milano è pari a 40 punti percentuali nel terzo trimestre del 2020.
Il trend dell’indice Herfindal-Hirschman (HHI), utilizzato per stimare il livello di concentrazione nel mercato, è pari a 842 nel terzo trimestre del 2020 e suggerisce un possibile nesso di causalità tra la riduzione della concentrazione e quella dei prezzi.