di Anna Messia
Il group ceo di Generali, Philippe Donnet, sistema la squadra dopo l’annunciata uscita del general manager Frédéric de Courtois, che lascerà il gruppo il primo febbraio, e di Timothy Ryan, attuale group Cio e ceo asset & wealth management che uscirà il primo marzo, con l’obiettivo di accelerare la strategia e raggiungere i target di piano per il 2021. Un nuovo assetto tutto interno al gruppo, senza la chiamata di manager dal mercato, che ieri è stato approvato all’unanimità dal consiglio di amministrazione della compagnia di Trieste. Con Donnet che ha deciso di assumere il diretto riporto delle funzioni che considera strategiche per raggiungere gli obiettivi del piano industriale 2019-2021 e la sfida non è da poco. Solo lo scorso novembre Generali ha confermato la strategia, nonostante il Covid, ma gli obiettivi annunciati di pagare dividendi cumulati di 4,5-5 miliardi nel triennio 2019-2021 e di raggiungere un roe 2021 superiore all’11,5%, indicati nel piano, si sono fatti decisamente più sfidanti con la pandemia che ha sparigliato le carte. Una partita che tra l’altro vale doppio considerando che l’anno prossimo arriverà a scadenza l’intero consiglio di amministrazione, Donnet compreso. L’anno è quindi cruciale e per vincere la sfida Donnet ha deciso di cancellare la posizione di general manager che è stata finora ricoperta da de Courtois, assumendo sotto la sua responsabilità alcune funzioni e creando nuovi centri di competenza per accelerare la crescita. In particolare il group chief financial officer, Cristiano Borean, il group chief marketing & customer officer, Isabelle Conner e il Group Head of Mergers & Acquisitions, Massimiliano Ottochian, riporteranno direttamente a Donnet che evidentemente vuole avere il controllo diretto su finanza, prodotti e acquisizioni. Sandro Panizza ricoprirà invece il nuovo ruolo di group chief Insurance & Investment Officer. Una nuova unità organizzativa che permetterà di integrare le competenze dell’area Insurance e Reinsurance di group head office con l’investment management. Carlo Trabattoni, in sostituzione di Ryan, ricoprirà il ruolo di ceo asset & wealth management, ma anche questa è una nuova business unit che avrà anche il compito di coordinare le attività delle società di asset management e di Banca Generali. Bruno Scaroni assumerà poi l’incarico di group chief transformation officer, anche questa una unità organizzativa di nuova costituzione, che unirà le responsabilità di strategia con quelle di operations, trasformazione digitale e tecnologica. Mentre Giancarlo Fancel, attualmente chief financial officer di Country Italia & global business lines, ricoprirà l’incarico di group chief risk officer che era precedentemente affidato a Panizza.
«Lo scopo della nuova struttura organizzativa è di portare a termine con successo il piano Generali 2021 e di preparare il gruppo alle sfide del futuro», ha dichiarato Donnet aggiungendo che gli obiettivi restano confermati, ovvero «allineare la gestione degli investimenti con la strategia assicurativa, al fine di fornire prodotti e servizi di eccellenza ai clienti e, al contempo, creare valore per tutti i nostri azionisti, con particolare riguardo all’attuale contesto dei tassi di interesse», ma anche «accelerare la strategia nell’asset management, essenziale per la crescita profittevole del gruppo e coordinare l’innovazione e la trasformazione digitale». (riproduzione riservata)
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