Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali


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I vertici degli organismi di rappresentanza delle categorie hanno ben presente questa difficile situazione e, per arginare l’emorragia di nuove leve, che potrebbe mettere a rischio gli equilibri economici delle casse di previdenza, da qualche anno stanno provando a mettere in campo strumenti, anche finanziari, consistenti.

E così, per la prima volta dalla fi ne del 2015, si è invertita la rotta: le insolvenze sono cresciute, nel 3° trimestre 2019, del 6% rispetto all’anno precedente.
Le insolvenze mondiali sono sempre in aumento: stando al report di Euler Hermes, che copre 44 Paesi e l’87% del pil mondiale, sono cresciute del 9% nel 2019, principalmente in virtù della forte crescita in Cina (+20%) e, in misura minore, dell’inversione di tendenza in Europa Occidentale (+2%) e Nord America (+3%).

Accenture, società operante a livello globale nei servizi professionali, con circa 16 mila dipendenti in Italia, ha inaugurato a metà gennaio a Napoli il cyber fusion center, un centro all’avanguardia per l’innovazione nel settore della cyber security.
«Dopo l’apertura degli advanced technology center di Napoli e Cagliari», dichiara Fabio Benasso, presidente e a.d. di Accenture Italia, «con l’inaugurazione di questo centro dedicato alla cyber security Accenture conferma il suo impegno a investire anche nel mezzogiorno ».

Il cda di Assita ha nominato Silvia Lumediluna amministratore delegato della società. Assita è un’agenzia plurimandataria leader nell’assicurazione di Rc Professionale e principale intermediario assicurativo di liberi professionisti quali medici, avvocati, commercialisti, ingegneri e relativi ordini e associazioni, di cui ASSITECA S.p.A., il più grande broker assicurativo italiano, ha acquisito nello scorso mese di luglio l’80% delle azioni.

La scommessa di entrare nella libera professione «giocata» (in quota parte) avendo al fianco la Cassa di previdenza, disposta a garantire prestiti per arredare lo studio, a metter in campo risorse per rifornirsi di un’attrezzatura tecnologica all’avanguardia, nonché determinata a mitigare il «peso» (finanziario) della creazione di aggregazioni tra lavoratori autonomi. E potendo, inoltre, avvalersi di sussidi per sviluppo delle competenze e l’acquisizione di titoli specialistici, oramai indispensabili (in un mercato occupazionale assai competitivo) per l’ampliamento del giro d’affari.


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  • Pensioni, parte il tavolo di riforma 20 miliardi per superare la Fornero

Il governo si presenta spaccato al tavolo sulle pensioni con i sindacati.
Ma le frizioni saranno solo parzialmente visibili, anche perché le parti prenderanno tempo.
E consentire — come chiedono Cgil, Cisl e Uil — di uscire a 62 anni e 20 di versamenti, senza ricalcoli penalizzanti per chi ricade nel sistema misto: in parte retributivo, in parte contributivo.
Tutti d’accordo invece sui principi: concedere più flessibilità allo scadere di Quota 100, cominciare a ragionare sul futuro previdenziale dei giovani, tutelare disoccupati, lavoratori impegnati in attività pesanti o da quando sono minorenni, donne e precari con buchi in carriera per maternità, part-time involontari.

  • Oltre Quota 100 senza far saltare i conti pubblici

Trovare la ricetta giusta e sostenibile per superare in un colpo solo legge Fornero e Quota 100. E consentire un’uscita dal lavoro prima dei 67 anni. O a 70 anni e oltre, per giovani e meno giovani di oggi. I sindacati chiedono 62 anni e 20 di contributi, senza penalità.
Il governo non ha una proposta unitaria, ma guarda con favore a quella del senatore pd Tommaso Nannicini: 64 anni di età e 20 di versamenti, ma ricalcolo dell’assegno per intero col meno favorevole metodo contributivo.

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L’ ultima fiche piazzata da Generali sul tavolo delle fusioni europee è andata sulla fintech francese Alta profits, che offre piattaforme online per polizze e gestioni patrimoniali con 1,7 miliardi di euro di masse. Segue di pochi giorni il perfezionamento dell’acquisto di Seguradoras Unidas in Portogallo, che seguiva acquisizioni minori in Polonia, India, Ungheria, Slovenia, Slovacchia. Dietro le quinte, poi, va avanti la caccia ai business di Atta nel Centro Est Europa, per cui al giro di boa del 15 gennaio la compagnia triestina sarebbe tra quelle che hanno presentato un’offerta vincolante. Mentre nei mesi finali del 2019 si sono consumati i ritiri dalle gare per gli attivi europei di Met Life, come già per la bancassicurazione di Bbva in Spagna. Sfogliare dossier, nel fare e disfare del comparto polizze europeo, è tra le priorità annunciate del management, e continuerà a esserlo nel 2020.


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  • Pensioni, oggi il primo tavolo governo-sindacali

Quota 100 scade nel 2021 e le posizioni sono distanti. I tecnici del ministero ragionano su Quota 102. Incontra oggi i sindacati per Impostare la trattativa su come sostituire Quota che scade nel 2021, e reintrodurre forme di pensionamento flessibile. Le posizioni sono distanti. Il governo dispone di pochi margini di manovra, visti l vincoli di bilancio. [sindacati si presentano al confronto con una lista di richieste lunga e sopratutto costosa. Tre i tavoli previsti.

Nel 2018, l’incidenza sul Pil è stata del 16,6 per cento: più di un terzo della spesa pubblica va in pensioni. Visto che anche una quota significativa della spesa per sanità, assistenza e non autosufficienza riguarda gli over 65, non si è lontani dal vero se si stima che il welfare anziano costi allo Stato una percentuale superiore al 24% del Pil.
Purtroppo, quella dello Stato sulle prestazioni del welfare del futuro è una promessa non credibile e non sostenibile per l’economia.

Sono i risultati di un confronto, delle polizze vita rivalutabili, in voga negli anni Novanta che anticipavano le attuali forme di previdenza complementare, come piani individuali di previdenza o fondi pensione.
Oggi ogni 1.000 euro versati nelle polizze rivalutabili, 975 vengono investiti , mentre nel 1990 in media erano solo 776.
La media dei costi — del tutto inespressi mentre oggi devono essere indicati — prendeva a riferimento polizze di rendita vitalizia rivalutabile per un assicurato 40enne che versava un milione di lire (euro 516,46) per 20 anni, era del 22%, un vero salasso.

Mediobanca vuole essere la banca di riferimento per la media impresa italiana. Un progetto ambizioso. Aziende di medio-piccole dimensioni, spesso guidate dal fondatore, con grande visione dei mercati, dove sanno costruirsi nicchie di redditività e una straordinaria capacità di conquistare spazio all’estero. A loro Mediobanca ha dedicato la seconda edizione della Midcap Conference, che ha richiamato a Milano un gruppo di aziende particolarmente vivaci, capaci di rappresentare il futuro di alcuni settori, con grandi opportunità imprenditoriali che potrebbero, in alcuni casi arrivare fino alla quotazione in Borsa.

Sara ha 35 anni, è single e vive a Milano in un bilocale di 50 metri quadrati, che ha acquistato lo scorso anno grazie a un finanziamento di 100 mila euro a 15 anni, tasso fisso. Trasferendo il finanziamento nella banca che offre le migliori condizioni, risparmierebbe 46 euro al mese, 552 su tutto ranno. Per la copertura assicurativa sulla responsabilità civile della sua Fiat 500, invece, oggi versa, in classe 1, un premio annuo di 771 euro.


  • Polizze ad alto rischio per i revisori

L’attività di revisore e sindaco è considerata, dagli assicuratori, la più rischiosa fra quelle svolte dai commercialisti (che rappresentano la grande maggioranza dei revisori, nonostante del registro facciano parte anche avvocati e consulenti del lavoro).
«Su un campione di 37mila commercialisti assicurati tramite Aon, in 10 anni i l 65% dei sinistri pagati o riservati (ossia con somme accantonate in previsione del pagamento) ha riguardato revisori o sindaci e questo nonostante i sinistri gestiti per questa tipologia di attività siano invece il 23% del totale», aggiunge Moroni.


  • L’assicurazione sulla vita registra dei record nonostante i tassi bassi

L’investimento preferito dai Francesi, assicurazione sulla vita, ha registrato un afflusso lordo record negli ultimi vent’anni. Questo non esclude un marcato riorientamento dei contributi a prodotti unit-linked più rischiosi nell’ultimo trimestre. L’assicurazione sulla vita è viva; l’estate scorsa, quando il tasso di interesse sul debito francese a 10 anni stava sprofondando in territorio negativo, la questione del futuro dell’assicurazione sulla vita e del suo prodotto di punta, il fondo euro a capitale garantito, è stata chiaramente posta in posa.