Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
Non ci sono solo i fondi e gli Etf che distribuiscono i rendimenti via via generati negli anni dal sottostante finanziario, ma anche i prodotti assicurativi. E’ il caso di Helvetia Serie Rivaluta, che nella versione Silver Cedola ha proprio l’obiettivo di liquidare il rendimento dell’investimento anno dopo anno. Il prodotto è disponibile anche nella versione Silver, per coloro che volessero capitalizzare i rendimenti annui anzichè incassarli periodicamente. In merito alla componente assicurativa, Helvetia Serie Rivaluta Silver Cedola è una polizza con partecipazione agli utili e corresponsione di cedola annuale, a premio unico e con possibilità di versamenti aggiuntivi. Il prodotto si pone l’obiettivo di ottenere la possibilità di percepire, sotto forma di distribuzione annua, il rendimento dell’investimento in un orizzonte temporale di lungo periodo, senza esporsi ai rischi derivanti dall’andamento dei mercati finanziari.
Mentre le nevi perenni si sciolgono, l’Australia brucia e persino gli Open di tennis devono fare i conti con l’aria irrespirabile, i gestori stanno spostando miliardi di investimenti. È una migrazione diretta verso le società che dimostrano di avere un cuore verde, di essere responsabili nei fatti e non solo a parole nei confronti dell’ambiente. Soprattutto, non dovrebbe trattarsi di un trend passeggero ma di un salto epocale. Così almeno la pensa Larry Fink, fondatore del colosso BlackRock, primo gestore al mondo (nel 2019 ha sfondato il tetto di 7.000 miliardi di asset in gestione) che ha in portafoglio, tra l’altro, il 5% di Intesa Sanpaolo, l’unica banca italiana nella lista top 20 dei gruppi più green e socialmente responsabili al mondo (dati Refinitiv).
La trasformazione è già in atto e i numeri lo dimostrano. Secondo Morningstar, gli investimenti di tipo Esg (Environmental, social and corporate governance) sono passati da 5,5 miliardi di dollari nel 2018 a oltre 20 miliardi nel 2019, ai massimi storici e con un balzo repentino, se si pensa che le variazioni nel 2016 e 2017 erano state quasi impercettibili. Certo, rispetto ai 20.700 miliardi di asset gestiti dai fondi ed Etf Usa nel complesso, è ancora una piccola frazione. Ma BlackRock di per sé porta 7.000 miliardi di dote e il discorso di Fink, argomentato nella lettera annuale scritta ai suoi manager, ha fatto il giro del mondo in poche ore.
Larry Fink, fondatore e ceo di BlackRock, il più grande asset manager al mondo con quasi 7 mila miliardi di dollari in gestione, ha messo la sostenibilità ambientale al centro delle priorità per chi investe. Il rischio climatico potrebbe cambiare le ipotesi fondamentali della finanza moderna. E, ancora prima del previsto, ci sarà una significativa riallocazione dei capitali e dei risparmi. In concreto, BlackRock abbandonerà gli investimenti che presentano un alto rischio legato alla sostenibilità e lancerà nuovi prodotti di investimento per lo screening dei combustibili fossili. Il gestore Usa aumenterà la trasparenza della gestione e voterà contro consigli di amministrazione e management che non rivelano i loro obiettivi di sostenibilità e che non dichiarano se e quando i combustibili fossili verranno ridotti o esclusi. Queste le spiegazioni che Fink ha dato nell’intervista rilasciata alla Cnbc.
Il settore automobilistico mondiale nel suo complesso dovrebbe registrare nei prossimi 15 anni una crescita dei profitti di circa il 70% sino a toccare la quota monstre di 380 miliardi di dollari a livello globale (342 miliardi di euro). Ma i canali di provenienza degli utili subiranno una rivoluzione copernicana con circa il 40% del risultato netto che arriverà dai nuovi segmenti come l’auto elettrica, la connettività e soprattutto i servizi di mobilità on-demand. È quanto emerge da un corposo studio sull’auto e sulla mobilità del futuro redatto dalla prestigiosa società di consulenza strategica Boston Consulting Group (Bcg) che MF-Milano Finanza ha potuto visionare. Questa rivoluzione però dovrà fare i conti anche con gli sconvolgimenti che essa stessa porterà con sé. Sia a livello sociale (secondo l’ente tedesco Piattaforma nazionale sulla mobilità del futuro (Npm), con il passaggio alla mobilità elettrica, sono a rischio circa 410 mila posti di lavoro entro il 2030 nella sola Germania) sia a livello di business, con le case automobilistiche che giocoforza dovranno cercare di accelerare sulla via del consolidamento per creare gruppi più grossi capaci di resistere alle pressioni competitive. Non a caso in settimana il ceo di Volkswagen Herbert Diess ha spiegato che se il colosso di Wolfsburg non accelera sulle nuove tecnologie e sul green rischia di fare la fine di Nokia, il produttore finlandese di telefoni cellulari andato in crisi dopo l’arrivo degli smartphone.
Quota 100 non è stata toccata e scadrà come previsto a fine 2021, ma intanto il governo si prepara alle grandi manovre sulle pensioni e ha convocato per il 27 gennaio le parti sociali per avviare un percorso organico di riforma con l’obiettivo di separare assistenza e previdenza e di rivedere la legge Fornero. Provvedimento che dal 2012 aveva esteso il metodo contributivo anche a chi ne era escluso dalla normativa Dini del 1995 che invece aveva introdotto questo metodo di calcolo al posto del ben più generoso retributivo esentando chi aveva più di 18 anni di contributi al 1° gennaio 1996 (i lavoratori con meno di 18 erano rimasto nel misto).
Proprio per porre rimedio, almeno in parte, al drastico innalzamento previsto dalla riforma Fornero, lo scorso anno il governo Lega-M5S ha introdotto quota 100 in via sperimentale per tre anni, misura che consente di anticipare la pensione con almeno 62 anni e 38 di contributi anziché a 67 anni o 42 anni e 10 mesi previsti dalla legge Fornero. Il nodo è proprio l’età della pensione, con i sindacati che, una volta scaduta quota 100, vorrebbero fissarla a 62 anni, ma in Italia, come ha detto l’ex presidente dell’Inps, Tito Boeri, abbassare l’età della pensione è un attentato al patto tra generazioni.
Uno dei temi di maggior rilievo che il sistema previdenziale italiano dovrà affrontate nel nuovo anno è quello di un rilancio delle forme pensionistiche complementari. Di sicuro interesse può essere poi il dotare i fondi pensione di meccanismi di life cycle che guidino gli aderenti nel processo di investimento nel tempo. È la scelta recentemente adottata dal fondo pensione negoziale per i dipendenti delle utility, Pegaso, come spiega il direttore generale Andrea Mariani.
Lotta al riciclaggio sempre più efficiente. Sono state più di 106 mila segnalazioni di operazioni sospette analizzate dalle autorità nel 2019 e più di 105 mila quelle ricevute. Lo rivelano i dati dell’Unità di informazione finanziaria per l’Italia (Uif) relativa alle segnalazioni di operazioni sospette (Sos) del secondo semestre 2019.
Il 2019 è stato un anno proficuo per l’antiriciclaggio, con 105.789 segnalazioni di operazioni sospette ricevute dalla Uif (+7,9% rispetto al 2018). In particolare, da luglio a dicembre del 2019 la Uif ha ricevuto 54.621 Sos (gli alert nel primo semestre del 2019 sono stati 51.201); un significativo incremento rispetto allo stesso periodo dell’anno (+12,2%). Il maggior numero di segnalazioni è imputabile principalmente agli istituti di moneta elettronica (Imel), alle banche ed alle Poste. A seguito dello spostamento di attività e di segnalazioni da una società capogruppo a un intermediario finanziario controllato, le segnalazioni inoltrate nel secondo semestre da banche e Poste hanno registrato un aumento (+6,3%), insieme con l’incremento dell’incidenza degli altri intermediari e operatori finanziari al 22,2% (+3,6%) e alla stabilizzazione di quella del comparto non finanziario al 12,2%.
- Allianz B. Neuberger in tandem
Neuberger Berman ha stretto una partnership con Allianz Bank Financial Advisors. L’intesa fra i due gruppi prevede che l’asset manager newyorkese, che a livello globale gestisce 339 miliardi di dollari (306 mld euro), amministri una strategia di investimento disegnata appositamente per Allianz Bank Financial Advisors, denominata Nb Liq Alternative Solution. Si tratta di una soluzione che punta a generare un rendimento positivo lungo un intero ciclo di mercato, investendo in una selezione di fondi Ucits Liquid Alternative proprietari. Allianz Bank Financial Advisors ha inoltre selezionato tre soluzioni di Neuberger Berman, a loro volta focalizzate su specifiche asset class complementari rispetto a strategie più tradizionali con cui è strutturato il portafoglio.
- Medico e infermiere aggrediti a Salerno dopo morte paziente
In Pneumologia al San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, a Salerno, un medico e un infermiere sono stati aggrediti dopo la morte di un paziente 70enne. Due persone, il figlio e il nipote, sono state denunciate. Nell’ultima settimana in Campania c’è stato quasi un caso simile al giorno, ma il fenomeno è diffuso in tutta Italia. Il commissario dell’Asl Città di Torino, Carlo Picco, ha stabilito che dal primo febbraio sarà presente la vigilanza armata nei pronto soccorso, e verranno potenziati i sistemi di videosorveglianza. Nel 2019 nelle strutture dell’Asl di Torino le aggressioni sono state il 30% in più.
- Gatto randagio in autostrada. Se c’è un incidente il gestore non paga»
Chi paga i danni se un gatto randagio provoca un incidente attraversando l’autostrada? In primo grado nel 2018 il giudice di pace condanna il gestore «Milano Serravalle tangenziale spa» a risarcire alla donna 2.095 euro di danni perché ritiene applicabile l’art. 2051 del codice civile, che qualifica responsabile chi abbia in custodia la cosa (in questo caso la strada) che cagiona i danni, a prescindere perfino da profili solo colposi. La società autostradale impugna la condanna e invoca l’unica scriminante ammessa da quella norma, «il caso fortuito». Se l’incidente avviene per una macchia di olio, il gestore della strada è sempre in colpa, salvo possa dimostrare che la macchia era tanto recente rispetto all’incidente da non potersi evitare che lo causasse. Se attraversano la strada un capriolo o un bovino, anche qui il gestore può esonerarsi da responsabilità solo se prova ad esempio che vandali avessero rotto la recinzione ed essa non fosse riparabile in tempo, o che qualcuno avesse inopinatamente abbandonato l’animale. Persino per l’investimento della carcassa di un gatto già in evidente decomposizione sulla carreggiata è responsabile il gestore che avrebbe potuto rimuoverla per tempo, difettando qui i presupposti di inevitabilità e imprevedibilità del «caso fortuito». Ma un gatto randagio in autostrada? Qui invece il giudice Damiano Spera ravvisa che «il comportamento dell’animale di piccola taglia, che in un orario ancora privo della luce del giorno attraversa la carreggiata di un’autostrada, sia comunque qualificabile come evento eccezionale ed imprevedibile», e in particolare inquadrabile nella categoria del caso fortuito «per fatto naturale», talmente eccezionale e straordinario da essere idoneo ad elidere il nesso di causa altrimenti esistente. Per il Tribunale «va infatti considerato che i movimenti di un animale come il gatto sono repentini ed imprevedibili per natura»; e che l’inevitabilità sta nel fatto che, «diversamente da quanto potrebbe valere per animali di grossa taglia, nessun tipo di ordinaria recinzione in un tratto pianeggiante potrebbe impedire il repentino attraversamento di un animale così snello ed agile come il gatto». L’automobilista è perciò condannata a restituire il risarcimento alla società autostradale, ma «la novità della questione trattata giustifica la compensazione delle spese processuali».
- L’Inps riapre i termini per l’accesso ai benefici dell’Ape sociale
Nella giornata in cui è stata definita l’architettura del taglio al cuneo fiscale arrivano novità anche su altri fronti delle politiche sociali. Ieri, infatti, l’Inps ha diramato due brevi messaggi riguardanti il reddito di inclusione, la social card e l’Ape sociale. Quest’ultima misura a carattere assistenziale è oggetto del messaggio n. 163 dell’Inps. L’Ape sociale è stata introdotta dalla legge 232/2016 e, rispetto all’originaria scadenza, è stata prorogata più volte fino alla fine dello scorso anno. La manovra del 2020 (legge 160/2019) ha esteso ulteriormente la possibilità di accedere a questo anticipo pensionistico a carico dello Stato fino alla fine del 2020. Per effetto di tale proroga, gli assicurati con almeno 30 (o 36) anni di contributi, 63 anni di età e uno degli status soggettivi richiesti dalla norma, possono richiedere dal 1° gennaio fino al 30 novembre 2020 (con una divisione in tre finestre) la certificazione al diritto dell’indennità.
- Cattolica, no del cda a modificare lo statuto
Una bocciatura senza appello. La relazione del consiglio di amministrazione di Cattolica depositata in vista dell’assemblea del prossimo 7 marzo sulle richieste di modifica dello statuto avanzate dai soci dissidenti Francesco Brioschi e Massimiliano Cagliero ha di fatto emesso un giudizio senza appello: «Si è in presenza di proposte del tutto inutili a raggiungere un obiettivo che già oggi lo statuto garantisce». Cosi è scritto nel documento di una decina di pagine che raccoglie i pareri anche dei quattro consulenti legali. Il cda ha in ogni caso «in nome della massima apertura verso l’azionariato» deciso di convocare l’assise pur sottolineando «possibili rischi di incongruenze e dissonanze ma anche di deviazione dai binari della validità delle delibere». Inoltre il board ha definito «disallineate alla prassi» le soluzioni circa i requisiti personali degli amministratori, il riferimento è ai limiti di età e di mandato che in prospettiva farebbero decadere il presidente Paolo Bedoni, i due vice presidenti e un quarto consigliere. Infine il cda ha espresso dubbi di «legittimità» sulla clausola transitoria che renderebbe retroattive le modifiche statutarie facendo decadere i quattro membri del cda.
- Dai Fondi pensione 500 milioni (attesi) per le Pmi
Il progetto “Economia reale”, che punta a coinvolgere i fondi pensione in investimenti a supporto della crescita delle imprese nazionali, fa un altro passo avanti. Ieri Cassa Depositi e Prestiti, Assofondipensione e il Fondo Italiano d’Investimento (FII Sgr, controllato da CDP Equity) hanno presentato a Roma a 43 tra fondi negoziali e fondi preesistenti il piano. Si prevede la costituzione di una piattaforma, costituita da fondi di fondi, gestita appunto da FII, che investirà in fondi di private equity, private debt e in altre possibili asset class. Ai rappresentanti dei fondi sono state illustrate le peculiarità dei fondi di fondi sottostanti la piattaforma, e la possibilità di godere di una piattaforma di liquidità e di investire in quote di fondi a rendimenti asimmetrici.
- Riparte l’onda lunga dei Pir
Non è un déjà vù. Ma certamente i fondi Pir 1.0, vale a dire i piani di risparmio individuale arrivati sul mercato tra il 2017 e il 2018 con le necessarie modifiche hanno tutti i requisiti per fare bene anche nel 2020 e per essere i protagonisti del rilancio dei Pir 3.0. Per quest’anno è attesa una raccolta di 3,5 mld. La scelta fatta dalla quasi totalità dell’industria, in particolare da quelle Sgr che ci hanno creduto fin dall’inizio, è stata di adeguare i prodotti esistenti ai requisiti previsti dalla nuova normativa (3,5% dell’intero patrimonio in gestione va in strumenti finanziari di piccola capitalizzazione diverse da quelle inserite negli indici Ftse Mib e Ftse Mid della Borsa italiana o di altri indici di mercati regolamentati) rendendoli disponibili ai nuovi clienti.Ad Arca, AcomeA, Sella, Zenit già partite in settimana si aggiungeranno a breve Eurizon, Amundi, Pramerica, Dws, Mediobanca, Credem e via via tutti gli altri
- Le spese per l’avvocato rimborsate dall’intermediario