L’impatto del cybercrime su scala globale sarà di 6.000 miliardi di dollari nel 2021, secondo le previsioni che emergono dallo studio presentato a Davos dal World Economic Forum e realizzato insieme ai maggiori Internet service provider mondiali.
Il gruppo di lavoro del Wef ha stilato quattro principi per impedire che le attività malevole raggiungano gli utenti finali intaccando anche la reputazione delle imprese:
- proteggere i consumatori dai cyber-attacchi e agire in concerto con gli altri Isp per individuare le minacce note e rispondere.
- intraprendere una serie di azioni per aumentare la conoscenza delle minacce e sensibilizzare il pubblico e aiutare i consumatori a proteggere le loro reti e i loro dispositivi.
- collaborare più da vicino con i produttori e vendor di hardware, software e infrastrutture per alzare il livello dei requisiti minimi di sicurezza.
- intraprendere azioni per rafforzare la sicurezza del routing e del signalling per rendere più efficace la difesa contro gli attacchi.
Le minacce più comuni che si indirizzano verso gli Isp e i loro clienti sono le frodi basate sul social engineering, la distribuzione dei malware e le tecniche per interferire con i protocolli di routing al fine di condurre attacchi DoS.