Assicurazioni Generali è pronta a crescere con accordi bancassicurativi in Asia, con un’acquisizione di una compagnia danni in Europa e anche rilevando una società specializzata nelle assicurazioni sanitarie. A dichiararlo è il group ceo, Philippe Donnet, in un’intervista al South China Morning Post, il più importante giornale in lingua inglese di Hong Kong. Le risorse non mancano considerando che secondo il piano industriale 2019-2021 presentato a fine novembre il gruppo assicurativo di Trieste avrà 3-4 miliardi di cassa da mettere a disposizione della crescita e le opzioni sul tavolo sono diverse. Molto dipenderà dal prezzo e Donnet ha sottolineato che le acquisizioni dovranno avvenire in linea con la strategia e con la disciplina finanziaria del gruppo, ma «siamo aperti a muoverci in maniera opportunistica, a un prezzo ragionevole», ha aggiunto il ceo.
Il peso dei fondi nell’azionariato di imprese e banche italiane quotate è cresciuto in misura significativa negli ultimi anni. Non sempre però è alta la trasparenza sulle loro politiche. È questo uno dei motivi che ha spinto la Consob a pubblicare un quaderno giuridico, scritto da Simone Alvaro, sul tema degli «stewardship codes», ossia i codici di autodisciplina che si stanno dando gli investitori istituzionali in materia di politiche di investimento e di comportamento di voto in assemblea.
In Italia il codice di stewardship è stato introdotto da Assogestioni e ricalca il codice dell’Efama (European Fund and Asset Management Association). Secondo Consob, ci sono aspetti positivi nell’adozione dei codici, che raccomandano ai fondi di monitorare le società oggetto di investimento e di esercitare i diritti di voto (il cosiddetto «engagement»).
Generali ha lanciato un’emissione obbligazionaria subordinata nel formato bullet, con scadenza decennale, per un importo complessivo di 500 milioni di euro, rivolta a investitori istituzionali. Al rendimento inizialmente annunciato del 4,625% ha ricevuto ordini da circa 450 investitori per un totale di oltre 6,5 miliardi di euro, 13 volte rispetto all’ammontare offerto.
In seguito all’approvazione definitiva, da parte del Consiglio dei ministri, del «decretone» su quota 100 e sul reddito di cittadinanza, non si può non effettuare una prima analisi sui vari aspetti delle misure previste, in particolare per quel che concerne l’ambito pensionistico. Tra le misure previste dal nuovo governo con riferimento alle pensioni, in primis va annoverata la quota 100. La quota 100 è una nuova forma di pensione anticipata riservata agli iscritti alle gestioni Inps e alla gestione separata, con esclusione di coloro che sono iscritti alle casse previdenziali. Tale misura sarà sperimentale per il triennio che va dal 2019 al 2021. Il requisito base per accedervi è che il soggetto interessato possegga 62 anni di età anagrafica oltre ad una anzianità contributiva minima di 38 anni. È fondamentale evidenziare che tali requisiti minimi non sono alternativi tra loro.
La possibilità di conseguire il diritto alla pensione anticipata al raggiungimento di una età anagrafica di almeno 62 anni e di un’anzianità contributiva minima di 38 anni, unitamente alla riduzione dell’anzianità contributiva per accedere alla pensione anticipata di anzianità, indipendentemente dall’età anagrafica, richiesta dall’art. 24, comma 10, del decreto legge n. 210/2011 (Riforma Fornero) sono alcuni dei pilastri su cui poggiano le innovazioni in materia pensionistica contenute nel decreto legge approvato dal consiglio dei ministri del 14 gennaio recante appunto disposizioni urgenti in tema di trattamento di pensione anticipata.
- Boom di richieste per il bond Generali da 500 milioni
Boom di richieste per il bond subordinato da 500 milioni di euro messo in collocamento da Generali. L’obbligazione con durata decennale ha raccolto una domanda superiore ai 6, 5 miliardi di euro (13 volte l’offerta) consentendo al Leone di Trieste di risparmiare 75 punti base sul tasso: il rendimento, inizialmente in area 4,625%, è stato infatti fissato al 3,875%. La fetta più consistente del collocamento, circa il 29%, è andata ad investitori francesi. Il ritorno di Generali sul mercato dei bond in euro — il Leone aveva emesso un subordinato da 850 milioni nel maggio del 2016 — segna il nuovo appetito degli investitori per il debito italiano dopo l’accordo sulla manovra con la Ue, come testimoniato dalla risposta del mercato al Btp a 30 anni da 10 miliardi di euro collocato una settimana fa e che ha avuto una domanda di 35,5 miliardi.
- Quota 100, le condizioni del decreto Chance di ritiro per chi ha 57 anni
«Quota 100» è in teoria agganciabile anche da chi oggi ha 57 anni, purché ricorrano una serie di condizioni. La riforma riguarda i nati tra il 1952 e il 1959. Cioè tutti quelli che oggi hanno meno di 67 anni (il requisito per la pensione di vecchiaia) e almeno 60 anni (perché potranno raggiungere 62 anni nel 2021), che abbiano ora almeno 36 anni di contributi (nel 2021 ne avrebbero 38). Ma una novità prevista dall’articolo 22 del decreto, dedicato ai «Fondi di solidarietà bilaterali» apre alla possibilità della pensione anticipata anche ad età inferiori, finendo per interessare anche i nati tra il 1960 e il 1962, cioè un lavoratore che oggi ha 57 anni, a patto che ci sia l’ombrello di un fondo bilaterale e di un’intesa sindacale. In questo caso, cioè in presenza di un accordo di secondo livello, il Fondo di solidarietà potrà erogare «un assegno straordinario per il sostegno ai reddito» a lavoratori che raggiungano i requisiti per «quota 100 nei successivi tre anni». Questo significa che potrebbero essere accompagnati alla pensione lavoratori con 59 anni d’età e 35 di contributi, perché dopo tre anni avrebbero appunto i 62 anni + 38 per ottenere l’assegno con «quota 100».
- Tutti a caccia di bond Generali, il subordinato venduto a sconto
Generali ha emesso bond subordinati con scadenza decennale per 500 milioni, rivolta ad investitori istituzionali, con un rendimento inizialmente annunciato al 4,625%, per le quali ha ricevuto richieste da circa 450 investitori per oltre 6,5 miliardi di euro, 13 volte l’ammontare offerto.
- Condono-salasso per le Casse private
l “saldo e stralcio” vale centinaia di milioni per le casse di previdenza. Un problema non di poco conto per gli enti interessati. Che ricordiamo, sono quelli che hanno affidato il recupero dei contributi ad Equitalia (si veda il Sole 24 Ore di ieri).
Cassa forense quantifica in circa 100 milioni l’impatto sull’ente se, come si legge nella norma (legge 145/2018, articolo 1, comma 185) saranno condonabili solo i contributi non accertati; altrimenti si potrebbe arrivare fino a 250 milioni. Per Cassa commercialisti, il valore dovrebbe essere di alcune decine di milioni, mentre l’Enpam (medici) per le annualità fino al 2013 – anno in cui si è staccata da Equitalia – e per la sola quota A perderà circa 50 milioni (che si aggiungono ai 5 milioni già persi con la rottamazione automatica sotto i mille euro).
A questo tema è dedicato l’incontro di oggi pomeriggio dell’Adepp, l’Associazione che rappresenta gli enti di previdenza dei professionisti.
- AXA aumenta il sostegno alle nuove start up in fase di avviamento
Attraverso il fondo AXA Venture Partners (AVP), l’assicuratore francese ha già investito 110 milioni di dollari dal 2015 per aiutare le start-up nella fase di decollo. AVP incrementa gli aiuti con altri 150 milioni di dollari perché la considera l’investimento più forte del momento. Il suo obiettivo: individuare i talenti che possono collaborare con la compagnia e quindi aumentare o migliorare i servizi offerti ai suoi clienti.
- Allianz esamina la riorganizzazione della divisione industriale