Gli aggiustamenti in corso nell’economia cinese potrebbero costare anche nel 2019 un aumento a doppia cifra delle insolvenze aziendali. Un bis dello spettacolo andato in scena nell’anno appena trascorso. A livello globale la tendenza al rialzo delle insolvenze d’impresa (+10%) è dovuta soprattutto all’impennata dei dati in arrivo dal Dragone. Un aumento stimato attorno al 60% da Euler Hermes, società di riassicurazione crediti del gruppo Allianz.
Il Governo accelera per il varo del decreto attuativo sui nuovi Pir. I tecnici del ministero dello Sviluppo e del ministero dell’Economia sono a lavoro affinché entro febbraio ci siano i testi, così da dare attuazione a quanto introdotte con la manovra di bilancio e chiarire le perplessità sulle novità che più di un dubbio hanno sollevato tra gli operatori. «La novità introdotta è legata al fatto che le agevolazioni fiscali sono collegate a una quota d’investimenti dedicati a start-up e pmi innovative. L’obiettivo del governo è incrementare la quota parte dell’investimento a sostegno dell’economia reale», si legge in una nota del Mise guidato da Luigi Di Maio.
Si è riaperta la discussione sui rimborsi ai risparmiatori vittime di dissesti bancari. Il governo ha stanziato nella legge di bilancio 500 milioni, aumentando nettamente gli importi in precedenza previsti, per un rimborso generalizzato, senza che sia necessario passare previamente, nella valutazione dei singoli casi, attraverso le previste procedure arbitrali. Gli uffici del Tesoro hanno svolto sul testo della norma progettata, dunque prima della sua approvazione, considerazioni che mettono in luce il rischio che la Commissione Ue possa eccepire la ricorrenza, in tale procedimento di carattere generale che si richiama a criteri molto vaghi, la violazione del divieto di aiuti di Stato, nonché delle norme della Direttiva Brrd sul bail-in e il burden sharing. Gli uffici in questione avrebbero evidenziato soprattutto il pericolo dell’attivazione da parte di Bruxelles di una procedura di infrazione.
In relazione ai rimborsi delle spese sostenute per l’assistenza domiciliare ai familiari anziani, nonché per l’acquisto di abbonamenti per il trasporto pubblico regionale, non è riconosciuta la piena deducibilità dal reddito d’impresa, ai sensi dell’art. 95 del Tuir, ma la deducibilità nel limite del 5 per mille ai sensi dell’articolo 100 del Tuir, trattandosi di rimborsi erogati ai dipendenti per atto volontario del datore di lavoro.
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