IL FATTO
dalla Redazione
ASSINEWS 304 – gennaio 2019
IL FATTO
Una Onlus che svolgeva come attività il recupero di tossicodipendenti attraverso varie attività, registrava tutti i nominativi su un hard disk e sempre su supporto informatico registrava tutte le attività svolte dall’associazione e dai singoli ospiti nell’attività di recupero. Le informazioni ivi convenute erano particolarmente delicate, in quanto conteneva dati moto personali di molti soggetti. Un giorno tutti i file riservati contenuti nell’hard disk finirono in rete.
Con nomi e problemi di ciascun ospite. La Onlus non riuscì a capire se i dati erano stati carpiti da un hacker o piuttosto divulgati da un collaboratore infedele.
L’unica cosa positiva fu che se ne accorsero abbastanza presto e riuscirono a farli cancellare dal web. Dal fatto ne nacque un contenzioso per lesione della privacy.
La Onlus dal canto suo ha eccepito la mancanza di colpa, in quanto il fatto a suo dire era stato dovuto a forze esterne a lei non riconducibili.
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