di Massimo Galli
Quest’anno i titoli azionari europei distribuiranno dividendi per un totale di 350 miliardi di euro: è quanto emerge da uno studio di Allianz Global Investors (gruppo Allianz), secondo cui dal 1973 a oggi le cedole hanno contribuito per il 41% al rendimento totale delle azioni nel continente. La cifra di 350 miliardi corrisponde a un incremento del 4,8% rispetto al 2018, mettendo a segno un altro record.
Alla fine dello scorso anno il rendimento da dividendi si è attestato intorno alla media del 3,8% sull’intero mercato.
Però, secondo Jörg de Vries-Hippen, chief investment officer Equity Europe e gestore del fondo Allianz Europe Equity Dividend, il livello della remunerazione agli azionisti non è l’unico fattore decisivo nella selezione dei titoli: «Per noi la regolarità nel pagamento dei dividendi è importante quanto il loro livello relativo, perché una combinazione positiva dei due fattori indica una base costruttiva e sostenibile. Le società a elevati dividendi dimostrano di essere punti stabili e consistenti in tempi così sfidanti».
In sostanza, aggiunge Hans-Jörg Naumer, head of global capital markets analysis di Allianz Global Investors e responsabile dell’aggiornamento dello studio, «la presenza di dividendi agisce come airbag del portafoglio di un investitore, il quale può trarne benefici soprattutto in contesti di mercato non particolarmente favorevoli. I dividendi tendono a stabilizzare il portafoglio, in quanto attenuano gli storni dei mercati e generano entrate attese».
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